I giovani e l’uso problematico dello smartphone

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Gli insegnanti dell’Istituto di Pedagogia dell’dell’Università Jagellonica spiegano che parlare di dipendenza da internet non è più una terminologia corretta. Dovremmo invece parlare di uso problematico di internet. Nell’uso problematico della connessione si distinguono due fenomeni, la nomofobia ed il phubbing. La nomofobia (dall’inglese no-mobile-phone-phobia) si manifesta in stati di ansia e nervosismo in una persona che non ha la possibilità di usare lo smartphone. Il phubbing (dall’inglese phone+snubbing) consiste invece nell’uso così intensivo dello smartphone e della connessione da ignorare la persona della quale siamo in compagnia. I termini sono per ora proposte di classificazione di questi fenomeni come disturbi. Un disturbo invece classificato come tale è il fomo (dall’inglese fear of missing out), la paura che quando non siamo online, potremmo perderci qualcosa di importante. In un sondaggio del 2021 il dott. Łukasz Tomczyk e la prof. Elma Selmanagic hanno studiato i fenomeni della nomofobia e del phubbing tra mille giovani tra i 12 e i 18 anni. Un terzo degli intervistati dichiara di avere sintomi della nomofobia, un quarto dichiara di ricevere spesso ammonizioni da parte dei cari riguardanti un uso troppo intensivo dello smartphone ma il phubbing è risultato solo nel 10% degli intervistati. Dal sondaggio risulta inoltre che i genitori del 60% degli intervistati non prendono nessuna iniziativa per limitare l’uso di internet da parte dei loro figli. Il dott. Tomasz spiega che il genitore di un bambino in età scolare deve prima di tutto considerare che le proprie azioni vengono imitate dai figli, e quindi, oltre all’uso di mezzi che limitano il tempo trascorso online, deve anche dare un buon esempio. Nell’approccio con gli adolescenti invece, si consiglia il dialogo e l’esercitazione dell’autocontrollo. Importante è anche una vita attiva offline, più hobby e interessi si ha, più è facile evitare problematiche legate ad un uno eccessivo di internet.

https://www.pap.pl/aktualnosci/news%2C1210049%2Cnaukowiec-z-krakowa-zbadal-skale-problematycznego-uzywania-smartfona-wsrod