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Commesse europee per PESA

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

PESA Bydgoszcz ha firmato il contratto per fornire 17 tram PESA alla città di Craiova in Romania. I tram sono stati acquistati nel quadro del progetto della modernizzazione di trasporto pubblico finanziato dal Regionale Programma Operativo (Regionalny Program Operacyjny) per gli anni 2014-2020. Ultimamente PESA ha vinto 4 appalti: in Romania a Craiova e a Ias, a Koszyce in Slovacchia e a Sofia in Bulgaria. Il direttore delle vendite Marcin Grzyb sottolinea che l’espansione verso i mercati europei fa parte della strategia costante dell’azienda. Per Craiova l’impresa polacca produrrà i tram Twist di nuova generazione che sono stati progettati come punto di partenza per il gruppo chiamato “Tram.eu”. La modularità permetterà di costruire l’interno e installare i sistemi di controllo moderni a seconda delle aspettative e necessità dei clienti. PESA Twist Craiova sono tram della lunghezza di 27 m, con 58 posti seduti, spazio per le persone disabili, sistemi diagnostici, aria condizionata, Wi-Fi e porta USB. Secondo Hanna Wiśniewska-Sibru, la rappresentante di PESA sul mercato rumeno, l’azienda “è pronta per la costruzione del prototipo, e dopo i test e l’omologazione comincia la produzione. L’ultimo tram sarà fornito 22 mesi dopo la firma del contratto”. Un contratto simile è stato firmato anche con Koszyce, a cui PESA fornirà 10 tram nel corso di 22 mesi. Adesso nella fabbrica vengono prodotti i veicoli per Kiev, Slesia, Toruń e Iasi. Insomma PESA ha prodotto 800 tram tra cui 170 portano i passeggeri a Kiev, Mosca, Kaliningrad, Sofia, Seged e Cluj. Il resto viene utilizzato in molte città polacche.

https://biznes.interia.pl/galerie/zdjecie,iId,3110831,iAId,420354

Mete turistiche polacche più care delle vacanze all’estero

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L’esperto del turismo Marek Kamieński in un’intervista rilasciata a Polskie Radio 24 ha affrontato la questione delle scelte turistiche dei polacchi. L’esperto ha sottolineato che oggi si può affittare un cosiddetto box monoblocco composto da due stanze a Hel per 8.000 PLN a settimana, mentre pagando 1.600 PLN si può trascorrere una vacanza in Bulgaria o in Grecia, e che quindi forse il prossimo anno i polacchi preferiranno le vacanze all’estero. La pandemia ha sventato i piani turistici dei polacchi. Molti di loro, temendo i contagi o l’arrivo di nuove restrizioni, preferiscono trascorrere le vacanze in Polonia piuttosto che all’estero. Tuttavia, d’altra parte, molti hotel e ristoranti, cercando di recuperare i mesi persi per via del lockdown, hanno aumentato notevolmente i prezzi dei propri servizi. Marek Kamieński ha informato che “i prezzi in Polonia durante l’alta stagione sono in media più alti del 15% rispetto a quelli del 2019”. Alle spese di vitto e alloggio bisogna aggiungere anche quelle per il carburante. Secondo Kamieński tutti questi costi possono far sì che l’anno prossimo i polacchi sceglieranno le vacanze all’estero.

https://www.polskieradio24.pl/130/5925/Artykul/2774627,8-tys-zl-za-kontener-na-Helu-czy-wakacje-w-Bulgarii-za-16-tys-Kamienski-o-wyborach-turystycznych-Polakow

Tecnologie senza le quali sarebbe difficile vivere al giorno d’oggi

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L’industria della difesa, dell’aviazione, l’industria aerospaziale nonché l’industria elettronica sono settori in rapida crescita che senz’altro contribuiscono alla sicurezza e al benessere della nazione. Tali tecnologie sono utilizzate non solo nel settore della difesa ma anche in quello civile. Leonardo è il leader mondiale in questo campo.

Ne siamo tutti consapevoli ma non ci pensiamo mai; al giorno d’oggi la gran parte della nostra vita ruota intorno ai servizi satellitari che galleggiano nello spazio. I servizi multimediali, programmi televisivi, condivisione o archiviazione dati, sistemi di navigazione per il trasporto terrestre, via mare o aereo sono tutte piattaforme che hanno raggiunto un livello di eccellenza cui ci siamo già abituati. Ogni interruzione di tali servizi satellitari, anche se solamente parziale, comporterebbe gravi conseguenze relative alla sicurezza della nazione, nonché alle strutture pubbliche e alla vita quotidiana di tutti i cittadini.

Le nuove tecnologie applicate al settore della difesa ci fanno sentire più sicuri. L’equipaggiamento dell’aeronautica militare, terrestre e marittima, attraverso il controllo, la sorveglianza e il monitoraggio, garantisce costantemente la nostra sicurezza. La prontezza di questo enorme potenziale militare, anche se non effettivamente utilizzato nel combattimento diretto nel nostro paese, senz’altro dissuade le forze nemiche.

L’Italia, appartenente al G7, ovvero al gruppo dei sette paesi più industrializzati e ricchi del mondo, ha il potenziale per svolgere un ruolo chiave nell’aumentare la responsabilità al livello nazionale e nel contribuire alla crescita economica, alla pace e allo sviluppo in diverse aree del mondo, ed anche nel sostegno delle priorità strategiche dei paesi partner.

Diamo uno sguardo alla storia di Leonardo

La sede di Leonardo è in Italia mentre ad utilizzare i suoi prodotti e servizi sono oltre 150 paesi del mondo. L’azienda ha le sue basi industriali in quattro mercati nazionali, oltre che in Italia, nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Polonia. Leonardo ha oltre settanta anni ma la sua storia ebbe inizio molto prima del 1948, ovvero con la creazione di Finmeccanica. Molte aziende che lungo il tempo si fusero al Gruppo hanno spesso cambiato nome e specializzazione, tuttavia le loro radici risalgono all’inizio del Novecento mentre la storia di alcune di queste addirittura all’Ottocento.

Finmeccanica è una holding statale Italiana attiva principalmente nel settore della meccanica, al quale è stato affidato il futuro delle società d’ingegneria che dovevano adattarsi al nuovo assetto europeo della fine degli anni Quaranta. Finmeccanica è diventata immediatamente un giocatore chiave sulla scena della dinamica industrializzazione che avvenne negli anni Sessanta. Il Gruppo iniziò allora a concentrarsi sui settori più tecnologicamente avanzati come il settore automobilistico, l’industria termoelettromeccanica e l’aviazione.

Successivamente, negli anni Novanta del ventesimo secolo, con la fine della guerra fredda e l’accelerazione della globalizzazione avvennero dei cambiamenti che capovolsero le regole di funzionamento delle aziende. La riorganizzazione dell’industria aeronautica procedeva a grandi passi, mentre i cambiamenti avvenuti in questa fase hanno rivelato la necessità di formare alleanze per ragioni strategiche e per poter far fronte alla crescente concorrenza.

All’inizio del nuovo millennio Finmeccanica, pur restando impegnata in importanti alleanze, mirava allo stesso tempo a nuove acquisizioni. L’obiettivo principale dell’azienda era quello di rafforzare la sua posizione nei suoi principali settori di attività ovvero aeronautica, spazio, elettronica per la difesa e sicurezza. Queste decisioni strategiche modificarono di gran lunga l’assetto del Gruppo che cominciava a essere sempre più internazionale, sia attraverso la presenza industriale diretta che la partecipazione a grandi progetti di sviluppo e partnership con mercati emergenti di grande potenziale.

Infine il culmine della trasformazione ebbe luogo con la costituzione di ‘’One Company’’ e il cambio del nome da Finmeccanica a Leonardo. Un processo evolutivo che si concluse all’inizio del 2016.

Questo cambiamento è dovuto alla necessità di creare una struttura più flessibile e integrata che sia in grado di comunicare con una voce unica con i mercati globali, sfruttando allo stesso tempo le sinergie tra le diverse linee di business. Il nome è stato scelto in onore di Leonardo da Vinci, figura simbolo universaledella creatività e  ell’innovazione, nonché perfetta icona della sintesi tra tradizione storica, culturale e scientifica, il che rispecchia perfettamente le caratteristiche principali su cui si basa l’azienda e il futuro industriale verso il quale è progettata.

Leonardo genera oggi circa il 20% delle esportazioni high-tech del paese. Inoltre è al quarto posto nel settore dell’aviazione, della difesa e della sicurezza internazionale in termini di contributo alla spesa nella ricerca e nello sviluppo, per di più occupa il primo posto tra le aziende manifatturiere italiane. Leonardo impiega oltre 49 mila persone in tutto il mondo.

Strategia dello sviluppo sostenibile secondo Leonardo

Leonardo è partner di diversi ministeri della difesa nazionale e dell’industria, essendo allo stesso tempo una risorsa tecnologica per i paesi in cui opera. Leonardo, inoltre, sviluppando la sovranità industriale e l’innovazione, porta con sé non pochi vantaggi per i mercati locali e i suoi partner.

Leonardo contribuisce inoltre al progresso costante per un mondo più sicuro. Questa ambizione è nata con il progetto a lungo termine chiamato ‘’Be Tomorrow-Leonardo 2030’’ che ha lo scopo di creare nuove opportunità di business e promuovere l’idea dello sviluppo sostenibile in linea con gli obiettivi dettati dalle Nazioni Unite, tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie e delle competenze chiave. Lo sviluppo sostenibile dell’economia, della società e dell’ambiente è attualmente al centro del dibattito internazionale. La convinzione che lo sviluppo sostenibile valorizzi e mobiliti diverse risorse trova una convinzione sociale sempre più ampia.

“Nel progetto di lungo termine ‘’Be Tomorrow-Leonardo 2030’’abbiamo definito una chiara visione del futuro e del percorso che abbiamo intenzione di intraprendere, ossia rafforzare e trasformare l’azienda per il suo ulteriore sviluppo e accelerare il processo di innovazione, aumentando nello stesso tempo la nostra competitività sostenibile a lungo termine. L’agire avendo una visione socio economica è un compito essenziale che una grande azienda come la nostra ha il dovere di svolgere”, ha dichiarato Alessandro Profumo (COE di Leonardo) nell’intervista per MF-MilanoFinanza.

traduzione it: Natalia Kogut

Successo di esportazioni per la birra analcolica polacca

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Nelle esportazioni polacche sta aumentando l’importanza della birra analcolica i cui acquirenti principali sono la Francia, l’Ungheria e l’Italia, come ha indicato l’Istituto di economia. Gli analisti sottolineano l’aumento dell’export di birra nel 2021 e particolarmente di quella analcolica. La Polonia è il quarto maggiore produttore di birra analcolica nell’Unione Europea e al quattordicesimo posto nel mondo come esportazione di birra in generale. Secondo i rapporti di “Tygodnik Gospodarczy” l’anno scorso la Polonia ha venduto all’estero 404,6 milioni di litri di birra per un valore pari a 212,2 milioni di euro, i principali acquirenti sono olandesi, tedeschi e italiani. Aumentata la vendita anche in Corea del Sud 7% e Cina 6% e Stati Uniti 3,6 %.

https://www.pap.pl/aktualnosci/news%2C911979%2Cw-polskim-eksporcie-rosnie-znaczenie-piwa-bezalkoholowego.html

 

Sto, stai, sta…

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La lingua italiana è la lingua del verbo, intendo dire, chi ha letto il mio articolo precedente lo saprà, che parlando in italiano spesso si usa il verbo mentre in polacco si preferisce il sostantivo.

È anche vera la cosa che ripeto sempre ai miei studenti, ovvero che se non sapete che verbo mettere usate il verbo fare – robić, ma ci sono anche altri verbi abbastanza utili come proprio il verbo stare.

La sua coniugazione è ovviamente irregolare, perché ovviamente? Ma non avete ancora notato che molti verbi utilissimi si coniugano in modo irregolare? Eccola qua:

STARE

STO
STAI
STA

STIAMO
STATE
STANNO

  1. Stare all’inizio della conversazione 

    Per attaccare il bottone, incontrando qualcuno non possiamo fare a meno della domanda Come stai? Jak się masz? Come sta signora? Jak się pani miewa?
    Ecco perché è uno dei primi verbi che impariamo studiando la lingua italiana.

  2. Stoje, leżę, siedzę ovvero sto.

    Nella lingua polacca siamo molto precisi nell’esprimere la posizione delle cose o persone perché diciamo che książka leży na stole, szklanka stoi e noi stessi często siedzimy w domu – stiamo a casa. In tutte queste situazioni si potrebbe anche usare il verbo essere – być però solitamente si usano quelle espressioni particolari. Nel caso degli oggetti in italiano invece non possiamo dire che qualcosa è seduto o sta in piedi come in polacco ed anche parlando delle persone non c’è bisogno di questa precisazione.Si dice i ragazzi che stanno davanti al cinema – chłopcy, którzy stoją przed kinem e sarebbe strano dire che stanno in piedi davanti al cinema come si fa in polacco il che potrebbe essere la traduzione alla lettera del verbo polacco stać.

    Poi: le persone sono sedute vicino alla finestra – Ludzie siedzą koło okna.
    È accettabile ma basterebbe: Le persone stanno vicino alla finestra. La situazione è simile con essere seduto – siedzieć e stare in piedi – stać servono solo a definire la posizione del corpo e non sono così tanto necessari nella lingua quotidiana.

    E quindi si può dire:
    Sto a letto. – Leżę w łóżku.
    Stiamo in spiaggia. – Leżą na plaży.

    Anche se questo uso del verbo “stare” è particolare di certe zone d’Italia ad esempio Roma, mentre la dizione più diffusa e corretta vuole l’uso del verbo “essere” quindi: sono a letto, siamo in spiaggia.

    Torniamo però alla nostra frase polacca Siedzę w domu – Sto seduto a casa. Il verbo essere seduto in polacco non dice se uno sta seduto o in piedi ma semplicemente che qualcuno sta, passa del tempo a casa. Anche in questo caso in italiano basta solo il verbo stare.
    Sto a casa. Sono stata a casa per tutto il giorno. – Siedzę w domu. Siedziałam w domu cały dzień

  3. STARE + GERUNDIO

    È una semplice e simpatica costruzione che permette di dire che qualcosa sta accadendo proprio in questo momento. In polacco per dirlo non c’è una struttura speciale ma dobbiamo aggiungere qualcosa per sottolinearlo e spesso è una parola właśnie – appunto.
    Właśnie jem – Sto mangiando.
    Właśnie do ciebie dzwoniłam – Ti stavo chiamando.
  4. STARE + PER + BEZOKOLICZNIK 

    La lingua polacca può vantarsi di una parola fantastica cioè zaraz… la quale non esiste nella lingua italiana. C’è però un’altra costruzione con il verbo stare che la esprime. Inoltre in polacco la usiamo con il tempo futuro mentre in italiano solo con il presente. Sto per finire. – Zaraz skończę.
    Stanno per arrivare. – Zaraz przyjadą. 

    Possiamo tradurlo anche con il polacco właśnie.
    Stavo per dirlo. – Właśnie miałam to powiedzieć.
    Ti stavo per chiamare. – Właśnie miałam do ciebie zadzwonić.  

Se state pensando che io stia per continuare sbagliate perché lo spazio sta per finire e quindi devo concludere qui.

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It.aldico

NIK: indebolimento dello złoty stimolato dalla NBP potrebbe aumentare l’inflazione

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Alla fine dell’anno scorso, la Banca nazionale di Polonia (NBP) è intervenuta nel mercato del cambio valuta, indebolendo intenzionalmente lo złoty. Secondo la NBP, lo scopo di tale mossa è stato il sostegno dell’economia e dell’esportazione, però molti economisti indicavano l’incremento dei profitti di NBP come motivo portante. Ciononostante, nel giugno 2020 la NIK, la Camera di controllo della Repubblica di Polonia, ha valutato positivamente il conseguimento degli obiettivi della politica monetaria dell’anno scorso. “È stato raggiunto l’obiettivo principale, cioè il mantenimento del tasso di crescita dei prezzi di servizi e beni di consumo a medio termine al livello del 2,5%” si legge nel comunicato. Durante una recente riunione della commissione parlamentare Jarosław Borowski, il vicedirettore del Dipartimento del bilancio e dell’economia di NIK (Departament Budżetu i Finansów NIK) ha sostenuto che “l’indebolimento dello złoty stimolato alla fine dell’anno scorso da NBP potrebbe aumentare l’inflazione”. NBP ha dichiarato, invece, che l’inflazione è spinta dai fattori indipendenti dalla banca centrale, per esempio dall’aumento dei prezzi di energia, combustibili o raccolta dei rifiuti. Attualmente l’inflazione annua in Polonia è superiore del 4%.

https://www.money.pl/gospodarka/nik-oslabienie-zlotego-przez-nbp-moze-dzialac-proinflacyjnie-6661200980695776a.html

[Aggiornamento 15.07.2021] Situazione attuale in Polonia rispetto all’epidemia di COVID-19

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In Polonia questa settimana si sono registrate ancora nuove infezioni da COVID-19, il numero complessivo dei casi attivi è 153.305 (settimana scorsa 153.089), di cui in gravi condizioni 62 (settimana scorsa 76), ovvero circa lo 0,1% del totale.

Gli ultimi dati mostrano 105 nuove infezioni registrate su 41.500 test effettuati, con 12 morti da coronavirus nelle ultime 24 ore.

Il numero delle vittime nell’ultima settimana è stato di 56 morti, in calo rispetto ai 91 registrati nella settimana precedente.

In nessuna regione polacca sono stati registrati più di 20 nuovi casi nelle ultime 24 ore e la situazione nelle strutture sanitarie polacche è sotto controllo, con 388 malati ospedalizzati e 62 terapie intensive occupate.

Prosegue la campagna vaccinale in Polonia, attualmente sono state effettuate 31.863.546 vaccinazioni per COVID-19, di cui 17.569.346 prima dose e 14.589.506 seconda dose, oppure Johnson & Johnson.

L’obbligo di indossare la mascherina rimane solo nei luoghi pubblici al chiuso.

Sono aperti al pubblico bar e ristoranti, anche al chiuso, e sono consentite riunioni fino a 150 persone, sono aperti hotel, centri commerciali, negozi, saloni di bellezza, parrucchieri, musei e gli impianti sportivi, anche al chiuso.

Ogni attività è sottoposta a regime sanitario e sono previste limitazioni sul numero massimo di persone consentite, in linea generale 1 persona ogni 10 m2, con norme di distanziamento per limitare le occasioni di contagio.

In Polonia e in Europa è attivo il passaporto vaccinale europeo, che consente maggiori libertà di circolazione all’interno dell’UE.

Per quanto riguarda gli sposamenti, resta in vigore l’obbligo di quarantena di 10 giorni per gli ingressi in Polonia, anche da paesi europei salvo presentazione di test COVDI-19 negativo PCR molecolare o test antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti.

Per gli ingressi in Polonia da paesi al di fuori dell’area Schengen è prevista quarantena automatica obbligatoria, fino alla presentazione di un test negativo effettuato in Polonia successivamente all’ingresso, ma non prima di 7 giorni dal momento dell’ingresso nel paese. Sono escluse dall’obbligo di quarantena le persone vaccinate per COVID-19 con vaccini approvati dall’EMA.

Si raccomanda di limitare gli spostamenti e monitorare i dati epidemiologici nel caso di viaggi programmati da e verso la Polonia.

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Informazioni per i cittadini italiani in rientro dall’estero e cittadini stranieri in Italia tra cui le risposte alle domande:

  • Ci sono Paesi dai quali l’ingresso in Italia è vietato?
  • Sono entrato/a in Italia dall’estero, devo stare 14 giorni in isolamento fiduciario a casa?
  • Quali sono le eccezioni all’obbligo di isolamento fiduciario per chi entra dall’estero?
  • E’ consentito il turismo da e per l’estero?

Per gli spostamenti da e per l’Italia a questo link le informazioni del Ministero degli Esteri:
https://www.esteri.it/mae/it/ministero/normativaonline/decreto-iorestoacasa-domande-frequenti/

La situazione Polonia verrà aggiornata all’indirizzo: www.icpartners.it/polonia-situazione-coronavirus/

Per maggiori informazioni:
E-mail: info@icpartnerspoland.pl
Telefono: +48 22 828 39 49
Facebook: www.facebook.com/ICPPoland
LinkedIn: www.linkedin.com/company/icpartners/

Natalia Moskal: Sophia Loren simbolo delle donne forti cui mi ispiro

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fot. Adam Romanowski, regia Olga Czyżykiewicz

Cantante, traduttrice e titolare della casa editrice Fame Art, divide la sua vita tra Italia e Polonia. I suoi punti forti sono sicuramente la creatività e la determinazione a raggiungere gli obiettivi. Nel lavoro cerca sempre di avvicinare allo spettatore figure di donne eccezionali. L’anno scorso ha pubblicato l’album “There is a star” dedicato a Sophia Loren e alla musica cinematografica italiana.

Il numero dei progetti finora realizzati mi fa pensare che non sei un tipo che si annoia?

Sicuramente no, le idee per i progetti mi vengono continuamente e sono molto diverse, perché molte cose mi interessano. Ho una casa editrice con cui pubblico anche la mia musica. La varietà dei progetti deriva proprio dalla moltitudine di passioni che ho e dal fatto che nessuno mi ha mai detto cosa fare. Di conseguenza ho anche un pubblico molto variegato. Ora sto pensando come rendere la mia vita professionale più uniforme nel futuro e come combinare i miei progetti attuali con quelli futuri. Finora ho trovato difficile  rendere una direzione precisa perché mi ispirano tante cose diverse.

Forse una sorta di filo conduttore sono proprio le grandi donne che stai cercando di far conoscere al pubblico?

fot. Steve Petteway, copertina
Marek Popielnicki

Sì, è molto importante per me parlare di donne. In particolare della letteratura femminista – ovvero libri sulle donne e per le donne – ho fatto un tema portante dello sviluppo della casa editrice, accanto alla letteratura ebraica, altro tema su cui ci concentriamo. Adesso stiamo preparando un’autobiografia di Ruth Bader Ginsburg, una donna eccezionale che è stata una delle due donne nella storia a far parte della Corte Suprema degli Stati Uniti. Mi ispirano molto questo tipo di personaggi femminili e penso che sia importante parlarne. Forse solo il mio primo album electro-pop non è stato dedicato a nessuna donna ma c’è una canzone chiamata “Michelle” in onore a Michelle Obama. Gli altri progetti sono tutti dedicati a una precisa figura femminile: l’album “Bunt młodości”(it. Rivolta della gioventù) è ispirato alle poesie di Kazimiera Iłłakowiczówna, invece “There is a star” ha come musa ispiratrice la fenomenale Sophia Loren”.

Come mai hai scelto proprio queste donne per i tuoi progetti musicali?

Ho trovato le poesie di Iłłakowiczówna grazie a una biografia scritta da Joanna Kuciel-Frydryszak. Ho pensato allora che fosse una poetessa interessante e sarebbe stato un peccato non farla conoscere a un pubblico più ampio. L’idea di registrare le canzoni che cantava la Loren mi è venuta in mente dopo aver letto la sua autobiografia. L’ho letta di un fiato anche se è lunga almeno cinquecento pagine. Quasi in ogni pagina ho segnato citazioni che voglio ricordare. Oltre ad essere un’attrice strepitosa, è anche una donna incredibilmente intelligente, per questo mi ha affascinato così tanto. Lo spettatore medio conosce solo la bella e sexy Sophia, che ha recitato in innumerevoli film e cantato molte canzoni, ma non conosce la maggior parte dei fatti della sua vita. La sua carriera è segnata da enormi difficoltà e dalla guerra, che ricorda ancora con tanto dolore. Cresciuta senza padre, ha superato ogni ostacolo nella sua vita ed ha ottenuto un incredibile successo internazionale. Questo mi ha ispirato molto ed è per questo che l’album è stato pubblicato in forma di libro che contiene una breve biografia dell’attrice. Naturalmente ho scritto basandomi sui testi a lei dedicati. Ci tenevo molto che i lettori la conoscessero come una donna interessante, forte e laboriosa, perché a mio avviso queste sono le qualità più importanti.

Ad una figura femminile sono legate anche le pubblicazioni della tua casa editrice?

Sì, tutto è iniziato con una donna di cui ho letto per caso su internet: Ester Singer Kreitman che è la sorella maggiore dei famosi fratelli Singer, è stata lei la prima in famiglia a iniziare a scrivere, ma le sue opere rimasero completamente sconosciute e sottovalutate durante la sua vita. Ora ci sono numerose traduzioni dei suoi romanzi, ma in Polonia, fino a poco tempo fa, le sue opere erano inaccessibili. Eppure Ester è nata a Biłgoraj, quindi la sua storia è iniziata in Polonia. Inoltre ho deciso di tirarla fuori dall’ombra dei fratelli famosi e farla conoscere ai lettori. Fame Art possiede i diritti di tutte le traduzioni polacche dei romanzi di Kreitman. Finora sono usciti: “Rodowód” e “Taniec demonów”, e quest’anno sarà pubblicato “L’uomo che vendeva diamanti” (Brylanty). Dopo la pubblicazione del primo romanzo, ci ha scritto Krzysztof Modelski, un traduttore che per piacere ha tradotto la raccolta dei racconti di Israel Singer. Queste traduzioni ci sono piaciute molto e così abbiamo pubblicato due tomi dei suoi racconti: “Perły” e “Na obcej ziemi”. Ora stiamo pensando di pubblicare qualcosa del terzo il più famoso dei fratelli, il Premio Nobel Isaac Singer. Ci sono ancora alcune delle sue opere che non sono state pubblicate in Polonia.

I mondi letterario e musicale in qualche modo si completano o qualcuno è più importante per te?

Ho iniziato a cantare molto presto, scrivevo anche le canzoni. Però i miei genitori hanno deciso di mandarmi in una scuola normale e non al conservatorio, dopodiché ho scelto di studiare filologia. Quindi sono laureata in filologia inglese ma la musica ha fatto sempre parte della mia anima ed è stata davvero la cosa più importante per me. Solo dopo il trasloco a Milano ho deciso di andare al CPM Music Institute, dove alleno la voce con la meravigliosa Paola Candeo. La musica è la mia più grande passione. Fame Art è stata creata per l’uscita del primo disco, ma il contratto per la pubblicazione dei libri della Kreitman e l’uscita dell’album alla fine sono stati contemporanei. Il primo romanzo è uscito nel 2015 e il mio album di debutto ”Songs of Myself” nel 2017, quindi volevo davvero conciliare le due passioni.

L’album „There is a star” è uscito anche in Italia?

Sì, vivo a Milano e ho deciso di provare il mercato musicale locale. Volevo paragonare questo mercato con quello polacco e vedere se ci sono differenze. Ho scoperto che l’Italia è più gentile ed è più facile per me fare promozione. L’album ”There is a star” è stato accolto molto bene e le canzoni vengono regolarmente trasmesse dalle stazioni radio di tutto il paese. Faccio tante interviste e regolarmente escono pubblicazioni sul disco. Gli italiani hanno accolto molto calorosamente questo progetto. Forse perché è un omaggio alla loro cultura.

fot. Dawid Ziemba

Un gruppo di grandi musicisti ha collaborato alla realizzazione del disco. Com’è successo che le vostre strade si siano incrociate?

Alle registrazioni ha partecipato la Stokłosa Collective Orchestra, diretta dal maestro Jan Stokłosa, ed è a lui che devo tutta la parte musicale. Janek è un giovane musicista di talento che viene da una nota famiglia di tradizioni musicali. L’ho incontrato durante la registrazione dell’album ”Bunt młodości”, Janek ha scritto le musiche per le poesie e ha arrangiato il disco, quindi in seguito con ”There is a star” non ho avuto dubbi su chi scegliere. Sapevo anche che le canzoni classiche e belle della Loren avrebbero avuto bisogno di un arrangiamento davvero professionale e di un nuovo sound. Insieme abbiamo riscoperto queste canzoni, anche se non abbiamo cambiato molto. All’inizio ero tentata di creare un ritmo più moderno ma alla fine abbiamo mantenuto il suono originale ed è per questo che tutto è stato scritto per l’orchestra. Non avrei potuto sognare un risultato finale migliore.

Hai già altri progetti musicali in testa?

Vorrei fare concerti con l’orchestra con il materiale di “There is a star”. Circa 40 persone hanno partecipato al progetto, quindi sarebbe un peccato non mostrarlo dal vivo, ma ovviamente in questo momento è impossibile prevedere quando si potrà di nuovo esibirsi dal vivo. Poi, vorrei registrare il mio nuovo disco autoriale, ho già iniziato a scrivere le canzoni. Forse all’inizio rilascerò alcuni singoli, e poi li raccoglierò in un unico cd. Tutte le canzoni saranno sicuramente in italiano.

Sei una persona estremamente determinata che lotta coraggiosamente per raggiungere i suoi obiettivi. Quale consiglio daresti ai tuoi coetanei per realizzare i loro sogni?

Sicuramente non è una cosa semplice. Il mercato musicale è molto difficile e il mercato letterario è probabilmente ancora più complicato. Nell’era dei social media è poi veramente problematico fidelizzare un pubblico che rimanga con noi più a lungo. Inoltre bisogna avere un certo budget per realizzare i progetti. Un altro elemento sono i video musicali e la promozione, senza cui nessun prodotto, nonostante la sua bontà, può sfondare. Neanch’io ho budget abbastanza alti che mi consentano la promozione migliore perciò mi rendo conto che i miei prodotti non raggiungono un pubblico così vasto come vorrei. Comunque chi vuole realizzare i sogni deve soprattutto avere molta determinazione. Io sin da quando ero bambina sono stata esigente con me stessa. Mi sono sempre vista correre per New York in tacchi a spillo. Volevo essere una importante imprenditrice. Certo, ciò non è avvenuto, ma sono orgogliosa lo stesso dei progetti che ho realizzato e di quelli che devono ancora arrivare. Penso che sia stato soprattutto grazie al sostegno della famiglia e degli amici che sono riuscita a realizzare così tante cose, senza questo supporto probabilmente non sarei stata in grado di farlo. Ho anche molta determinazione e mi ripeto che non mi fermerò finché non sarò sulla copertina di Forbes. Forse è per questo che sono così ispirata da altre donne che hanno fatto il loro duro lavoro nella vita. È altrettanto importante essere consapevoli del fatto che qualcosa può andare storto, nonostante l’enorme sforzo che abbiamo messo per raggiungere l’obiettivo. Allora è sempre bene avere un piano B.

In che modo la pandemia ha cambiato il tuo approccio al lavoro e alla vita?

Penso che prima della pandemia lavoravo troppo poco ed ero un po’ mal organizzata. Quando sono stata rinchiusa per 4 mesi in Polonia, sono riuscita a fare cose per le quali non avevo mai avuto tempo. Inoltre, la pandemia mi ha insegnato che nulla nella nostra vita è certo e per sempre, quindi dobbiamo trovare il tempo per le persone che sono importanti per noi e non rimandare mai il tempo da dedicare alle nostre passioni.

foto: Adam Romanowski, regia Olga Czyżykiewicz

La CGUE ha deciso per il caso della camera disciplinare della Corte suprema polacca

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La Polonia è tenuta a sospendere immediatamente l’applicazione delle norme nazionali relative in particolare ai poteri della camera disciplinare della Corte suprema, ha annunciato mercoledì la Corte di giustizia dell’Unione europea. La decisione di applicare misure provvisorie è stata presa dal vicepresidente della Corte di giustizia dell’UE Rosario Silva de Lapuerta. La decisione riguarda il decreto che modifica la legge (sui tribunali ordinari, la legge sulla Corte suprema e alcune altre leggi), entrata in vigore in Polonia il 14 febbraio 2020. Come si legge, dopo aver constatato che la legislazione nazionale in vigore viola il diritto dell’Ue, il primo aprile 2021 la Commissione europea ha presentato un ricorso per inadempimento alla Corte di giustizia dell’Unione.

https://www.pap.pl/aktualnosci/news%2C909923%2Ctrybunal-sprawiedliwosci-unii-zadecydowal-w-sprawie-izby-dyscyplinarnej

Incontro Morawiecki-Von der Leyen sulla neutralità climatica

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Ieri sera a Bruxelles si è tenuto un incontro del primo ministro polacco Mateusz Morawiecki e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. “Un buon incontro sul tema delle questioni cruciali per l’Europa: i prossimi passi sugli obiettivi climatici comuni, la tassonomia verde, il Fondo per la ripresa e la questione dello stato di diritto” ha scritto Von der Leyen su Twitter. Oggi la Commissione europea presenterà il pacchetto delle proposte legislative riguardanti la strategia UE per il raggiungimento della neutralità climatica da parte della Comunità entro il 2050.

https://www.pap.pl/aktualnosci/news%2C909457%2Cvon-der-leyen-dobre-spotkanie-z-morawieckim-wsrod-tematow-miedzy-innymi