Solidarietà polacca verso l’Italia, Przemysl aiuta la gemellata Chivasso

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( dal comunicato dell’Ambasciata polacca a Roma )

Anche se la fase critica legata alla pandemia sembra superata, la Polonia continua a stare al fianco dell’Italia. Come riferisce un comunicato dell’ambasciata polacca a Roma, “attraverso gesti concreti che vengono dal cuore”, Varsavia vuole dimostrare la propria solidarietà e il proprio sostegno all’Italia, provata dalla lotta contro il coronavirus. A mobilitarsi questa volta sono le città che corrono in soccorso alle loro gemelle italiane. E così il sindaco della polacca di Przemysl, Wojciech Bakun ha deciso di aiutare la città gemellata Chivasso, nel Torinese. Con i fondi del comune ha acquistato mascherine protettive e ha lanciato un appello alle aziende private della sua città per una raccolta di soldi per acquistare dispositivi di protezione individuale da inviare agli abitanti di Chivasso. Mascherine e gel disinfettante sono giunti in questi giorni al sindaco di Chivasso Claudio Castello. Alla consegna era presente il console onorario di Polonia a Torino Ulrico Leiss De Leimburg. “Anche se le notizie che giungono parlano di un miglioramento della situazione in Italia sul fronte Covid19, vediamo che la situazione in Lombardia e in Piemonte è tutt’ora difficile” ha scritto il sindaco Bakun a Claudio Castello nella lettera che accompagnava la spedizione e che portava i saluti alle autorità comunali e agli abitanti della città. “Auguro agli abitanti di Chivasso che stanno fronteggiando la malattia un pronto ritorno alla salute. Spero che a breve tutti potremo riprendere a funzionare in condizioni normali”. “Sono profondamente commosso per il gesto di solidarietà che ci arriva dalla città nostra gemella di Przemysl” ha dichiarato il sindaco Castello, che ha anche ammesso che Przemysl è stata la prima città partner a interessarsi alla situazione di Chivasso.”Voglio ringraziare il sindaco Wojciech Bukan, il Consiglio comunale e tutta la comunità di Przemysl per la generosa donazione che conferma la fratellanza che ci unisce. Un sentito ringraziamento va anche a tutta la Comunità polacca di Torino e al console Onorario della Repubblica di Polonia di Torino Ulrico Leiss. Con l’augurio che la pandemia si fermi presto e che possano così riprendere gli scambi culturali tra le due città”. In questo momento di emergenza e di difficoltà la Polonia è ben lieta di dar nuovamente prova del grande affetto e vicinanza che nutre per l’Italia e far vedere che non ha dimenticato la solidarietà dimostrata dagli amici Italiani nei momenti difficili della storia. La città di Chivasso ha infatti un lungo e importante legame storico con la Polonia. La Mandria di Chivasso, come tanti altri luoghi sul suolo italiano, ricorda le storie intrecciate di due nazioni, storie segnate da un profondo senso di solidarietà e dalla fratellanza d’armi, storie di due nazioni in cerca della libertà, indipendenza e unificazione nazionale. Decine di migliaia di soldati polacchi dell’armata austro-ungarica, prigionieri di guerra prima disseminati in diversi campi di prigionia sul territorio italiano, tra dicembre 1918 e giugno 1919 trovarono ospitalità alla Mandria di Chivasso e lì furono addestrati per far parte dell’Armata polacca in Francia, preparandosi a essere non solo soldati, ma anche cittadini della patria libera. La Mandria è un simbolo del punto di svolta nel cammino verso l’indipendenza della Polonia perché i polacchi che vi giungevano con la divisa dell’esercito austro-ungarico ripartivano con la divisa blu dell’Armata polacca in Francia, pronti a combattere per difendere la libertà del loro paese. Nei mesi scorsi erano già arrivati in Italia aiuti da parte del governo polacco che aveva inviato in Lombardia medici, paramedici e dispositivi di protezione. In seguito si erano moltiplicate iniziative spontanee di soggetti privati, come quella dei coltivatori della cosiddetta super-frutta, cioè la frutta carica di vitamine che contribuiscono a rinforzare le difese immunitarie. I produttori polacchi hanno deciso di dividere con gli italiani quello che hanno di più prezioso: i frutti del loro lavoro. Hanno infatti voluto destinare parte di quanto da loro prodotto a medici, infermieri e altri operatori sanitari impegnati in prima linea nei reparti per malati di Covid-19 dei centri più colpiti, Torino e Bergamo, a dimostrazione del sostegno e della profonda ammirazione per l’inesauribile forza e lo spirito di sacrifico del personale sanitario italiano, accompagnando i loro prodotti da un messaggio di solidarietà e incoraggiamento rivolto al personale medico e paramedico italiano inviato su Youtube. Gesti di solidarietà apprezzati, come testimonia l’intervista rilasciata dal dott. Libero Ciuffreda, direttore Oncologia Medica 1 alle Molinette di Torino, visibile anch’essa su Youtube.