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”Adorazione del Bambino” di Lorenzo Lotto. Di cosa ci parlano i santi?

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Lorenzo Lotto (circa 1480-1556) era attivo nella comunità dei pittori veneziani, dove la figura dominante era Tiziano, e il tratto caratteristico della pittura era l’incontro di due macchie di colore. I due artisti veneziani sono entrati nella storia come i grandi tonalisti. Il tentativo di risolvere la secolare controversia, così popolare tra artisti e teorici dell’arte: ovvero che cosa sia più importante: il disegno o il colore?, deve essere lasciato come una domanda senza risposta, e le argomentazioni di entrambe le posizioni sono così interessanti che si possono discutere con grande piacere.

La stessa analisi delle caratteristiche formali della pittura veneziana in opposizione all’arte fiorentina in questa disputa è così interessante da costituire un tema a sé stante. Dimostrare la prevalenza di una o dell’altra tesi dipende dal gusto e dalla sensibilità individuale. La consapevolezza dell’influenza del colore sulla nostra psiche è nota fin dall’antichità. Negli scritti dei teologi e mistici medievali, ci sono le teorie sul simbolismo e la magia dei pigmenti oro, blu, rosso, verde, viola, bianco… I trattati moderni sulla pittura si concentrano più spesso sul disegno, la prospettiva e la composizione rispetto alla questione cromatica. Il suo valore sta nell’impressione che crea. Le difficoltà nel definire le leggi che governano il colore sono note da tempo, perché anche Leonardo da Vinci nelle sue considerazioni sulla pittura lasciò il lavoro sulla teoria del colore a una successiva implementazione. Pertanto, oggi è più facile parlare del colore come impressione che delle sue proprietà fisiche. È più facile operare con termini del campo dell’estetica che dell’ottica. I colori cambiano a seguito del passare del tempo e dei processi fisico-chimici. La composizione del dipinto, le forme, anche se parzialmente danneggiate, possono essere ricostruite. Nel caso del colore, non sappiamo se il dipinto ci giunge nella forma che gli ha dato il pittore. In ”L’Adorazione del Bambino” di Lorenzo Lotto, si può parlare del modo in cui il dipinto è stato percepito dagli artisti contemporanei? No. Né in termini di colore né di impatto sulla nostra sensibilità. Siamo a livello soggettivo quando trattiamo di estetica, che può avere criteri diversi per ciascuno di noi.

Lorenzo Lotto, Autoritratto

La pittura di Lorenzo Lotto era un fenomeno a parte rispetto alle transizioni cromatiche brillanti e altamente sensuali di Giorgione, o ai ritratti dei papi e dell’aristocrazia a pennello di colore in piena regola di Tiziano. Lotto veniva da Venezia, ma lavorava principalmente in provincia. Si è concentrato su un dialogo con il personaggio presentato e il suo argomento era vicino alla vita e ai problemi religiosi. Come appassionato cristiano (Il cristiano è la mia anima e la mia religione, 1526), mostrò anche nell’arte l’ansia della Riforma.Cercò di trovare un momento in cui il tempo si fermasse tra parole, azioni, gesti e sguardi. Quasi tutti i suoi dipinti sono uno sguardo nell’anima del modello, emergono un po’ di ansia, incertezza e allo stesso tempo un sottile fascino di personalità. Osservando le immagini di diversi periodi di creatività, si ritrova una caratteristica comune: l’annuncio di un movimento, il trattenere il respiro per veder cadere le vesti, il voltare pagina in un libro, il momento della morte. Infine, un gesto gentile per salvare un bambino dalla caduta.

”Adorazione del bambino” del 1508 circa è uno dei dipinti rinascimentali più preziosi nelle collezioni polacche. Il retro presenta il segno di Don Gaspar de Haro y Guzman, uno dei più grandi collezionisti del XVII secolo, un politico spagnolo, governatore delle Fiandre, ambasciatore a Roma e viceré di Napoli negli ultimi anni della sua vita. La sua collezione comprendeva circa tremila opere, tra cui ”La Venere Rokeby” di Velázquez e ”Maddalena penitente” di Tiziano. Il numero ”1254” scritto accanto alle iniziali di Gaspare corrisponde alla voce nell’inventario dell’anno della sua morte nel 1687, senza però citare il nome di Lorenzo Lotto. Il dipinto è apparso in Polonia due secoli dopo.

Adorazione del Bambino

L’opera presenta la Madonna col Bambino dormiente in grembo, circondata dai santi: il piccolo Giovanni Battista, Francesco d’Assisi, Caterina d’Alessandria e San Giuseppe. L’Adorazione del Bambino è un tema popolare nell’arte rinascimentale, ma in questo dipinto l’artista, oltre a pregare per il Salvatore, racconta la storia della futura Passione di Cristo. Ciò è indicato da diversi gesti simbolici, pose, espressioni facciali, ma anche colori. Prima di tutto, il piccolo Gesù dorme in grembo alla Madonna in una posa che ricorda le rappresentazioni di Pietà. Il suo corpo è molle, scivola e crolla tra le gambe di sua madre. Il tessuto bianco ricorda un sudario. Giovanni Battista, in piedi accanto a lui, guarda tristemente il volto di Maria. San Francesco viene presentato con le stimmate che segnano la futura passione di Cristo. Santa Caterina è stata raffigurata secondo la tradizione iconografica con gli attributi del martirio: la ruota e la palma del martire. L’ultima figura del dipinto è identificata con San Giuseppe, ma anche con Sant’Antonio Abate o San Girolamo. Le punte delle dita appena visibili, piegate in un gesto di preghiera e l’aspetto indicano un eremita. Tuttavia, simbolicamente, è molto probabile la figura di San Giuseppe come complementare all’immagine della Sacra Famiglia. Di solito San Giuseppe era raffigurato come un vecchio in piedi, seduto o sonnecchiante a lato del palco. Non era trascurato, ma piuttosto indicava una partecipazione tranquilla e discreta all’opera di Dio. Per la figura di Caterina d’Alessandria in un abito rinascimentale alla moda, che si sporge dietro Maria, potrebbe aver posato Caterina Cornaro, l’ultima regina di Cipro. Mentre il volto della Madonna è chiaramente idealizzato, Caterina d’Alessandria ha invece tratti personalizzati e persino un secondo mento. Ciò indica le caratteristiche del ritratto della sua immagine. I ricercatori sottolineano la somiglianza della fisionomia con altri ritratti di Caterina Cornaro di Bellini o Tiziano. L’intera scena, sebbene sfaccettata, non sembra affollata. Lotto ha riunito i personaggi in un dialogo silenzioso. Tutto nel dipinto ruota attorno al Bambino che scivola giù dalle ginocchia di sua madre. Tra poco dovrà essere salvato dalla caduta, per salvare l’umanità in seguito.

Lotto, nello stile e nell’atmosfera dell’”Adorazione del Bambino”, più che con i grandi veneziani, è associato alla spiritualità, alla riflessione religiosa e all’epoca passata. Ciò è particolarmente evidente nella figura eterea della Madonna con il suo viso pallido e la posa quasi ieratica. I colori nella loro purezza, perfetto chiaroscuro, non sono inferiori al disegno, perché l’artista ha curato i dettagli. La Madonna è sottile, piena di sentimento, pensante. È anche un personaggio individualizzato con un tratto psicologico. Il suo viso giovane e leggermente idealizzato è allo stesso tempo il volto di una donna matura e consapevole. Da una parte abbiamo la scena dell’Adorazione del Bambino, ma dall’altra è anche un intimo ritratto della famiglia.

La suddetta sosta nel tempo in questo dipinto focalizza il nostro sguardo sulla figura del piccolo Gesù e sul gesto della Madonna. Le mani idealizzate, grandi e snelle stanno per staccarsi e con un movimento delicato afferreranno il bambino. Concentrarsi sulla preghiera non è opprimente. La madre controlla il lento processo di discesa del corpo inerte e, a questo punto della loro vita, ha tutte le forze per tenere il bambino con sé. La consapevolezza del futuro in tutte le figure che circondano la Madonna e il Bambino è evidente nei loro gesti e negli sguardi. La Madonna idealizzata è misteriosa. Non so se ha qualche presentimento della futura passione di Cristo. Lotto conduce un dialogo tra i personaggi del dipinto e lo spettatore. Stimola a chiedersi se Maria sappia di aver dato alla luce il Salvatore. Capirà in un attimo che un giorno lo piangerà? Il suo consenso al tormento è più facile a causa della sua fede illimitata? In altre opere, come ”La Madonna sotto il baldacchino” (1521, Chiesa di San Bernardino a Bergamo) e ”Pietà” (1508, Pinacoteca Comunale di Recanati), le Madonne sollevano diversi interrogativi. Nel primo dipinto, Maria mi dà una scelta. Un gesto della mano, un inchino della testa, guardando direttamente il mio viso. Dice che posso fare quello che voglio, ma dovrò affrontare le conseguenze. Responsabilità per suo figlio che, lei sa, sacrificherà la sua vita per me. Non c’è giudizio o condanna nel suo sguardo e nei suoi gesti. È dolcezza nella sua forma pura, esaltata da meravigliosi colori e chiaroscuri. Nella “Pietà” la Madonna nasconde il viso in un mantello blu. È accaduto. L’immagine è piena di tenerezza e tocco gentile. Lorenzo Lotto ci ha creduto profondamente ed è stato un osservatore eccezionale. Mi sono divertita a sfogliare le pagine dell’album con le riproduzioni dei capolavori del Lotto. Pietro Aretino in una lettera al pittore scriveva: Il cielo ti ricompenserà con gloria superiore all’ammirazione dei mortali. Da mortale, posso solo guardare i dipinti di Lotto con ammirazione. L’intimità delle scene, l’atmosfera e il dialogo con i santi sono stati enfatizzati dal „dono” che ho ricevuto sotto forma di link da una persona cara, quasi dopo aver finito di scrivere. Si tratta del madrigale Crudele acerba del 1599. Luca Marenzio ha composto il brano in modo tale da completare la narrazione di Lorenzo Lotto. Perché era un narratore estremamente affettuoso.

traduzione it: Sandra Waśniewska

Banca nazionale polacca: la quarta ondata avrà impatto marginale sull’economia

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

“La Banca nazionale polacca (Narodowy Bank Polski, NBP) prevede che l’impatto della quarta ondata di pandemia Covid-19 sull’economia sarà marginale” ha dichiarato il direttore del Dipartimento di analisi economica della NBP Piotr Szpunar durante la videoconferenza di ieri. Come ha sottolineato Szpunar, la prossima ondata di pandemia è il fattore di rischio più grave incorporato nel rapporto sull’inflazione di luglio, pubblicato sempre ieri. Secondo il rapporto di NBP, l’inflazione in Polonia raggiungerà il 4,2% nel 2021. Szpunar ha ricordato che già nel novembre 2020, la NBP aveva previsto che le successive ondate epidemiche avrebbero avuto un impatto sempre minore sull’attività economica. Come ha sottolineato il vicedirettore del Dipartimento di analisi economica Jacek Kotłowski, “i consumatori si sono adattati alle condizioni pandemiche. La revoca delle restrizioni epidemiche e il livello ancora relativamente elevato dei tassi di risparmio delle famiglie influisce positivamente sull’economia. Gli investimenti saranno un fattore di crescita significativo per l’economia”.

https://www.pap.pl/aktualnosci/news%2C908539%2Cnarodowy-bank-polski-wplyw-czwartej-fali-pandemii-na-gospodarke-bedzie

 

Scienziati del Politecnico di Cracovia trovano un modo per accelerare la produzione di farmaci

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Riduzione del 90% dei tempi di produzione degli antidepressivi e persino del 50% degli agenti antineoplastici: questi sono i risultati prodotti dal gruppo di ricercatori del Politecnico di Cracovia. Il metodo non solo ridurrà il tempo di produzione di farmaci, ma ridurrà anche i costi e contribuirà a ridurre l’impatto ambientale. La tecnologia è basata sull’uso di ultrasuoni, un’alternativa ai metodi di produzione classici che vengono attualmente utilizzati nell’industria farmaceutica. Il metodo sviluppato può essere utilizzato per gli antidepressivi, per gli agenti antineoplastici e per gli antidolorifici. Come ha sottolineato dottoressa Jolanta Jaśkowska del Politecnico di Cracovia, responsabile del progetto, le compagnie farmaceutiche che utilizzeranno questa tecnologia potranno ridurre notevolmente i costi della produzione. Gli scienziati calcolano che i prezzi dei farmaci prodotti con l’uso del summenzionato metodo dovrebbero scendere del 20-30%. A ispirare la scienziata a usare gli ultrasuoni è stata la pulizia delle vetrate del laboratorio. “I risultati che abbiamo ottenuto pulendo i vetri con un apparecchio a ultrasuoni ci hanno spinto a cercare altre soluzioni”. La ricerca ha così suscitato l’interesse di una società affiliata al Politecnico di Cracovia, la INTECH PK. Ora la società aiuterà gli scienziati a trovare degli investitori. “La tecnologia è cosi rivoluzionaria che ha suscitato un grande interesse” ha detto Krzysztof Oleksy di INTECH PK.

https://www.polskieradio24.pl/5/1222/Artykul/2771183,Sukces-naukowcow-z-Krakowa-Opracowali-metode-ktora-przyspieszy-proces-produkcji-lekow

 

 

Risotto con le melanzane, pesto e mandorle

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Ingredienti per 4 persone:

360 g riso Carnaroli o Arborio
2 melanzane medie
70 g di cipolla rossa
60 g pesto alla genovese
50 g di mandorle a fettine
50 g vino bianco secco

c.a 800 g di brodo vegetale
10 foglie di basilico
60 g di burro
30 g grana padano
olio d’oliva
aglio, sale e pepe q.b.

Procedura:

Tagliare le melanzane a cubetti, dissalare e friggere in olio abbondante. Scaldare il brodo vegetale. In una pentola capiente mettere le cipolle tagliate sottili con un po’ di burro e olio, cuocere a fuoco basso per 10 min, Aggiungere il riso e farlo scottare per qualche minuto a fuoco alto poi sfumare con il vino bianco fino a far evaporare il vino. Aggiungere un po’ alla volta il brodo mescolando di continuo. A metà cottura mettere la metà delle melanzane già fritte. 5 minuti prima della fine della cottura mettere le restanti melanzane e il pesto. Mettete su una teglia i petali di mandorle e tostatele leggermente a fuoco alto.

A fine cottura spegnere il fuoco e aggiungere del burro, un po’ di grana padano, un po’ di pepe e mescolare energicamente per renderlo cremoso. Decorare con i petali di mandorle e alcune foglie di basilico fresco.

Per il pesto alla genovese ca. 150 g:

25 g di foglie di basilico (fresco, perfettamente integro e asciutto)
1 spicchi d’aglio piccoli
50 ml di olio extravergine

35 g di Parmigiano Reggiano
15 g di Pecorino
10 g di pinoli (1 cucchiaio da tavola)
1 pizzico di sale

Mettere tutti gli ingredienti in un mortaio e pestare fino a rendere una pasta omogenea.

Inasprimento conseguenze legali in caso di guida in stato d’ebbrezza

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Ieri il Ministero della giustizia ha risposto alle domande riguardanti gli annunciati cambiamenti normativi che concernono la responsabilità del conducente in stato di ebbrezza in caso di incidente stradale. Gli annunci delle misure nuove sono apparsi dopo il tragico incidente vicino a Stalowa Wola, in cui è morta una coppia sposata che, in conseguenza, ha lasciato soli i suoi tre figli. Il colpevole era ubriaco e guidava alla velocità di almeno 120 km/h. Come ha informato ieri il Ministero, “i cambiamenti proposti riguardano un inasprimento della responsabilità penale per i reati di omicidio e lesioni stradali commessi dai conducenti ubriachi. […] Prevedono anche la confisca della macchina o dell’equivalente finanziario del veicolo guidato dal colpevole ubriaco”. Il dipartimento ha aggiunto che “la confisca del veicolo avverrebbe nei casi, in cui il conducente avrebbe oltre lo 0,1 per cento dell’alcol nella sangue e sia successo un tragico evento”.

https://www.pap.pl/aktualnosci/news%2C906789%2Cplaga-pijanych-kierowcow-resort-sprawiedliwosci-wraca-do-pomyslu-konfiskaty

Direzione: Bari

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Arrivati a Bari, capoluogo della Puglia, in auto, prima di trovare un parcheggio dovrete fare tanti giri. Le strade del centro sono spesso a senso unico e per questo motivo in quasi una strada su due ci troveremo davanti al divieto d’ingresso. Ed anche se le corsie sono solamente due, ai residenti piace crearne una terza in un attimo. Ed in più, all’improvviso accanto a noi, dal nulla appare un ciclista simpatico con un cocker spaniel nel cestino appeso sul manubrio della bici. Durante le sere dei fine settimana parcheggiare l’auto è un miracolo, però i volti delle persone al volante non ne sembrano affatto irritati. Ed appena il conducente decide di fare la prova di infilarsi in un piccolo spazio libero, i passanti, come per incanto, si riuniscono e gesticolando nell’aria, quasi quasi fanno la manovra per lui. Il risultato è ovviamente perfetto.

Contrasti e sapori

L’ampia via Sparano da Bari nei fine settimana assomiglia a un lungo passaggio di tentazioni con catene di negozi vari, anche dei marchi famosi, aperti fino a tardi. La strada è affollatissima e nell’aria si sente un’atmosfera piacevole e vivace. Passiamo accanto ai residenti: tutti ben vestiti, quasi perfetti. Tutto questo ci fa sentire come se fossimo catapultati in un altro mondo rispetto a quello di poche ore prima, dove, nei sobborghi e nell’autostrada, nelle piazzole di sosta crescevano delle torri pendenti dei sacchi di spazzatura pienissimi.

Scompariamo in una delle strade laterali. Lì, un piccolo chiosco con i libri di seconda mano è aperto ancora a lungo dopo il tramonto. Accanto a un ristorantino tradizionale, dove si riuniscono intere famiglie, c’è un moderno ristorante, i cui piani dei tavoli esposti fuori, sono ricoperti di erba verde e fresca (per chi è interessato, si tratta del ristorante Stammibene, in via Domenico Nicolai). Le strade profumano di caffè e pizza d’asporto. Nei bar, regnano le focacce ed i taralli croccanti di vari gusti (anice, cacio e pepe, sesamo, zenzero), e per una tazza di caffè ed i gelati tutti corrono in Piazza Mercantile, alla Pasticceria Martinucci per assaggiare i famosi gelati del gusto che parla per sé, ovvero “provami”.

Percorrendo l’ampio Corso Vittorio Emanuele, dove dalla Piazza Libertà si estende un accurato viale di palme, raggiungiamo il porto. Lì, un’elegante facciata del Teatro Margherita (eretto all’inizio del XX secolo, attualmente in fase di ristrutturazione) ci dà il benvenuto. Al molo di San Nicola, al mercato del pesce le bancarelle vengono distese sin dalle prime ore del mattino e un odore aspro di frutti di mare e di pesce si diffonde nell’aria anche molte ore dopo la chiusura del mercatino. Proseguendo per il Lungomare Imperatore Augusto, raggiungeremo il porto dei traghetti, da dove partono le crociere per la Croazia, l’Albania e la Grecia. A ovest del centro storico si trova il Castello Svevo, probabilmente costruito negli anni ’30 del XII secolo per ordine del re della Sicilia, Ruggero II. La fortezza fu distrutta 20 anni dopo la sua costruzione, però all’inizio del secolo successivo fu ricostruita dall’imperatore Federico II di Svevia. Nei secoli seguenti, il castello fu la dimora dei rappresentanti della dinastia degli Angioini e in seguito degli Sforza. E oggi, in Largo Abate Elia, nella Basilica di San Nicola, possiamo ammirare la lapide (realizzata alla fine del XVI secolo) della regina Bona.

Bari adegua il proprio ritmo a chiunque la visiti e fa meravigliare con la propria semplicità. Per questo motivo, seguendo il percorso della storia intorno all’affascinante città vecchia, vale la pena rallentare il passo e godersi l’atmosfera locale. In Italia, un naturale sinonimo di relax è una calda tazza di caffè, sorseggiata in un piccolo bar lungo una stradina tranquilla o in una piazza assolata, come per esempio Piazza del Ferrarese vicino al porto. Ritorniamo in Corso Vittorio Emmanuele, ci fermiamo al passaggio pedonale e sorridiamo quando, un attimo dopo, un’auto della Polizia passa al semaforo appena diventato rosso.

foto: Karolina Romanow

[Aggiornamento 08.07.2021] Situazione attuale in Polonia rispetto all’epidemia di COVID-19

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In Polonia questa settimana si sono registrate ancora nuove infezioni da COVID-19, con in diminuzione i nuovi casi giornalieri.

Il numero complessivo dei casi attivi è sceso a 153.089 (settimana scorsa 153.061), di cui in gravi condizioni 76 (settimana scorsa 130), ovvero circa lo 0,1% del totale.

Gli ultimi dati mostrano 93 nuove infezioni registrate su 39.900 test effettuati, con 19 morti da coronavirus nelle ultime 24 ore.

Il numero delle vittime nell’ultima settimana è stato di 91 morti, in calo rispetto ai 127 registrati nella settimana precedente.

In nessuna regione polacca sono stati registrati più di 20 nuovi casi nelle ultime 24 ore e la situazione nelle strutture sanitarie polacche è sotto controllo, con 476 malati ospedalizzati e 76 terapie intensive occupate.

Prosegue la campagna vaccinale in Polonia, attualmente sono state effettuate 30.739.367 vaccinazioni per COVID-19, di cui 17.254.158 prima dose e 13.485.209 seconda dose, oppure Johnson & Johnson.

L’obbligo di indossare la mascherina rimane solo nei luoghi pubblici al chiuso.

Sono aperti al pubblico bar e ristoranti, anche al chiuso, e sono consentite riunioni fino a 150 persone, sono aperti hotel, centri commerciali, negozi, saloni di bellezza, parrucchieri, musei e gli impianti sportivi, anche al chiuso.

Ogni attività è sottoposta a regime sanitario e sono previste limitazioni sul numero massimo di persone consentite, in linea generale 1 persona ogni 10 m2, con norme di distanziamento per limitare le occasioni di contagio.

In Polonia e in Europa è attivo il passaporto vaccinale europeo, che consente maggiori libertà di circolazione all’interno dell’UE.

Per quanto riguarda gli sposamenti, resta in vigore l’obbligo di quarantena di 10 giorni per gli ingressi in Polonia, anche da paesi europei salvo presentazione di test COVDI-19 negativo PCR molecolare o test antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti.

Per gli ingressi in Polonia da paesi al di fuori dell’area Schengen è prevista quarantena automatica obbligatoria, fino alla presentazione di un test negativo effettuato in Polonia successivamente all’ingresso, ma non prima di 7 giorni dal momento dell’ingresso nel paese. Sono escluse dall’obbligo di quarantena le persone vaccinate per COVID-19 con vaccini approvati dall’EMA.

Si raccomanda di limitare gli spostamenti e monitorare i dati epidemiologici nel caso di viaggi programmati da e verso la Polonia.

***

Informazioni per i cittadini italiani in rientro dall’estero e cittadini stranieri in Italia tra cui le risposte alle domande:

  • Ci sono Paesi dai quali l’ingresso in Italia è vietato?
  • Sono entrato/a in Italia dall’estero, devo stare 14 giorni in isolamento fiduciario a casa?
  • Quali sono le eccezioni all’obbligo di isolamento fiduciario per chi entra dall’estero?
  • E’ consentito il turismo da e per l’estero?

Per gli spostamenti da e per l’Italia a questo link le informazioni del Ministero degli Esteri:
https://www.esteri.it/mae/it/ministero/normativaonline/decreto-iorestoacasa-domande-frequenti/

La situazione Polonia verrà aggiornata all’indirizzo: www.icpartners.it/polonia-situazione-coronavirus/

Per maggiori informazioni:
E-mail: info@icpartnerspoland.pl
Telefono: +48 22 828 39 49
Facebook: www.facebook.com/ICPPoland
LinkedIn: www.linkedin.com/company/icpartners/

Creato nuovo portale turystyka.gov.pl

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Jarosław Gowin ha informato che è stato creato il portale turystyka.gov.pl dal Ministero dello Sviluppo, del Lavoro e della Tecnologia che consente di verificare le strutture turistiche che operano legalmente. Sarà possibile controllare se la struttura che ci interessa esiste e se soddisfa i criteri. In più, da metà luglio ci sarà l’applicazione che mostrerà le strutture che accettano il buono turistico. “Fino al 1⁰ luglio sono stati utilizzati 2 mln di buoni turistici in Polonia, che significa che l’industria turistica polacca è stata finanziata con 600 mln di zloty”, ha detto Gowin. Il ministro ha invitato tutti a vaccinarsi. “Secondo alcune previsioni, la quarta ondata potrebbe colpire già alla fine dell’estate. Vi chiedo di mantenere il rigore sanitario e di vaccinarsi. Vacciniamoci per poter viaggiare in modo sicuro, vacciniamoci per evitare gli altri lockdown”, ha detto Gowin.

https://www.pap.pl/aktualnosci/news%2C905712%2Cgowin-portal-turystykagovpl-umozliwia-sprawdzenie-obiektu-turystycznego

Riso Venere: nero, aromatico, italiano!

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Lo ammetto, nonostante il mio forte interesse per l’alimentazione sana e naturale, non sono amante dei cereali, tutt’altro. Integrali o raffinati, tendo volentieri a evitarli e la lista dei carboidrati nella mia dieta potrebbe essere limitata a pasta e pizza, in perfetta adesione al più classico degli stereotipi italiani! Eppure, nonostante la mia ritrosia a mangiare qualsiasi cosa si presenti in forma di chicco, il riso Venere ha convinto anche me. La sua consistenza è abbastanza morbida da risultare gradevole anche ai palati più difficili, e il colore deciso rende i piatti vivaci e invitanti.

Di recente ho letto che il nome di questa varietà di riso sembra sia collegato alla Dea della fertilità e della bellezza. Un omaggio dovuto al fatto che in tempi antichi questo alimento era considerato un potente afrodisiaco. Incuriosita da questa interpretazione, che non conoscevo, ho deciso di approfondire, scoprendo invece che le sue origini sono molto più vicine di quanto non mi aspettassi, sia da un punto di vista storico che geografico.

Il riso Venere è, infatti, una varietà di riso aromatico tutta italiana, e le sue origini sono molto recenti. È stato creato a Vercelli nel 1997 tramite incrocio di una varietà di riso tipica della Pianura Padana e una varietà asiatica di riso nero. Risultato dell’incontro tra innovazione e tradizione, oggi il Venere è un prodotto 100% made in Italy: coltivato solo nelle province di Oristano, Vercelli e Novara, a vigilare su qualità e tracciabilità della sua produzione c’è il Centro Ricerche Sa.Pi.Se, la società agricola che ha creato la varietà e che detiene, tutt’ora, il monopolio della produzione delle sementi.

Uno dei suoi progenitori, però, è orientale. In Cina esiste da secoli una tipologia di riso nero, in passato conosciuto come “riso proibito”: nessuno poteva cibarsene al di fuori dell’imperatore, poiché a tale alimento erano attribuite virtù miracolose, come longevità ed effetti afrodisiaci. Ecco perché, affascinati da storia e leggenda, in Italia si è scelto di battezzare la varietà ottenuta con il nome di Venere, Dea dell’amore.

Dall’incrocio tra riso Venere e un riso di tipo indica (varietà tipica dei climi tropicali, caratterizzata da chicco lungo), sono nate altre due nuove varietà: il riso Ermes (di colore rosso) e il riso Artemide (di colore nero).

Ricco di vitamine, minerali, antiossidanti e altri elementi utili alla nostra salute, il riso Venere può essere considerato una sorta di integratore naturale, prezioso per il benessere e per la linea. In particolare, il suo colore è dato dalla presenza di potenti sostanze antiossidanti, gli antociani, che si possono trovare naturalmente in tutta la frutta e verdura di colore tendente al blu o al rosso, ma che nel riso Venere sono presenti in quantità addirittura superiore a quella contenuta nei mirtilli. Questi elementi proteggono dai radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento delle cellule, e insieme al selenio aiutano a rafforzare le difese immunitarie. Sempre grazie alla presenza degli antociani, il riso Venere limita l’assorbimento del colesterolo, svolge un’azione antinfiammatoria, è un alleato contro le imperfezioni estetiche come cellulite e fragilità capillare.

È ricco di ferro e dunque utile in caso di anemia, oltre che di minerali (soprattutto magnesio e potassio) e di vitamine del gruppo B, ed è invece povero di sodio, quindi adatto a chi soffre di ipertensione. Senza dimenticare che, al pari delle altre varietà di riso, anche il Venere è privo di glutine, e può pertanto essere consumato anche in caso di celiachia. Rispetto al riso bianco, presenta un’elevata quantità di amido e fibre: per questo motivo favorisce la digestione e la funzionalità intestinale, oltre a contribuire a un assorbimento più graduale degli zuccheri e aumentare il senso di sazietà. Tutte qualità utilissime a chi desidera perdere peso!

Ma passiamo alla pratica: come si prepara il riso Venere? In cucina è un ingrediente molto versatile, e si presta a tantissime ricette: antipasti, risotti, insalate, timballi, ripieni. Trattandosi di un cereale integrale, la bollitura richiede tempi piuttosto lunghi (40 minuti circa) che possono però essere abbreviati utilizzando la pentola a pressione o mettendolo in ammollo per qualche ora prima della cottura. Può essere preparato con il metodo del risotto tradizionale, facendolo tostare in padella e aggiungendo brodo caldo fino a cottura ultimata, oppure con il metodo pilaf,  il più consigliato: dopo la tostatura, si aggiunge brodo caldo, ma la cottura viene effettuata in forno a 200°, in un contenitore chiuso da coperchio.

La mia ricetta preferita? Dopo aver lessato il riso Venere, preparo un’insalata con peperoni (meglio se saltati in padella, ma se sono di fretta, li utilizzo anche crudi), fagioli rossi, avocado e una spruzzata di limone. Un piatto semplice che può essere conservato per qualche giorno in frigorifero e utilizzato anche come pranzo da asporto.

Domande o curiosità inerenti l’alimentazione? Scrivete a info@tizianacremesini.it e cercherò
di rispondere attraverso questa rubrica!

***

Tiziana Cremesini, diplomata in Naturopatia presso l’Istituto di Medicina Globale di Padova. Ha frequentato la Scuola di Interazione Uomo-Animale ottenendo la qualifica di Referente per intervento di Zooantropologia Assistenziale (Pet-Therapy), attività in cui si sposano i suoi interessi: supporto terapeutico e miglioramento della relazione fra essere umano e ambiente circostante. Nel 2011 ha vinto il premio letterario Firenze per le culture di pace in memoria di Tiziano Terzani. Attualmente è iscritta al corso di Scienze e Tecnologie per Ambiente e Natura presso l’Università degli Studi di Trieste. Ha pubblicato due libri  “Emozioni animali e fiori di Bach” (2013), “Ricette vegan per negati” (2020). Con Gazzetta Italia collabora dal 2015 curando la rubrica “Siamo ciò che mangiamo”. Per più informazioni visitate il sito www.tizianacremesini.it

Il primo ministro Morawiecki: la variante Lambda è dietro l’angolo

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“Ci stiamo preparando per esaminare il virus su grande scala per quanto riguarda le sue varianti. Oggi si parla della variante Delta, ma la mutazione Lambda è proprio dietro l’angolo” ha sottolineato ieri il primo ministro Mateusz Morawiecki, che ha citato i dati dagli Stati Uniti che dimostrano che il 99,2% dei morti a causa del Covid-19 non erano vaccinati. Il premier ha sottolineato che i vaccinati hanno maggiori garanzie di non contrarre il Covid. Il primo ministro ha informato che il governo in ogni caso si sta preparando per lo scenario più sfavorevole, che però è evitabile. Tra le misure pianificate dal governo, Morawiecki ha elencato le modalità grazie alle quali sarà possibile esaminare il virus su vasta scala, relativamente alle varianti. A Varsavia ci sono i migliori dispositivi al mondo per gli esami del tipo di varianti del virus SARS-CoV-2. I media australiani hanno informato che dopo le varianti Alfa, Kappa e Delta del coronavirus, ora la variante Lambda è arrivata in Australia. Le ricerche preliminari suggeriscono che la nuova mutazione può diffondersi velocemente e può essere difficile da combattere con i vaccini disponibili.

https://www.pap.pl/aktualnosci/news%2C905261%2Cpremier-morawiecki-dzis-mowa-jest-o-mutacji-delta-ale-za-rogiem-czai-sie