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Siria: l’organizzazione umanitaria polacca PMM aiuterà i campi profughi minacciati dal Coronavirus

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

L’organizzazione umanitaria dalla Polonia, PMM, fornirà aiuti e sostegno a 2,5 milioni di profughi nei campi provvisori di Idlib, nel Nord della Siria, dove ancora c’è la guerra. I campi profughi sono molto affollati: in una tenda vivono 2 o 3 famiglie. “Non esistono le fognature e i lavandini. Le toilette sono comuni per tutti. Non c’è nessun sistema di quarantena, né di sicurezza personale. Se l’epidemia di Coronavirus arriva qui avremo bisogno di ospedali, ambulanze, posti di quarantena, mascherine e scorte”, spiega Jamal Khattab, una delle dottoresse che lavorano all’interno dei campi. La PMM ha organizzato una raccolta fondi per preparare i campi della Siria per l’emergenza potenziale. Finora le autorità siriane hanno confermato 19 casi positivi di Coronavirus però nessuno tra i profughi. I medici che operano dai campi di sfollati hanno affermato di aver osservato in alcuni casi i sintomi del COVID-19 ma senza tamponi non è impossibile fare una diagnosi. I test per il Coronavirus verranno presto consegnati dalla WHO. Saranno necessarie anche medicine e indumenti protettivi per i medici. I dettagli della raccolta si trovano sul sito della PMM: www.pmm.org.pl.

Dal 16 aprile obbligatorio coprirsi con mascherina nei luoghi pubblici

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Durante una conferenza stampa il Ministro della Salute Łukasz Szumowski ha detto che dal 16 aprile introdurremo l’obbligo di coprire il naso e la bocca nei luoghi pubblici, questo limiterà la diffusione dell’epidemia. Szumowski ha sottolineato che se non fosse stato per le restrizioni sugli infetti, ce ne sarebbero potuti essere anche 40 mila di persone malate e avremmo una situazione come in Italia, in Francia o in Spagna, dove i medici devono decidere chi ha la possibilità di essere curato con un ventilatore e chi no. Alla domanda dei giornalisti sulle sanzioni per chi non indossa le maschere e su dove procurarsele, ha risposto che un tale dovere esiste in molti paesi del mondo e non si dice che debba essere una maschera, può essere per esempio una sciarpa, e verranno presentati regolamenti specifici dopo la Pasqua. Szumowski ha anche chiesto di non andare a trovare i famigliari durante la Pasqua. Il Ministro ha informato di aver già ascoltato le conclusioni preliminari del rapporto dei medici polacchi che sono appena tornati dalla missione lombarda in Italia e ha comunicato che stanno facendo in modo di utilizzare tutte le informazioni di cui sono venuti a conoscenza in Italia. Alla domanda dei giornalisti su come vengono riportati i certificati di morte, ha risposto che la segnalazione dipende dal luogo di residenza e non dal luogo del decesso, ma questo è già spiegato dall’ispezione sanitaria e dalle stazioni sanitarie provinciali.

Gowin: è iniziata la produzione del test polacco per coronavirus

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Ieri il leader di Porozumienie Jarosław Gowin ha detto che è iniziata la produzione del test polacco per il coronavirus che è stata la sua ultima decisione come ministro della scienza ed educazione superiore. Ha sottolineato che in quel momento ha assegnato i fondi per i primi 100mila test. Gowin ha dichiarato che lui è stato il primo politico che parlava della necessità’ di preparare la seconda fase della lotta contro l’epidemia. Secondo lui questa seconda fase non può essere isolare la società e congelare l’economia ma deve essere un piano ben ponderato di scongelamento graduale dell’economia polacca e della vita sociale. Gowin ha sottolineato che il piano presentato da Andrzej Sośniarz di Porozumienie è il piano per uscire dallo stato d’isolamento per passare alla seconda fase della lotta contro l’epidemia. L’ex capo del Fondo Sanitario Nazionale Andrzej Sośniarz ha detto che questo piano dovrebbe “liberare il popolo, imprigionare il virus e prevenire la povertà”. Ha dichiarato che l’ha elaborato alla base delle esperienze degli altri paesi e anche di soluzioni già introdotte in Polonia. Sośniarz ha aggiunto che è importante individuare le infezioni utilizzando soluzioni tecnologiche. Ha anche sottolineato che è opportuno aumentare l’efficienza dei laboratori per produrre decine di migliaia di test al giorno.

Polonia: picco dei contagi verso il 25 aprile

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La società per le previsioni economiche e sociali ExMetrix ha pubblicato la prognosi aggiornata del picco dei contagi di SARS-CoV-2 che dovrebbe aver luogo verso il 25 aprile e potrebbe essere più mite di quanto annunziato prima: si arriverà a circa 9mila contagiati. La prognosi revisionata è solo leggermente diversa dalla prima pubblicata da ExMetrix. Le differenze risultano dai nuovi dati, quali le prognosi atmosferiche (il tempo sarà più clemente) e il numero abbastanza alto dei test necessari per rilevare un contagio. Secondo le stime basate sui dati statistici dalla Corea del Sud in Polonia bisogna effettuare in media 19 test per rilevare un contagio di SARS-CoV-2. L’attendibilità delle prognosi giornaliere per la Polonia finora ammonta a 94,4%. Secondo le prognosi precedenti di ExMetrix il numero dei nuovi casi per giorno potrebbe ammontare a circa 400-500 nuovi casi. Infatti, secondo i dati del Ministero della Salute ieri sono rinvenuti 435 nuovi casi, l’altro ieri 311, e un giorno prima 475 nuovi casi. Cruciale per la lotta contro il coronavirus rimane rispettare le misure introdotte. “I nostri modelli presuppongono che nel periodo pasquale questi fattori non cambieranno” , ha dichiarato Ryszard Łukoś dalla ExMetrix.

Il Festival “Jazz sull’Odra” posticipato a ottobre

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La 56^ edizione del festival “Jazz sull’Odra” è stata posticipata a ottobre: il concerto di inaugurazione avrà luogo il 6 ottobre nell’enorme sala del Centenario a Wrocław. Secondo quanto dichiarato lunedì dal direttore generale della Strefa Kultury Wrocław (Zona di cultura di Wrocław Krzysztof Maj i lavori per posticipare l’evento sono in corso già da tempo. Il concerto è stato anche spostato in una sala più grande il che dovrebbe far si che i biglietti (esauriti già a marzo) soddisfino tutte le richieste. Il cambio della location ha comportato la necessità di vendere nuovi biglietti a chi li aveva già comprati, ma ringraziando i futuri spettatori per la pazienza gli organizzatori hanno abbassato i loro prezzi. Il concerto del 6 ottobre lo aprirà una pianista giovane Kasia Pietrzko insieme al batterista Piotr Budniak e al contrabbassista Andrzej Święta. Sul palcoscenico appariranno anche i musicisti: Leszek Możdżer, Lars Danielsson e Zohar Fresco nonché l’orchestra Holland Baroque. Ulteriori informazioni sull’edizione del festival di quest’anno verranno annunciate presto.

Ministero della salute polacco lancia l’applicazione “controlla se hai sintomi del coronavirus”

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Il ministero della salute polacco ha lanciato la nuova applicazione tecnologica che servirà a valutare il rischio di infettarsi col coronavirus. Il sistema “controlla se hai sintomi del COVID-19” è un breve esame online creato sulla base dello strumento COVID-19 Risk Assessment della società Infermedica. L’utilizzatore può ottenere la valutazione preliminare del suo stato di salute e le raccomandazioni per ulteriori azioni. Il ministero della salute ha sottolineato che in condizioni di sviluppo dinamico della pandemia, l’accesso rapido a informazioni affidabili è molto importante per il corretto e sicuro funzionamento della vita dei cittadini. Il sistema sosterrà il processo di valutazione di stato del paziente e la probabilità di infezione dal coronavirus. E’ stato progettato in stretta collaborazione con gli specialisti di virologia, sulla base delle linee guida dell’OMS e le raccomandazioni dei centri per la prevenzione e il controllo delle malattie sia americani (CDC) che polacchi. L’applicazione è disponibile sul sito www.pacjent.gov.pl ed è stata integrata con chatbot che risponde alle domande più frequenti sul coronavirus. Il viceministro della Salute Janusz Cieszyński ha detto che queste due soluzioni basati sugli algoritmi dell’intelligenza artificiale e sui metodi previsionali avanzati fornisce ai cittadini l’accesso a dati affidabili e offre istruzioni passo a passo, come procedere in caso di sospetta infezione da COVID-19. Il ministero ha sottolineato che il sistema non è un consulto o una diagnosi medica ed ha carattere meramente informativo.

Premier Morawiecki, il picco contagi da coronavirus sarà fra maggio e giugno

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Ci si aspetta un picco dei contagi da coronavirus in Polonia tra maggio e giugno e in questa fase di sviluppo della pandemia è necessario essere rigorosamente disciplinati. Lo ha dichiarato il premier polacco, Mateusz Morawiecki, nel corso di un suo intervento oggi al Sejm, la camera bassa del parlamento polacco. Il capo del governo ha illustrato la situazione epidemiologica nel paese, sottolineando che il suo esecutivo sta facendo quanto in suo potere per rallentare la diffusione del coronavirus. Morawiecki ha richiamato l’attenzione su quanto sta avvenendo in Europa occidentale, che segnala la necessità di non essere troppo ottimisti. Restare disciplinati, mantenere il distanziamento sociale e rispettare tutte le regole è fondamentale perché “siamo in larga parte ancora all’inizio della lotta al virus”. “Ci aspettiamo che il picco delle infezioni sia ancora davanti a noi, tra maggio e giugno. In questo tempo vogliamo contenere il numero dei contagi e in particolare appiattire la loro curva”, ha detto il primo ministro. Il materiale sanitario a disposizione è sempre troppo poco rispetto alle esigenze, ma “stiamo cercando di procurarcelo dall’estero e di riconvertire la produzione nazionale”. Per quanto riguarda la situazione delle strutture ospedaliere, “sono stati creati 20 strutture appositamente dedicate” al trattamento dei pazienti positivi al coronavirus”. Attualmente i test compiuti quotidianamente sono 6-7 mila, ma tra qualche giorno saliranno a 8-9 mila. Intanto, il paese è impegnato in un dibattito per valutare se proclamare o meno lo stato di calamità naturale a causa dell’emergenza provocata dal coronavirus

Uova croccanti al riso Nerone in crema di peperoni

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Con questa proposta pasquale è mio intento accontentare anche coloro che non vogliono mangiare il solito povero agnello o capretto. È un piatto un po’ complesso da realizzare ma decisamente appetitoso e scenografico. Si tratta di creare una panatura di riso nerone su delle uova sode.

Ingredienti per 4 persone:

  • 7 uova di media grandezza
  • 150 g di riso Nerone (Venere)
  • 3 peperoni gialli medi
  • 50 g di farina 00
  • 20 g di burro
  • 150 ml di latte
  • Olio di semi per frittura
  • Olio d’oliva per i peperoni
  • Sale pepe quanto basta

Come vi dicevo è un po’ complessa, si deve prestare attenzione alla cottura delle uova e al momento dell’impanatura.

Procedura:

In una pentola bollire il riso Nerone (Venere) in un litro d’acqua leggermente salata. Il riso nero cuoce a lungo ci vorranno ca. 45 minuti. Scolare e mettere da parte senza ungere con burro o olio.

Prendete 6 uova e ponetele in un pentolino riempito di acqua e mettetelo a scaldare. Portate l’acqua alla temperatura di 75° e cuocete le uova per 15 minuti. Se non avete la possibilità di controllare la temperatura portate ad ebollizione e poi abbassate il fuoco finché l’acqua non bolle più. Cuocete le uova per 8/9 minuti da quando inizia a bollire l’acqua. Completata la cottura mettete le uova sotto acqua corrente fredda e lasciate raffreddare.

Tagliate i peperoni a rombetti di ca. 3×3 cm facendo attenzione nel mondare bene la parte interna e i semi.

In una ampia padella versate un po’ d’olio e posizionate le fettine di peperoni preferibilmente con la polpa verso il basso. Cuocete i peperoni a fuoco medio affinché non inizino a abbrustolirsi, e comunque controllate che siano morbidi. Salate e spegnete il fuoco.

In un pentolino mettete il burro e ca. 20 gr. di farina, scaldate delicatamente fino ad ottenere una crema densa. In quel momento aggiungete il latte e la metà dei peperoni che avrete precedentemente frullato. Cuocete per 5 minuti a fuoco lento finché non si otterrà una crema vellutata. Salate e aggiungete un po’ di pepe.

Ora preparate le uova che avete precedentemente sbucciato. Fate attenzione che siano abbastanza asciutte. Ponete in un piatto ¾ del riso Venere. Passate le uova prima nella farina, di seguito nell’uovo sbattuto e impanatele con riso facendo attenzione che aderisca bene.

Versate in un pentolino l’olio per friggere e portatelo a temperatura di ca. 150°. Aiutandovi con un colino di metallo immergere le uova e friggetele per 8/9 minuti.

Servite sul piatto da portata versando prima la crema di peperoni, ponete poi un uovo intero e mezzo sulla crema e guarnite infine il patto con i peperoni ed il riso rimasto.

Buona Pasqua!

Sulla curiosità, ovvero una visita al Museo Galileo di Firenze

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A causa di un folle entusiasmo che spesso si trasmette ai turisti, soprattutto se visitano Firenze per la prima volta, è facile omettere il Museo Galileo anche se si trova proprio sulla riva del fiume Arno, in Piazza dei Giudici, dietro la famosa Galleria degli Uffizi. La visita al Museo Galileo di Firenze, ovvero al museo di storia della scienza è una proposta interessante non solo per gli amanti di scienza e astronomia, ma per tutti i visitatori attenti, curiosi della visione del mondo e delle idee che nascevano nella mente degli scienziati delle epoche di grandi scoperte. 

Situata davanti all’edificio una meridiana monumentale, il cui quadrante è stato tracciato sul selciato, rappresenta una sorta di biglietto di visita del museo. Nelle giornate di sole, l’ombra lasciata dal gnomone di bronzo ci ricorda del passare del tempo ed a volte, metaforicamente ci indica la strada. Appena superiamo la soglia del Palazzo Castellani, la sede del museo, veniamo introdotti nel mondo della collezione della famiglia Medici. 

L’intero primo piano è dedicato alla collezione medicea, a partire dai pezzi scientifici raccolti da Cosimo I de ‘Medici. La collezione fu in seguito arricchita dai suoi successori Francesco I e Ferdinando I. La collezione medicea include, tra l’altro, gli originali strumenti scientifici di Galileo, tra cui il compasso geometrico ed i telescopi. Una delle prime sale è dedicata all’astronomia ed al concetto del tempo che da sempre ha assillato l’uomo. Proprio lì troviamo elaborati orologi astronomici nonché una ricca collezione di orologi da tasca e di cronometri. I visitatori incantati strabuzzeranno gli occhi, vedendo situata in mezzo dell’altra sala un’enorme sfera armillare, realizzata alla fine del XVI secolo da Antonio Santucci, per poi ammirare gli astrolabi, molto più piccoli, nascosti dietro le vetrine museali accanto agli altri strumenti di navigazione realizzati con grande precisione ed i globi. Mentre nella sala seguente il facsimile del Mappamondo quattrocentesco di Fra’ Mauro (l’originale è conservato presso la Biblioteca Marciana di Venezia) è una rappresentazione del mondo disegnato “sottosopra”. L’opera ci farà giustamente ricordare che, in effetti, nell’universo i concetti di sopra e sotto sono del tutto relativi!

Invece il secondo piano del museo ospita una collezione di strumenti di fisica e di sperimentazione della dinastia degli Asburgo-Lorena. Nelle sale seguenti troverete, tra l’altro, “La mano che scrive”, un gioco meccanico realizzato da Friedrich von Knaus nel XVIII secolo. Poi, i visitatori saranno introdotti nel mondo degli strumenti matematici e di quelli chirurgici nonché dei  modelli anatomici di cera e terracotta realizzati con una straordinaria precisione. Alla fine i visitatori potranno ammirare gli strumenti di notevoli dimensioni d’osservazione dei fenomeni elettromagnetici ed elettrici. 

La visita al museo è uno straordinario viaggio attraverso il tempo, che rivela l’affascinante strada fatta dalla scienza attraverso i secoli. Una passeggiata attraverso i labirinti tortuosi delle menti degli scienziati di epoche passate, i quali con la curiosità dei bambini guardavano il cielo, scoprendo la straordinaria complessità del mondo che li circondava. Vale dunque la pena programmare alcune ore del pomeriggio per un incontro speciale con la storia della scienza, la quale in realtà non è altro che la storia di una curiosità fenomenale che fino ad oggi ispira e stimola l’essere umano allo sviluppo.

  • La collezione del museo è esposta su due piani divisi in diciotto sale tematiche. Il Museo Galileo è aperto ai visitatori tutti i giorni (la domenica ed i giorni festivi inclusi) dalle ore 9.30 alle 18.00 (il martedì dalle 9.30 alle 13.00).
  • Il biglietto intero costa 10 euro. Il museo offre però gli sconti per i gruppi, per i giovani e per le famiglie. Maggiori informazioni sul sito ufficiale: www.museogalileo.it

 

Fiat 124 Sport Spider: si parte!

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Anche se poco pratiche, le decappottabili attirano sempre l’attenzione, vengono associate alla spensieratezza e al lusso e forse per questo sono nella top list degli acquisti di chi gioca all’enalotto. Una volta venivano acquistate da persone benestanti per le scampagnate di fine settimana oppure per andare in giro da un locale all’altro delle grandi città come Roma, Milano o Parigi. Questo tipo di carrozzeria è perfetta per una guida calma e rilassante che nei frenetici tempi odierni è diventata un lusso.

Uscendo dal garage con, per esempio, la Fiat 124 Sport Spider, nel momento in cui apriamo il tetto in tela proviamo una sensazione di magia: ci scordiamo della routine, dei progetti, delle cose da sbrigare, ecc. Rimaniamo da soli con il cielo sopra la nostra testa e la strada che possiamo godere tranquillamente.

L’Italia abbandona di strade ideali per questo tipo di guida, centinaia di chilometri di percorsi immersi in splendidi paesaggi. Ed eccone tre di questi. La prima, costruita negli anni 1822-25 secondo il progetto di Carlo Donegani, è la Strada Statale dello Stelvio, meglio conosciuta come Passo dello Stelvio sulle Alpi. Il Valico dello Stelvio collega Bormio e Prato allo Stelvio. È il passo stradale più alto d’Italia [2.758 metri s.l.m.] e per questo motivo viene aperto soltanto stagionalmente nel periodo da maggio a novembre [nel 2019 18.05-07.11]. Sul tratto di circa 47 km, andando verso Bormio, ci sono 48 tornanti in salita e altri 40 in discesa. È anche uno dei percorsi più ripidi d’Europa con un dislivello complessivo di 1800 m. I panorami da mozzafiato e onnipresenti motociclisti alzano l’adrenalina agli automobilisti.

A quelli a cui piacciono i laghi avrei da proporre i 6 km della Strada della Forra [SP38] costruita nel 1938 e chiamata da W. Churchill l’ottava meraviglia del mondo. Costellata di strette gallerie e viadotti parte da Porto di Tremosine, passa lungo il Lago di Garda, per arrivare alle circostanti montagne nella località di Pieve. Sicuramente avremo qui modo di fare conoscenza del sistema italiano per le curve cieche: arrivando a tale curva con il clacson segnaliamo al guidatore in arrivo la nostra presenza. Una soluzione semplice e sagace, che almeno per un attimo permette di distogliersi dallo stress legato a questo percorso impegnativo. Nel “Quantum of Solace” James Bond non utilizzava questo metodo durante gli inseguimenti sulla Strada di Forra, ma lui se la cava in ogni situazione, voi invece dovete suonare il clacson a tutta forza.

Senza ombra di dubbio il più bel tratto costiero è la SS 163 che si estende lungo la Costiera amalfitana. Nel 1997 l’ha comprovato l’UNESCO inserendo i suoi dintorni nella lista del patrimonio mondiale. La strada che collega Positano con Vietri sul Mare consiste di 40 km stipati di strette curve e passa attraverso 15 paesini infilati come terrazze tra il mare e la scogliera. Qui il conducente ha due compiti, il primo è quello di passare il tratto in sicurezza. Invece il secondo sta nel trovare un punto dove sostare per almeno un attimo e godersi la spettacolare vista. Malgrado in alta stagione siano piene zeppe, Positano, Amalfi oppure Ravello sono i posti ideali per la sosta durante il viaggio.

Una volta lasciata la nostra Fiat sul ciglio della strada e quando i nostri occhi si immergono nei meravigliosi paesaggi, noteremo improvvisamente che la silhouette della macchina si sposa benissimo con il panorama, non lo contrasta ma lo completa, anzi accresce la percezione di unicità di questo momento e di questo luogo. La Fiat 124 Sport Spider è stata progettata da un americano, Tom Tjaarda, affascinato dal design italiano. Dopo lunghi e duri lavori di progettazione per lo studio Pininfarina ha adottato alle esigenze degli Italiani il suo prototipo di Corvette Rondine del 1963 che a suo tempo non era stato accettato da Chevrolet.

Sul finire degli anni Sessanta del Novecento la Fiat era una vera potenza con il 21% delle vendite nel mercato automobilistico d’Europa e aveva praticamente monopolizzato il mercato italiano. Nel 1968 ha prodotto 1 450 000 autovetture e ha raggiunto un fatturato pari a 1 130 miliardi di Lire, assumeva 157 mila dipendenti di cui 131,5 mila solo a Torino. Tuttavia il mercato principale del modello 124 Sport Spider era quello americano, dove veniva venduto l’80% delle automobili prodotte. Nel 1983 la Fiat si è ritirata dagli USA e la produzione della Spider è passata nelle mani di Pininfarina col nome Spider Azzurra. È stata riavviata la produzione della versione europea, sospesa dal 1975, chiamata Pininfarina Spider Europa.

Negli anni 1966-1985 la Fiat 124 Sport Spider [compreso il modello della Pininfarina], nelle versioni successive, era una delle decappottabili prodotte più a lungo nella storia. Anche se rimane molto indietro rispetto alla Morgana 4/4, la cui produzione dura ininterrottamente da 83 anni.

Nel 1971 la Fiat ha preso il controllo della società Abarth specializzata nei prototipi delle autovetture sportive, e da allora l’ha adattata ai requisiti rally. La versione 124 Abarth Rally ha goduto di tanti successi, vincendo, tra l’altro, il Rally di Polonia ben tre volte.

Diamo uno sguardo ai prezzi delle cabrio italiane, in particolare delle spider dell’inizio degli anni Settanta. La più economica era l’Autobianchi Bianchina i cui 25 cavalli costavano 635 mila Lire. La Fiat 124 Sport che valeva 1.550 mila Lire [96 cavalli] si posizionava a metà della classifica dei prezzi. Alfisti fedeli al proprio marchio per il modello 1600 [125 cavalli] pagavano 2.195 mila Lire, invece i clienti più facoltosi potevano ordinare una delle 14 Ferrari 365 GT California [320 cavalli], anch’essa progettata da Tom Tjaard, pagando 9,5 milioni di Lire.

Per un’altra decappottabile della Fiat bisognava aspettare fino al 1994 quando è stato lanciato il modello Barchetta, mentre la nuova 124 Spider – anche se creata sulla base della Mazda MX5 – è stata introdotta sul mercato nel 2016, ossia per il cinquantesimo anniversario del lancio della sua predecessora.

Il Modello AutoArt che presentiamo è la Fiat 124 2000 Spider America del 1979 che possiamo riconoscere a prima vista grazie ai brutti paraurti americani o i lampeggianti anteriori inseriti nella carrozzeria.

Particolarmente gradevoli sono i dettagli interni. Infine devo ammettere che invidio a tutti i proprietari delle cabrio, non le auto stesse ma il tempo che ci possono passare.

Fiat 124 CS2 2000 Spider America
Produzione: 1979-82 [tutte le serie 1966-83 + 1983-85 Pininfarina]
Esemplari prodotti: 31.360 [tutte le serie circa 200 mila]
Motore: Fiat 132 C3 031 4 cilindri in linea
Cilindrata: 1995 cm3
Potenza / giri: 102 cavalli / 5500
Velocità massima: 175 km/h
Accelerazione 0-100 km/h: 13,2 s
Marce: 5
Lunghezza: 4107 mm
Larghezza: 1613 mm
Altezza: 1270 mm
Passo: 2280 mm