L’approvazione della legge sull’energia e le possibilità delle aziende italiane nel settore delle rinnovabili

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Dopo circa tre anni di iter di approvazione, finalmente il parlamento polacco ha approvato la nuova legge che disciplina il tema dell’energia e regolamenta gli incentivi statali concessi per il settore delle rinnovabili. Sicuramente era una norma molto attesa anche da numerose aziende ed investitori italiani, che vedevano nella Polonia la possibilità di replicare i progetti sviluppati con successo in Italia qualche hanno fa, ma che fino ad ora sono stati in attesa delle linee guida chiare sia economiche che procedurali.

L’interesse delle aziende Italiane verso questo settore, soprattutto riferito al fotovoltaico, non si è mai interrotto , ma le richieste di analisi o quantomeno di chiarimenti in materia , giungevano in modo altalenante a seconda che si pensasse essere ormai vicino alla pubblicazione della legge, cosa che è stata paventata più volte negli ultimi tre anni.

Gli aspetti più importanti di questa norma appena approvata riguardano sia le modalità di approvazione degli investitori, sia il valore dell’incentivo distribuito dal governo. Si differenzia molto rispetto alla legge che disciplinava la materia in Italia, in quanto non si avranno i certificati verdi ma un sistema di aste dove dopo una prima fase di pre-selezione, i produttori di energia rinnovabile dovranno ottenere un certificato per potervi partecipare. Questo processo sancirà l’ottenimento di tutti i requisiti per partecipare all’asta, ossia le capacità finanziarie, lo sviluppo di un piano locale, i permessi ambientali, l’allacciamento alla rete. Etc. Durante le aste poi i partecipanti depositeranno i progetti e il prezzo offerto per l’energia e si aggiudicherà l’asta chi avrà stabilità il prezzo di vendita più basso , per la nuova azienda a partecipazione statale che si occuperà dell’acquisto dell’energia.

Le aziende e gli investitori italiani saranno sicuramente più interessati al tema dei micro impianti, ossia quegli impianti fino a 40 kW, che sono anch’essi disciplinati dalla normativa e per i quali è stato deciso che le società di distribuzione dell’energia elettrica saranno obbligate ad acquistarne l’energia prodotta, e per i quali non sono stati previsti particolari requisiti o licenze . Questo ultimo aspetto dei micro impianti che ho citato è forse il più interessante perché permetterebbe anche ai privati, o ai medi investitori italiani, con il supporto di istituti di credito di poter preparare dei progetti comuni legati alle rinnovabili con business plan dai numeri ragionevoli seppur a fronte di incentivi statali che non saranno certamente enormi. In sinestesi la linea decisa da Varsavia è stata di una scelta di gestione meno aggressiva e di non voler sturare il mercato nel brevissimo termine come accaduto in Italia, dove da un giorno ad un altro chiunque si inventava installatore di impianti fotovoltaici.

Il tema delle energie rinnovabili è però più ampio e non lo si può ridurre esclusivamente al prezzo per l’energia prodotta. Infatti oggi la Polonia è molto ricettiva anche per quanto riguarda i nuovi sistemi di mobilità urbana sostenibile, come i sistemi di bike o car sharing , anche elettrico. Sono molte le città polacche che sempre di più presentano nei loro centri urbani l’offerta di biciclette o auto a noleggio per spostarsi in modo comodo, ecologico e anche salutare. L’apprezzamento di queste iniziative arriva sempre di più dai turisti, poi dagli studenti ed infine un po’ da tutti i cittadini e le municipalità che si adoperano per queste realizzazioni sono spesso premiate per lo sviluppo civile che manifestano.

Da alcune ricerche svolte, gli impianti di bici a noleggio anche elettriche, si trovano ormai in tutte le città principali del Paese , da Wroclaw , Katowice , Varsavia e Danzica. In molti casi la realizzazione di questi impianti è affidata ad imprese straniere, e in alcune collaborazioni per la partecipazione a progetti di questo tipo sono presenti anche aziende Italiane , con un forte know-how nel settore. L’evoluzione del servizio riguarderà il posizionamento delle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, non solo a noleggio , che potranno essere posizionati non solo nei centri urbani , ma anche presso investitori privati , come centri commerciali , sportelli bancari , cinema e dare così la possibilità anche a chi volesse acquistare un veicolo elettrico di poter viaggiare tranquillamente senza la preoccupazione di rimanere a “secco”. L’istallazione di questi dispositivi inoltre potrebbe costituire anche un volano per le case automobilistiche sempre più decise a puntare sulla produzione di questo tipo di veicoli , che ormai nel nord Europa rappresentano già una buona fetta del mercato della vendita di auto nuove.