Il piacere di rievocare la storia

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Ci sono migliaia di persone in Europa che quando per passione leggono un libro di storia, vedono un film ambientato in un’altra epoca o visitano un castello o un borgo medievale si immaginano com’era la vita nei tempi passati. Alcuni si limitano ad immaginare e a sognare, ma tanti altri non resistono alla tentazione di avvicinarsi e quasi provare a toccare con mano il fascino del passato. Ci sono così persone che si preparano per mesi studiando e realizzando vestiti, comportamenti, usi, arnesi e perfino armi per poter poi partecipare in modo filologico ad una rievocazione storica.

La più rinomata organizzazione europea in questo settore è il CERS, Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche (www.cersonweb.org), presieduto da anni dal veneziano Massimo Andreoli.

 

“Il CERS nasce nel 1997 riunendo associazioni, gruppi storici e semplici appassionati di rievocazione storica. Un’attività”, spiega Massimo Andreoli “capace di attrarre migliaia di persone, ma che ancora necessita di un pieno riconoscimento. Grazie proprio alla cosiddetta Living History, sono molte le azioni divulgative, che nel tempo hanno trovato ampia diffusione in tutta Europa: visite guidate a siti storici, riscoperta di arti marziali o di musiche e danze tradizionali, la salvaguardia delle attività artigianali, spesso a supporto di un’azione promozionale che vede nella valorizzazione del Patrimonio tangibile e intangibile di un determinato territorio il proprio valore aggiunto.”

 

Quali sono i numeri del CERS?

“Oggi il CERS annovera in Europa oltre 130 associazioni. Riuniamo appassionati di abbigliamento storico, di combattimento antico, ma anche di cucina storica o delle varie arti dello spettacolo. Ma il vero punto di forza è rappresentato dal settore artigianale tradizionale, che anche grazie alla Rievocazione Storica ha trovato nuovo slancio specialmente tra le giovani generazioni e soprattutto nell’Est europeo. Quando organizziamo a Piacenza “Armi & Bagagli” (www.armiebagagli.org) – forse il più grande mercato europeo dedicato ai prodotti per la rievocazione storica – arrivano oltre 250 artigiani da molti Paesi, tra cui la Polonia, che presenta molti giovani artigiani nel campo del ferro e della gioielleria antica. Grazie alla capacità di mettere in rete i vari soggetti – gruppi storici, studiosi, artigiani, artisti – il CERS ha ampliato il proprio “range”, diventando consulente per documentari e film storici, allestitore di mostre o fiere, prestatore di servizi in determinate occasioni di gala ecc.”

 

Quali popoli sono più sensibili e attenti alla rievocazione storica?

“Il fenomeno della Rievocazione Storica ormai è sviluppato un po’ ovunque in Europa. Paesi come la Gran Bretagna, la Francia o la Germania forse sono quelli che per primi ne hanno capito le potenzialità e favorito lo sviluppo. Verso la metà degli anni ‘90, grazie anche proprio alla nascita del CERS, l’Italia ha iniziato un percorso di riqualificazione del fenomeno, che l’ha portata ora a essere un punto di riferimento internazionale, d’altronde non poteva essere altrimenti, visto l’immenso patrimonio storico presente su tutto il nostro territorio nazionale. Da tempo vi sono Regioni, come il Veneto, la Lombardia, il Piemonte, l’Umbria o la Toscana, che all’attività rievocativa hanno dedicato leggi apposite o registri per il riconoscimento istituzionale dei soggetti più meritevoli. Ora anche Liguria e Puglia stanno seguendo il medesimo percorso. Ma forse il fenomeno più interessante arriva dall’est Europa, dove finalmente si può riscoprire con orgoglio e promuovere oltre i propri confini nazionali la propria memoria storica. Repubblica Ceca, Ungheria, Ucraina e Polonia sono secondo me in questo momento in prima fila. Tanto da organizzare eventi rievocativi che già attirano migliaia di appassionati, come nel caso di Grunwald, appunto in Polonia, dove – partendo dalla volontà di ricordare la vittoria nel 1410 sui Cavalieri Teutonici – si sono sviluppate una serie di piccole e grandi iniziative legate soprattutto alla salvaguardia del combattimento storico.”

 

Com’è che la passione per la rievocazione storica fa breccia tra la gente?

“La Rievocazione Storica è una passione molto particolare e costosa. Nasce evidentemente dall’interesse per la storia, ma penso si sviluppi con il tempo grazie da un lato all’interesse che una certa cinematografia dimostra sempre di più verso fatti e personaggi del nostro passato, dall’altro proprio con la diffusione di attività condotte secondo i principi della Living History in siti storici che magari ci si trova a visitare in vacanza. Più curioso, secondo me, è il passaggio successivo: quale epoca rievocare? Perché scegliere l’antichità piuttosto che il Rinascimento, il Settecento invece del Medio Evo? Qua credo ci sarebbe spazio per uno studio forse più antropologico che altro. Io dico sempre che non sei tu a scegliere l’epoca da rievocare, ma è viceversa l’epoca a scegliere te. Non c’è quasi mai una spiegazione razionale, se non a livello superficiale – la bellezza di una determinata uniforme piuttosto che l’importanza di un determinato ruolo – mentre poi il “calarsi” dentro i panni del proprio passato è qualche cosa di molto più profondo e completo.”

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