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Polonia Oggi: CBOS: l’84% dei polacchi vuole l’Europa

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Secondo un sondaggio condotto da CBOS, l’84% dei polacchi approva l’appartenenza del paese all’Unione Europea, mentre il 10% si dichiara contrario e il 6% è indeciso. Dalle ricerche risulta che l’atteggiamento filoeuropeo è trasversale tra tutte le classi sociali, mentre i più scettici sono gli agricoltori. Il 31% di essi esprime perplessità e contrarietà verso l’appartenenza all’Unione Europea. Ciononostante, gli intervistati sottolineano che la Polonia usa giustamente i fondi europei, in special modo quelli che riguardano le infrastrutture di trasporto e l’agricoltura.

forsal.pl

Polonia Oggi: La Giornata a porte aperte dei musei di Cracovia

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Domenica avrà luogo la 12° edizione della Giornata a porte aperte dei musei di Cracovia, che garantirà l’accesso gratuito ai visitatori. L’iniziativa permetterà di visitare 41 musei e i loro dipartimenti, che saranno aperti tra le 10 e le 16. Oltre all’ingresso gratuito, i musei di Cracovia prepareranno delle attività speciali, quali workshop, programmi educativi, proiezioni di pellicole e messa in mostra di oggetti solitamente non esposti. Da non perdere sono il Mercato dei Tessuti (Sukiennice) e i cortili del Palazzo del Vescovo Erazm Ciołek. Il Museo Nazionale vuole invece mostrare ai turisti collezioni che solitamente non sono in esposizione e sarà possibile visitare il LANBOZ, ovvero il laboratorio di analisi e di conservazione dei documenti. Anche il Centro per la documentazione dell’arte di Tadeusz Kantor aprirà gli archivi del proprio museo. La città di Cracovia organizza questa giornata all’insegna della cultura già dal 2005, allo scopo di avvicinare e familiarizzare i cittadini con la storia di Cracovia.

pap.pl

Karolina Porcari: “Il mio cuore sul confine italo-polacco”

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“Non mi sento nè più polacca nè più italiana. Tutto dipende dal Paese in cui sono. Quando sono in Polonia emerge più spesso la mia anima slava. Se mi trovo in Italia, anche a causa della lingua, emerge una parte diversa del mio temperamento.”

Sei cresciuta a Lecce, poi ti sei spostata a Milano per l’università. Cosa ti ha spinto a trasferirti in Polonia?

La scuola d’Arte Drammatica di Cracovia. Quando ho deciso di fare l’attrice, ho voluto provare in Polonia. Dopo aver visto molti spettacoli provenienti da diverse parti del mondo a Milano, mi sono resa conto che la sensibilità slava mi è molto vicina.

Come ha reagito la tua famiglia a questa decisione?

Non sono stati entusiasti, non tanto dell’eventuale trasloco in Polonia quanto della scelta di studiare alla Scuola d’Arte Drammatica. In precedenza avevo studiato letteratura e filosofia. Da quando per la prima volta ho messo piede su un palcoscenico all’età di 16 anni – recitavo Corifea ne “Le nuvole” di Aristofane diretto da Salvatore Tramacere (Koreja) –  mi sono innamorata del teatro. Ho capito che non sarei stata felice se non facendo l’attrice. Alla fine la mia famiglia mi ha sostenuto. Tutt’ora mi supportano nonostante siano spesso preoccupati per l’instabilità inerente a questa professione.

Ti senti una persona realizzata dal punto di vista professionale?

È difficile parlare di realizzazione nella mia professione. Questo mestiere senza dubbio è meraviglioso ma a volte è anche frustrante perché non sempre si ricevono le parti, non sempre si vincono i provini. In quei momenti arrivano i pensieri più brutti sulle scelte fatte.

La tua attività comprende teatro, film e serie televisive. Molti ti ricordano nel ruolo di Anita Szymczak nella serie Barwy Szczęścia. Quale campo di recitazione preferisci?

Nell’ultimo anno non ho lavorato a teatro perché mi sono data alla scrittura: sto preparando la mia prima sceneggiatura per un film. Poi ho avuto la fortuna di interpretare alcuni ruoli al cinema. Penso però che presto sentirò la mancanza del teatro. A dire il vero, la sento già.

Il ruolo dei tuoi sogni?

Nel teatro ultimamente penso molto alla Medea di Euripide. Al cinema mi piacerebbe interpretare il ruolo di protagonista nel film che sto scrivendo. Si tratta di una donna che rifiuta la maternità, è una danzatrice che cerca di vivere in modo diverso rispetto alla maggior parte delle donne nella nostra società. Ma non voglio rivelare di più perché ci sto ancora lavorando.

Quali differenze trovi nel lavorare con Polacchi e Italiani?

Non ho notato differenze significative. Certo, è molto diverso lavorare in un film indipendente e in uno finanziato da istituzioni statali. “Come l’ombra” di Marina Spada, il film nel quale ho debuttato, è stato autoprodotto.  Nonostante il budget modesto è stata una bellissima esperienza che ci ha portato alle Giornate degli Autori del Festival di Venezia. In seguito il film ha vinto molti premi. In Italia il cinema indipendente è più sviluppato che in Polonia. Una sola volta ho lavorato in un film indipendente polacco: “Dentro la spirale” di Konrad Aksinowicz.

Ci siamo conosciute alla prima del film “Padre” di Artur Urbanski in cui hai interpretato il ruolo principale femminile: Mila. Ti identifichi con questo personaggio?

Quando Artur mi ha proposto di recitare nel suo film abbiamo deciso di attingere alla mia vita privata. Mila in una della prime scene incontra un regista che le chiede: “Di dove sei? Come sei arrivata qui?”. Risponde “Sono venuta qui per amore.” Anch’io sono venuta qui per amore. La differenza tra noi è che Mila ha cambiato paese per amore di un uomo, io per amore del teatro. Questo personaggio mi è molto vicino anche per un altro motivo: è un’attrice che vuole realizzarsi professionalmente e allo stesso tempo una giovane madre che si destreggia nel conciliare questi ruoli.

Progetti per il futuro?

Alla fine di quest’anno uscirà “Musica Word Love”, un film americano diretto da Martha Coolidge  (“Sex in the city”, “Weeds”) in cui ho interpretato, per la prima volta nella mia carriera, il ruolo di un’ebrea, Miriam Rubin. Il film è stato girato a Łódz e a Cracovia ed è una storia d’amore ai tempi della Seconda Guerra Mondiale. A breve uscirà anche il film tedesco “Meine Bruder Robert” diretto da Philip Gröning ( “Il Grande silenzio” e “Die Frau des Polizisten”) nel quale ho interpretato il ruolo di un’insegnante di filosofia molto originale.

Polonia Oggi: Il museo POLIN si aggiudica lo European Museum Academy Award

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Il museo POLIN, ovvero il museo di storia degli ebrei polacchi, si è aggiudicato il prestigioso e significativo premio EMA, lo European Museum Academy Award. La cerimonia di premiazione si è svolta l’8 novembre a Riga. La decisione della giuria conferma che il museo adempie a tutti i criteri dell’Accademia. È stato sottolineato che il museo è di alto livello internazionale ed è aperto per visitatori provenienti da tutto il mondo e non solo dalla Polonia. Inoltre, il POLIN offre una vasta gamma di mostre, adatte sia ai bambini che agli adulti. È la terza volta che viene assegnato il premio EMA: il POLIN è stato preceduto dal museo Galileo di Firenze, che lo ha vinto nel 2011, e dalla Fondazione Europeana dell’Aia, che lo ha vinto nel 2013.

pap.pl

POLONIA OGGI: Cerimonia al cimitero militare di Bielany per onorare i Caduti e la Giornata delle Forze Armate Italiane

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Si è svolta venerdì al cimitero militare italiano di Bielany, quartiere di Varsavia, la cerimonia solenne per commemorare i Caduti e la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate Italiane. La ricorrenza è stata istituita per celebrare la fine della Prima Guerra Mondiale, avvenuta il 4 novembre 1918 con l’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Pasini, firmato il giorno prima a Padova tra l’Italia e l’Impero austro-ungarico. All’evento hanno partecipato i rappresentanti delle autorità civili e militari italiane e polacche, oltre che alcuni veterani polacchi. Dopo la deposizione delle corone di fiori dinanzi all’altare e l’esecuzione dei due inni nazionali, è stata celebrata una breve Messa per rendere omaggio ai Caduti. È seguito un discorso dell’Ambasciatore italiano in Polonia Alessandro De Pedys, che, oltre ad omaggiare i soldati morti in guerra, ha ricordato l’importanza della pace che “è il bene più prezioso regalatoci dal processo di integrazione europea”. L’Ambasciatore ha ringraziato le autorità civili e militari polacche, la cui presenza alla cerimonia “è motivo di grande soddisfazione perché è una testimonianza della fratellanza tra il popolo italiano e il popolo polacco”. Infine, l’Ambasciatore ha rivendicato il ruolo di tali cerimonie poiché “l’importanza di custodire la memoria in questo luogo consente di mantenere vivo il legame tra le vecchie e le nuove generazioni”. Nel cimitero di Bielany riposano oltre duemila soldati italiani, caduti nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale.

Polonia Oggi

Ulteriori informazioni: www.gazzettaitalia.pl/it/polonia-oggi

POLONIA OGGI: Spettacoli cinesi nel cuore di Varsavia

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Lo scorso fine settimana i cittadini di Varsavia hanno avuto l’opportunità di entrare in contatto con la cultura cinese, grazie ad una serie di spettacoli che si sono tenuti nel centro della città. La rassegna, il cui slogan è stato “Panda a Varsavia”, si è svolta all’insegna della tecnologia, che è stata sfruttata per risaltare il clima e lo spirito della regione cinese del Sichuan. In particolare, l’uso di apparecchi di realtà virtuale è servito a mettere in mostra lo sviluppo tecnologico della regione. La manifestazione ha avuto lo scopo di promuovere la città di Chengdu, i cui cittadini hanno organizzato tantissimi spettacoli e preparato piatti tipici della loro cucina. Questo appuntamento culturale rientra nella strategia cinese di sviluppo di una nuova rotta commerciale, che unisca la Cina con i paesi dell’Europa, dell’Africa e dell’Asia Centrale.

centrumprasowe.pap.pl

Ulteriori informazioni: www.gazzettaitalia.pl/it/polonia-oggi

REFERENDUM COSTITUZIONALE – 4 DICEMBRE 2016

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REFERENDUM POPOLARE CONFERMATIVO

4 DICEMBRE 2016

 

VOTO ALL’ESTERO PER CORRISPONDENZA

ISTRUZIONI PER GLI ELETTORI

 

Per cosa si vota?

Quesito referendario: Approvate il testo della legge costituzionale concernente ‘disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione’, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?“.

Votando , l’elettore esprime la volontà di APPROVARE la riforma costituzionale votata dal Parlamento.

Votando NO, l’elettore esprime la volontà di NON APPROVARE la riforma costituzionale votata dal Parlamento.

Chi vota all’estero?

Votano all’estero gli elettori iscritti all’AIRE e gli elettori temporaneamente all’estero per motivi di lavoro, studio o cure mediche che abbiano presentato l’opzione per il voto all’estero entro il 2 novembre 2016.

Come si vota?

Si vota per corrispondenza, con le modalità indicate dalla Legge 27 dicembre 2001 n. 459 e dal Decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2003 n. 104. Gli Uffici consolari inviano per posta a ciascun elettore un plico contenente: il certificato elettorale (cioè il documento che certifica il diritto di voto); la scheda elettorale; una busta piccola (di norma di colore bianco); una busta di formato più grande, preaffrancata, recante l’indirizzo del competente Ufficio consolare; un foglio informativo.

L’elettore, qualora non riceva il plico, potrà richiederne il duplicato all’Ufficio consolare di riferimento (non prima del 20/11/2016).

L’elettore, utilizzando la busta già affrancata e seguendo attentamente le istruzioni contenute nel foglio informativo, dovrà spedire SENZA RITARDO le schede elettorali votate, in modo che arrivino all’Ufficio consolare entro le ore 16 (ora locale) di giovedì 1° dicembre.

Per ulteriori informazioni si prega di scrivere a anagrafe.varsavia@esteri.it o varsavia.elettorale@esteri.it

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POLONIA OGGI: Un’artista americana per il padiglione polacco della Biennale di Venezia

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La 57° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia si svolgerà dal 13 maggio al 26 novembre 2017, con il tema “Viva Arte Viva”. La curatrice del padiglione polacco Barbara Piwowarska ha scelto l’artista americana Sharon Lockhart per rappresentare il paese con il suo progetto ʺMały Przeglądʺ (ʺLa Piccola Rassegna”). Il titolo del progetto fa riferimento alla storia di una rivista polacca pubblicata tra il 1926 e il 1939, ideata da Janusz Korczak e rivolta ai bambini. L’esposizione di Lockhart sarà suddivisa in due parti: una sezione prevede una proiezione video che tratta il tema del passaggio dall’infanzia alla maturità, mentre la seconda sezione racconta con una serie di fotografie i tredici anni di vita della rivista ʺMały Przegląd”.

culture.pl

Ulteriori informazioni: www.gazzettaitalia.pl/it/polonia-oggi

POLONIA OGGI: Annunciate le sedi del Campionato Europeo 2017 di pallavolo maschile

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La Federazione polacca di pallavolo (PZPS) ha annunciato venerdì le città nelle quali sarà ospitato il Campionato Europeo 2017 di pallavolo maschile. La competizione si svolgerà tra il 25 agosto e il 3 settembre 2017 nelle sedi di Danzica, Stettino, Katowice e Cracovia. La finale si giocherà alla Tauron Arena di Cracovia, uno degli impianti pallavolistici più grandi della Polonia. Le nazionali partecipanti alla fase finale del Campionato Europeo sono 16, tra le quali si possono annoverare l’Italia, la Francia, la Russia, la Serbia, la Spagna, la Turchia e ovviamente la Polonia.

sportowefakty.wp.pl

Ulteriori informazioni: www.gazzettaitalia.pl/it/polonia-oggi

POLONIA OGGI: Le opere del MOCAK di Cracovia in mostra al MAXXI di Roma

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Digital 95MB [©(c)Roland Halbe; Veroeffentlichung nur gegen Honorar, Urhebervermerk und Beleg / Copyrightpermission required for reproduction, Photocredit: Roland Halbe]

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A dicembre al museo MAXXI di Roma sarà possibile ammirare un’esposizione di opere provenienti dalla collezione del Museo d’Arte Contemporanea di Cracovia (MOCAK). La mostra, intitolata “L’arte differente: dal MOCAK al MAXXI”, sarà allestita tra il 7 dicembre e il 22 gennaio 2017. Dalla sua apertura cinque anni fa, il MOCAK è riuscito ad accumulare una collezione comprendente più di 4500 opere di artisti polacchi e stranieri. Il museo di Cracovia si pone l’obiettivo di promuovere l’arte polacca nel panorama mondiale e di aiutare gli spettatori a comprendere tale arte. Alla mostra di Roma sarà possibile osservare le opere di artisti sia polacchi che stranieri. Un esperimento del genere ha già avuto luogo nel 2014, quando una parte della collezione del MOCAK è stata esposta nella mostra “L’arte è libertà”, tenutasi a Lviv, in Ucraina.

culture.pl

Ulteriori informazioni: www.gazzettaitalia.pl/it/polonia-oggi