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Mateusz Morawiecki, nuovo Primo Ministro della Polonia

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Lo scorso 7 dicembre si è verificato un importante cambio ai vertici del governo, quando il Presidente della Repubblica Andrzej Duda ha designato Mateusz Morawiecki quale nuovo Primo Ministro al posto di Beata Szydło. La notizia non ha sorpreso particolarmente la stampa e gli addetti ai lavori, poiché le voci su un possibile avvicendamento si susseguivano almeno da settembre. Una spiegazione precisa non è ancora stata data e non sono del tutto chiari i motivi di questo cambiamento, visto che nei due anni del governo Szydło il partito di maggioranza PiS (Prawo i Sprawiedliwość, tradotto in italiano in Diritto e Giustizia) ha aumentato i suoi consensi a circa il 40% dell’opinione pubblica.

Beata Szydło era stata nominata Primo Ministro il 13 dicembre 2015 a seguito delle elezioni politiche che in quell’autunno avevano visto trionfare alle urne il PiS. L’ex Premier era stata responsabile della campagna elettorale del partito e, in quello stesso anno, aveva coordinato anche la campagna del Presidente Duda, eletto alla massima carica dello Stato nel maggio 2015. Nonostante i successi ottenuti su questo fronte, Szydło ha dovuto rassegnare le dimissioni suo malgrado. La sua sostituzione stupisce parzialmente perché è sempre stata considerata un politico di fiducia di Jarosław Kaczyński, presidente del PiS e reale detentore del potere in Polonia. Le ipotesi sul cambio al vertice di governo sono diverse, ma tra gli analisti predominano due opinioni: nel primo caso si presume che la mancanza di carisma dell’ex Premier le abbia impedito di tenere insieme un esecutivo composto da forti personalità, quali il Ministro della Difesa Antoni Macierewicz e il Ministro della Giustizia Zbigniew Ziobro. Il secondo scenario ha un risvolto maggiormente politico e sottolinea la necessità per il PiS di cambiare target di riferimento, dopo che negli ultimi due anni Szydło ha usato troppe volte come cavallo di battaglia il programma 500+, ovvero un sistema di sovvenzioni speciali pensato per aiutare le famiglie con più di un figlio. In questo senso la figura di Mateusz Morawiecki quale nuovo Primo Ministro può preludere a un cambio di passo, visto che risulta agli occhi dell’opinione pubblica come un politico affidabile che può soddisfare i bisogni di un elettorato giovane e imprenditoriale e quindi della cosiddetta classe media.

Ma chi è Mateusz Morawiecki? Il nuovo Premier è nato a Wrocław (Breslavia) nel 1968 e per motivi familiari ha sempre gravitato nell’orbita della politica: suo padre, Kornel Morawiecki, è un attuale deputato in Parlamento e nel 1982 è stato fondatore di “Solidarności Walcząca”, un’organizzazione nata in risposta alla legge marziale introdotta il 13 dicembre 1981, che aveva reso illegale il sindacato Solidarność. Il giovane Morawiecki ha ereditato dal padre l’interesse per la politica e da studente si è occupato della stampa e della distribuzione di volantini di ispirazione politica, entrando a far parte dell’associazione degli studenti indipendenti. La sua formazione universitaria si è svolta tra i banchi del Politecnico di Breslavia e dell’Università di Economia, con l’aggiunta di alcuni periodi all’estero, ad Amburgo, Basilea e Francoforte. Per un po’ di tempo ha anche lavorato come docente all’Università di Economia di Breslavia. La sua carriera è impennata nel 2007, quando è diventato presidente della Bank Zachodni WBK, e tra il 2010 e il 2012 ha fatto parte del Consiglio economico del governo Tusk. Nell’attuale legislatura ha invece svolto l’incarico di Ministro dello Sviluppo e delle Finanze.

Con ogni probabilità la decisione di puntare su Morawiecki è stata presa da Kaczyński perché il nuovo Primo Ministro conosce perfettamente l’inglese e il tedesco, in passato ha collaborato con alcuni politici europei e, in generale, capisce la realtà occidentale meglio di Beata Szydło. Non va dimenticato che sul piano diplomatico il governo di Varsavia si trova in un momento delicato a causa del braccio di ferro con la Commissione europea per le accuse di mancato rispetto dello stato di diritto e per il disboscamento messo in atto nella Foresta di Białowieża. Morawiecki è considerato il politico giusto per dipanare la matassa e stemperare gli animi, anche perché molti giornalisti tendono a identificarlo più come un manager piuttosto che come un politico di professione. In Polonia resta comunque al comando Jarosław Kaczyński e la continuità è confermata dalle parole della portavoce del PiS, Beata Mazurek: “Davanti a noi ci sono nuove sfide e per questo è necessario fare qualche correzione al governo. Cambiano le persone ma non il programma (…) ora bisogna puntare sull’economia”. Per il momento le posizioni al governo degli altri Ministri sono rimaste immutate, ma non sono esclusi nuovi cambiamenti a gennaio: le indiscrezioni parlano della potenziale sostituzione del Ministro della Difesa Macierewicz, del Ministro degli Esteri Witold Waszczykowski e del Ministro delle Infrastrutture Andrzej Adamczyk.

Polonia Oggi: Dal 2018 voli diretti da Rzeszów a Tel Aviv e Newark

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

A partire dal 2018, la LOT introdurrà due nuovi voli diretti dall’aeroporto Jasionka di Rzeszów: dal 12 marzo si potrà volare a Tel Aviv, mentre dal 30 aprile sarà possibile raggiungere addirittura New York, atterrando all’aeroporto Newark. I voli saranno effettuati a bordo di un Boeing 787 Dreamliner e di un Boeing 737 MAX 8. “Siamo contenti che dopo 10 anni di assenza riusciremo a ridare ai nostri passeggeri la possibilità di viaggiare in vacanza con la famiglia o per motivi di lavoro direttamente a New York e nel New Jersey, dove si trova una delle più importanti comunità polacche negli USA. Ogni anno più di 32 mila persone viaggiano fra Rzeszów e New York, il che rappresenta un’opportunità straordinaria per il nostro business”, ha affermato il dirigente della LOT, Rafał Milczarski. Di forte richiamo sarà anche il collegamento con Israele. “Il volo Rzeszów-Tel Aviv colmerà la grande mancanza nella nostra rete di collegamenti con Israele. Da un lato, speriamo che in questo modo molti abitanti della Polonia meridionale scelgano le coste israeliane come meta delle loro vacanze estive o primaverili. Dall’altro, questo collegamento agevola gli israeliani a venire in visita in una delle regioni della Polonia più importanti dal punto di vista della storia e cultura ebraica”, ha aggiunto Milczarski, sottolineando anche che queste nuove rotte saranno fonte di crescita turistica ed economica della Polonia meridionale e stimoleranno l’interesse di nuovi imprenditori. Da marzo 2018 aumenteranno pure i voli Varsavia-Tel Aviv, che saranno garantiti dalla LOT due volte al giorno durante tutta la settimana.

Fonte: wnp.pl

Polonia Oggi: L’azienda italiana Pizzarotti vince un appalto per un tratto della superstrada S61

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L’azienda italiana Pizzarotti ha vinto un appalto per la costruzione di un tratto della superstrada S61. Il percorso in questione collegherà Łomża Zachód con Kolno, nella Polonia nord-orientale. Il valore del contratto è di 442,87 milioni di złoty lordi. I criteri nella valutazione dell’offerta sono stati il prezzo (60%), la tempistica (12%), la certificazione antiscivolo del manto stradale (9%), la sua uniformità longitudinale (8%), il personale dell’azienda esecutrice (6%) e la gestione del terreno (5%). I lavori saranno svolti nell’arco di 16 mesi, anche se in questo conteggio non sono inclusi i mesi invernali tra dicembre e marzo. La S61 fa parte della strada internazionale E67, conosciuta anche come Via Baltica, che dalla Polonia attraversa Lituania, Lettonia ed Estonia per concludersi a Helsinki. La Via Baltica svolge una funzione di importante connessione stradale tra i paesi baltici e l’Europa occidentale.

Fonte: budownictwo.wnp.pl

Polonia Oggi: L’anniversario dell’introduzione della legge marziale

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Cade oggi il 36° anniversario dell’introduzione della legge marziale in Polonia con l’annuncio fatto in televisione il 13 dicembre 1981 alle 6 del mattino dal generale Wojciech Jaruzelski. Per commemorare questa triste pagina della storia polacca, l’Istituto di Memoria Nazionale ha incoraggiato la popolazione ad accendere delle candele e piazzarle sulle finestre delle case e degli uffici. Il gesto richiama l’atto compiuto da Papa Giovanni Paolo II e dal Presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, che in quel dicembre 1981 vollero esprimere la loro solidarietà verso il popolo polacco accendendo la luce della speranza e della libertà. L’iniziativa di oggi è patrocinata dal Presidente Andrzej Duda e un sistema di illuminazione speciale sarà visibile allo Stadio Nazionale di Varsavia. Sarà anche possibile accendere una candela virtuale sul sito web www.światlowolnosci.ipn.gov.pl. Oltre al riferimento al Papa e a Reagan, le candele rievocano il modo in cui la popolazione ha manifestato la propria opposizione al regime della Repubblica Popolare di Polonia negli anni ’80.

Fonte: www.tvp.info

Il futuro dell’automotive discusso in Polonia all’IABM2017

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Il 28 e 29 novembre 2017 a Katowice si è tenuto un importante incontro d’affari sul settore automobilistico: l’International Automotive Business Meeting 2017. L’evento organizzato dalla Camera di Commercio e dell’Industria Italiana in Polonia ha riunito rappresentanti del governo polacco, europeo e delle maggiori associazioni di categoria nonché oltre 300 aziende per discutere delle nuove sfide che l’industria automobilistica si appresta ad affrontare. Un importante momento di analisi e scambio di opinioni per capire come l’industria polacca ed europea dell’automobile può competere nella sfida globale con Stati Uniti e Cina per la creazione dell’auto del futuro.

 

La Polonia e l’Europa stanno affrontando la grande sfida dell’elettro-mobilità. Per creare l’industria automobilistica del futuro è necessario che tutte le parti in causa, dai Governi ai rappresentanti dell’industria, elaborino un percorso di sviluppo ambizioso, che sfrutti al meglio l’odierno potenziale tecnologico e incoraggi la ricerca e la continua innovazione. Quello che oggi può sembrare fantascienza domani sarà la normalità. Adesso è essenziale il tempo e la velocità di reazione ai cambiamenti. – ha dichiarato Piero Cannas, Presidente della Camera di Commercio e dell’Industria Italiana in Polonia – Credo fortemente che lo scambio delle idee e delle esperienze si traduca in cambiamento. Per questo siamo orgogliosi che l’International Automotive Business Meeting abbia dato inizio a un dialogo tra tutte le parti coinvolte nel processo di trasformazione del settore.

 

Durante la discussione istituzionale sul futuro della mobilità elettrica e dei sistemi di guida assistita si sono succeduti: Maciej Lachowski, consigliere presso il Ministero dello Sviluppo Economico Polacco, Samuele Furfari, advisor presso il Direttorato Generale sull’Energia della Commissione Europea, Alessandro Coda, Chief Technology Officer dell’Associazione Europea dei Fornitori di Automezzi CLEPA, Paweł Wideł, Presidente dell’Associazione Datori di Lavoro nel Settore Automotive presso LEWIATAN, Jakub Faryś, Presidente dell’Associazione polacca dell’Industria automobilistica PZPM e Marcin Korolec, Presidente della Fondazione per la promozione dei veicoli elettrici FPPE. Per il mercato italiano hanno partecipato Pierangelo Decisi, Vice Presidente sezioni componenti di ANFIA e il professor Pietro Perlo, strenuo sostenitore della mobilità elettrica efficiente e fondatore dell’azienda I-FEVS (Interactive Fully Electrical Vehicles).
 

I rappresentanti di primarie industrie del settore automobilistico ed energetico hanno aderito con entusiasmo all’IABM2017: Enrico Pisino, responsabile innovazione del gruppo Fiat Chrysler Automobiles (FCA), Federico Caleno, responsabile per lo sviluppo dell’elettro-mobilità presso l’ENEL e Silvio Brignone, presidente del consiglio di amministrazione di Bitron Poland, importante produttore di componenti elettromeccanici ed elettronici per il settore automotive ed energetico. Sono intervenuti inoltre Artur Kalicki, Business Development Manager della compagnia energetica polacca TAURON e Bertram Moeller – Managing Director – Product Engineering di NEXTEER AUTOMOTIVE in Germania.

 

Il settore automotive è un fondamento dell’economia europea. Per motivi geopolitici, la Polonia è un attore strategico. A dimostrazione di ciò si può osservare l’entità degli investimenti nel settore automotive. Porto l’esempio di Fiat Chrysler Automobiles (FCA) che ha già investito in Polonia più di 16 miliardi di zloty – sottolinea Beata Dziekanowska, Consigliera della Camera di Commercio e Corporate PR Manager del Gruppo FCA in Polonia.

 

Durante l’IABM2017 si sono anche presentate alle aziende estere presenti le opportunità di investimento in Polonia. Mariusz Rykała, Vice Presidente della Zona Economica Speciale di Katowice, dopo un’approfondita presentazione sui vantaggi e le agevolazioni fiscali per le aziende ha accompagnato un gruppo di 25 investitori a visitare le nuove aree di investimento nelle località di Tucznawa e Dąbrowa Górnicza.

 

Il 29 novembre, secondo giorno dell’IABM2017, è stato interamente dedicato al business. Centinaia di contatti d’affari tra le aziende partecipanti durante le 5 sessioni dello speed business mixer e nei successivi incontri B2B con VIP BUYER del settore automobilistico.

 

La prima edizione dell’International Automotive Business Meeting è stata organizzata dalla Camera di Commercio e dell’Industria Italiana in Polonia congiuntamente con l’Associazione Europea dei Fornitori di Automezzi CLEPA, la Zona Economica Speciale di Katowice KSSE e il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Polacco e dell’Ambasciata d’Italia in Polonia.

 

L’IABM2017 è stato realizzato grazie al supporto delle seguenti aziende: Bitron Poland, Pirelli, Generali, Fiat Chrysler Automobiles (FCA), Bank Pekao SA, Gi Group, PL Europainting, Gam Consulting Group, Lanzi S.r.l, mBank, TEXA, KPMG, IMI Consulting, SUEZ e Plascotech.

 

La Camera di Commercio e dell’Industria Italiana in Polonia (CCIIP) è un’associazione senza scopo di lucro riconosciuta dal Governo italiano. La CCIIP rappresenta ufficialmente i più grandi investimenti italiani in Polonia. Nata nel 1996 su iniziativa di alcuni imprenditori italiani, la CCIIP nel corso di questi 20 anni è diventata una business community rispettata ed influente che annovera una base associativa di oltre 130 soci, sia italiani che polacchi.

La prima in Polonia di “Veloce come il vento”

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Il 15 dicembre esce in Polonia il film “Veloce come il vento” (il titolo internazionale è “Italian Race”) per la regia di Matteo Rovere e con le ottime interpretazioni di Stefano Accorsi e Matilda De Angelis. Tra le numerose candidature e i premi ricevuti ci sono 6 David di Donatello e 3 Nastri d’Argento. Il film sarà distribuito da Spectator – więcej niż kino, mentre Gazzetta Italia è media partner.

La storia, liberamente ispirata alla vita del pilota di rally Carlo Capone, racconta gli intrecci della famiglia De Martino, per cui il rally è passione e modo di vivere. È la storia di Giulia, pilota talentuosa di diciassette anni, e di suo fratello Loris, pilota strepitoso la cui carriera viene interrotta dalla dipendenza dalla droga. A causa della morte del padre, i fratelli dovranno conoscersi di nuovo e imparare a collaborare, anche professionalmente, che si rivelerà una sfida abbastanza complicata. Come ammette il regista stesso, “Italian Race è un film d’azione, misto tra commedia e film drammatico, dove, a parte il rally, altrettanto importanti sono i protagonisti: purosangue, equivoci, veri (…) volevo rendere l’atmosfera del tempo, che ha creato nei suoi racconti il vecchio meccanico Antonio Dentini”.

L’antica foresta di Białowieża in pericolo

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Al confine tra la Polonia orientale e la Bielorussia si estende l’antica foresta vergine di Białowieża, un’immensa area verde appartenente alla lista UNESCO dei patrimoni dell’umanità (la parte polacca dal 1979, quella bielorussa dal 1992) e alla Riserva della Biosfera dal 1977. L’intera foresta ricopre una superficie di 141.885 ettari. Una delle particolarità di questo straordinario luogo naturale consiste nella presenza di 900 bisonti europei, ovvero il 25% degli ultimi esemplari rimasti sul pianeta. La sua ricca fauna comprende 59 specie di mammiferi, oltre 250 tipi di uccelli, 13 varietà di anfibi, 7 di rettili e oltre 12.000 specie di invertebrati. Il valore della foresta di Białowieża non può essere separato anche dagli abeti e dalle querce millenari che la popolano.

Quest’anno l’equilibrio di questa meravigliosa aerea verde è stato messo in discussione dal governo di Varsavia, guidato dal partito PiS (Prawo i Sprawiedliwość, tradotto in italiano in Diritto e Giustizia), che ha iniziato una controversa operazione di deforestazione. Il Ministro dell’Ambiente Jan Szyszko ha finora giustificato i lavori di abbattimento degli alberi sostenendo che un’infestazione di coleotteri sta erodendo i tronchi, rendendoli pericolanti. A detta dei funzionari del Ministero, il deterioramento degli alberi sta diventando una minaccia alla sicurezza di coloro che vengono a visitare la Foresta di Białowieża e sta comportando una degradazione dell’ambiente e una riduzione di animali e piante in via di estinzione. Tuttavia, gli ambientalisti non sono di questo avviso, perché ritengono che l’antica foresta abbia mantenuto questo equilibrio nel corso dei secoli senza mai provocare problemi. Nei mesi scorsi si sono levate molte voci di protesta, culminate a maggio con l’incatenamento agli alberi degli attivisti di Greenpeace e della fondazione polacca Dzika Polska.

Le organizzazioni di protezione ambientale non sono le uniche ad aver criticato il lavoro delle ruspe, poiché anche le istituzioni europee sono intervenute per cercare di fermare il disboscamento, che viola le norme comunitarie sulla tutela della biodiversità (le direttive Habitat e Uccelli facenti parte del programma europeo Natura 2000). La Commissione Europea ha più volte inviato avvertimenti al governo polacco, culminati con una procedura d’infrazione che a fine luglio ha condotto la Corte di Giustizia dell’Unione Europea a pubblicare una sentenza provvisoria con la quale ha imposto l’immediata sospensione del processo di abbattimento.

Questi sviluppi non hanno impedito a Varsavia di continuare il taglio degli alberi e il Ministero dell’Ambiente ha ribadito in più occasioni la bontà della sua decisione, perché ritenuta in conformità con le leggi nazionali ed europee. La convinzione delle autorità polacche è stata reiterata dal Ministro Szyszko proprio in questi giorni, nonostante la Corte di Giustizia europea abbia minacciato lo scorso 20 novembre una sanzione di 100.000 euro al giorno se la deforestazione non sarà immediatamente interrotta. Il tribunale europeo ha fatto sapere che saranno tollerate eccezioni solo in quei specifici casi in cui la sicurezza pubblica sia effettivamente messa a rischio. Il 12 dicembre il Ministro dell’Ambiente polacco si presenterà in Lussemburgo per difendere ancora una volta la sua prospettiva e difficilmente si vedrà un’interruzione delle operazioni che stanno mettendo in pericolo il prezioso habitat della foresta di Białowieża.

 

Crediti immagine: Frank Vassen, Flick

Italia – Polonia, tante opportunità di cooperazione tra le startup

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Lo scorso 21 novembre a Varsavia, nella sala conferenze dello Stadio Nazionale di Varsavia, si è svolta una interessante conferenza sulle possibilità di stabilire cooperazioni tra le società startup polacche e italiane. All’evento hanno partecipato l’Ambasciatore Italiano Alessandro De Pedys, il direttore dell’ICE della sede di Varsavia Antonino Mafodda, Beata Lubos del Ministero dello Sviluppo Economico, Eliza Kruczkowska del Fondo di Sviluppo Economico Polacco e Roberto Volpe del Ministero dello Sviluppo Economico italiano. Come ha sottolineato il direttore dell’ICE Mafodda: “L’obiettivo è quello di incoraggiare la cooperazione tra i giovani imprenditori e cambiare il modo di pensare riguardo le startup che fino ad oggi sono un fenomeno che viene associato solo o prevalentemente a paesi come Israele, Irlanda, Portogallo e Stati Uniti.”

Il Ministero dello Sviluppo Economico Polacco ha in programma di creare uno dei migliori sistemi al mondo per il supporto delle startup. Beata Lubos ha sottolineato che “le startup sono perfette per le nuove tecnologie, ma sono in generale delle occasioni creative per stimolare nuove idee per il business. Vale la pena ricordare che il Governo polacco ha recentemente adottato una nuova legge che introduce importanti incentivi fiscali per i giovani imprenditori.”

Le statistiche sulle startup innovative in Italia sono state presentate da Roberto Volpe (Ministero dello Sviluppo Economico in Italia). In totale ci sono oltre 8.000 startup in Italia, il 40% operano online, principalmente in ambienti universitari, la maggior parte a Milano e Roma. Il programma a sostegno di iniziative imprenditoriali innovative è il visto di avvio, che rende più facile per gli investitori non UE iniziare la propria attività in Italia.

I dati sulle startup polacche sono stati presentati da Eliza Kruczkowska (Fondo di sviluppo polacco) e Julia Szopa (StartUp Poland). Attualmente ci sono oltre 2.000 start up in Polonia. Il Fondo di sviluppo polacco offre una serie di incentivi per aiutare lo sviluppo di nuove imprese sia a capitale polacco che straniero ed extra UE (attualmente c’è una forte e crescente presenza di nuovi imprenditori ucraini). Inoltre, ci sono programmi di sostegno finanziario adatti a ogni fase di sviluppo delle startup.

Il ruolo della tecnologia in Polonia e in Italia è stato approfondito da Marzena Mażewska (direttore del Centers Association innovazione e imprenditorialità in Polonia) e Gianluca Carenzo (APSTI Direttore, Rete Italiana dei parchi scientifici e tecnologici).

Un aspetto importante della cooperazione polacco-italiana, e tra le startup in generale, è quello di rafforzare le relazioni internazionali e il ruolo degli imprenditori stessi, hanno sottolineato Carolina Opielewicz della Camera di commercio polacca ed Enzo Faloci (Umbria Export, Agenzia di Confindustria Umbria).

L’incontro è stato anche l’occasione per una breve presentazione di alcune aziende italiane, tra le quali Baxenergy, I-Tenere, TSEC, Umbria Export, Velunia e WeKLOUD.

L’evento è proseguito con incontri B2B.

A Bari la Settimana della cultura italo-polacca

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Il cinquecentenario delle nozze celebrate il 6 dicembre 1517 a Napoli tra la Principessa Bona Sforza e il Re di Polonia e Granduca di Lituania Sigismondo I è l’importante pretesto per organizzare a Bari la “Settimana della cultura italo-polacca”. La rassegna è iniziata il 4 dicembre e proseguirà fino a domenica 10 dicembre grazie all’organizzazione dell’Istituto Polacco di Roma, l’Ambasciata della Repubblica di Polonia in Roma e l’Associazione Pugliese Italo Polacca, in collaborazione con Il Polo Museale della Puglia, l’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari e l’Ente Nazionale Polacco per il Turismo. L’evento gode del patrocinio del Presidente del Senato della Repubblica di Polonia, dell’Ambasciata di Polonia, del MIBACT, della Regione Puglia e del Comune di Bari.

Oltre a una serie di conferenze, tra cui un dibattito sul presbitero polacco Jerzy Popiełuszko ucciso dal regime comunista nell’ottobre 1994, la Settimana della cultura italo-polacca vedrà la proiezione di alcuni film del grande regista Andrzej Wajda, scomparso lo scorso anno. Una giornata sarà anche dedicata alla Principessa Bona Sforza.

All’inaugurazione dell’evento, svoltosi al Castello Svevo di Bari, ha partecipato anche il viceministro degli Affari Esteri polacco Jan Dziedziczak, il quale ha dichiarato: “Abbiamo deciso di fare la prima settimana della cultura polacca in Italia commemorando questo grande anniversario (…) Ricorderemo la Regina Bona Sforza, ma mostreremo anche agli italiani la cultura e l’eredità polacche”.

Per il programma completo, rimandiamo a questa pagina dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro: tinyurl.com/y83fwj3n

L’evoluzione della protezione dei dati personali: il regolamento comunitario non è tutto

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A partire dal 25 maggio 2018 entrerà in vigore il nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (REPD). Tutti i soggetti esercenti un’attività imprenditoriale devono tenere conto di questa novità legislativa e non solo.

Il trattamento dei dati personali (dalla raccolta all’eliminazione) presenterà un livello di rischio particolarmente alto e risulterà necessario armonizzare le disposizioni relative alla loro protezione sia da parte degli amministratori che dei gestori (imprese). Le imprese appartenenti a diversi settori di attività economiche e, in particolare, quelle che lavorano nel settore della finanza, marketing, risorse umane, FMCG, sicurezza ed energia, sono particolarmente interessate a questa novella legislativa.

Il nuovo regolamento prevede, tra l’altro, la possibilità che un organo di supervisione (Presidente della Sezione della Protezione dei Dati Personali) possa emettere multe per un importo massimo di 20 milioni di euro (oppure del 4% del volume delle vendite generali di una determinata impresa), nonchè anche della loro effettiva esecuzione. La possibilità di emettere multe particolarmente alte, accanto a quella di poter procedere per il loro pagamento, hanno costituito uno dei principali motivi per i quali le imprese si interessino particolarmente al tema della protezione dei dati personali.

Molte imprese, soprattutto quelle che esercitano l’attività in diversi paesi dell’UE, sono convinte che il REPD consista in un unico documento che regola il trattamento dei dati personali. Con molta frequenza non si tiene conto del fatto che il regolamento costituisce sono una piccola parte della normativa relativa al trattamento dei dati di carattere personale che entrerà in vigore a partire dal 25 maggio prossimo.

Anche se il REPD regola la maggior parte delle questioni relative al trattamento dei dati, in Polonia si sta elaborando una nuova legge di protezione dei dati di carattere personale avente come obiettivo quello di specificare alcune disposizioni del REPD. Nel mese di marzo 2017, il Ministero degli Affari Digitali, responsabile per l’attuazione del regolamento in Polonia, ha pubblicato un primo disegno di legge sulla protezione dei dati personali.

Il disegno di legge che è stato presentato, attualmente fa riferimento solamente ad alcune disposizioni del REPD e contiene ulteriori proposte di disposizioni relative, tra l’altro, a:

  • l’accredito e la certificazione;
  • il procedimento relativo all’applicazione della normativa sulla protezione dei dati personali;
  • le cooperazione amministrativa europea;
  • il procedimento di controllo;
  • le multe e la responsabilità civile;
  • gli ispettori della protezione dei dati;
  • il limite di età dei minori a partire dal quale sarà richiesto il consenso di uno dei genitori o del rappresentante legale.

Il progetto attuale, tuttavia, non contiene tutte le soluzioni che conterrà la nuova legge. Il disegno di legge completo dovrà attuare e regolare soprattutto questioni come quelle relative al registro del trattamento dei dati, alla notifica nel caso di violazione dei dati personali e all’eventuale responsabilità penale derivante dal trattamento dei dati personali.

La nuova legge non sarà l’unico strumento giuridico avente come obiettivo l’assicurazione dell’applicazione adeguata del REPD nell’ordinamento giuridico in Polonia. Con l’entrata in vigore del REPD si riformerà un importante numero di leggi e altri atti legislativi che regolano il trattamento dei dati in settori come, per esempio, le istituzioni finanziarie o le telecomunicazioni.

L’adattamento di disposizioni settoriali in altri ambiti rappresenta una sfida sia per le imprese che per il Ministero degli Affari Digitali, come anche per le organizzazioni settoriali come l’Associazione delle Banche di Polonia o il Consiglio Polacco dell’Informatica e della Tecnologia. Essi parteciperanno intensamente ai lavori legislativi posti in essere per il Ministero degli Affari Digitali e il cui ambito è quello di predisporre modifiche alla normativa di settore in materia di trattamento di dati o di codici generali di procedura. In diversi casi, la normativa settoriale non ha carattere di informazione pubblica, tuttavia la partecipazione delle imprese alle consultazioni nell’ambito di un’organizzazione settoriale può consentire loro di conoscere e influenzare la forma della regolamentazione.

Le modifiche apportate dal Ministero degli Affari Digitali e dai rappresentanti delle organizzazioni settoriali saranno introdotte nell’ordinamento giuridico nella forma di una legge che includerà le modifiche che adatteranno il trattamento dei dati settoriali a quelli richiesti dal REPD. Secondo informazioni fornite dal Ministero degli Affari Digitali, il disegno di legge menzionato sarà pronto tra luglio e agosto del prossimo anno.

Inoltre, come annunciato dal Ministero degli Affari Digitali, i cosiddetti emendamenti settoriali avranno anche ad oggetto il Codice del Lavoro comprendendo, tra l’altro, le disposizioni relative alla protezione, all’interno delle imprese, dei dati biometrici dei lavoratori.

Ogni impresa, indipendentemente dal settore in cui opera, dovrà preparasi in forma globale per le modifiche in materia della protezione dei dati personali. Dalla nostra osservazione è risultato che alcuni clienti presumono che l’introduzione di soluzioni uniformi per tutte le organizzazioni che operano all’interno dell’UE sarà una misura sufficiente per adeguarsi al REPD, senza dubbio, la maggior parte di queste non tengono in considerazione le differenze che possono risultare dai vari settori (per esempio, per quanto riguarda i settori bancario e assicurativo).

Pertanto, è da sottolineare il fatto che, nell’evoluzione della protezione dei dati personali che è in corso, l’attuazione unicamente delle soluzioni del REDP può risultare insufficiente. Il numero e l’importanza delle modifiche nell’ambito della protezione dei dati esigono che le imprese debbano trattare più approfonditamente le questioni relative alla protezione dei dati personali nelle loro organizzazioni e nei loro settori e che si preparino adeguatamente per le modifiche che verranno introdotte a partire dal 25 di maggio 2018. Ogni impresa, e in particolare quelle che operano nei settori regolamentati (per es. banche, settore assicurativo), devono tenere conto del fatto che il processo di implementazione del REDP comprende, in aggiunta, le modifiche richieste dalla normativa settoriale, tipica dei settori operanti in Polonia. Le alte multe che deriveranno dalla violazione della nuova normativa, costituiscono uno stimolo sufficiente per implementare e accelerare il processo di attuazione del REDP in forma dettagliata e globale.

 

Contatto:

Alfio Mancani

Avvocato – Italian Desk

M: +48 504 230 461

E: Alfio.Mancani@dzp.pl