Perché a Bologna si vive felici?

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A Bologna si può ammirare il centro storico: due torri, la Basilica di San Petronio, il Santuario della Madonna di San Luca. Ci vuole una mezz’ora per attraversare l’intera città, ma la cosa più bella è che o questo ti basta oppure ci resterai per tutta la vita.

Ho scelto un bel compito: incantare i turisti polacchi con una città di mattoni rossi! I collegamenti aerei dalla Polonia sono frequenti, così è facile programmare una visita di un paio di giorni. Quindi va male in ogni caso perché non si tratta né di stare mezz’ora e neanche una vita intera, quindi dall’inizio è una causa persa. Forse prima di prenotare i biglietti, e sicuramente prima di imbarcarsi sull’aereo, leggerete che vale la pena passare a Bologna al massimo 2 giorni. Il primo per la passeggiata in centro, il secondo per una gita al Santuario di San Luca sulla collina, anche se questo non è per tutti, perché è lontano (i portici più lunghi del mondo!), si va in salita, senza senso (oggi il pellegrinaggio in ginocchio dei bolognesi è una leggenda, una volta almeno la gente credeva in qualcosa!), e poi o fa troppo caldo o troppo freddo (e in autunno e in inverno è anche nebbioso!). Perlomeno al bar fa sempre bel tempo.

Non venite mai a Bologna in agosto! È la città più triste del mondo. Ogni volta devo sottolinearlo, tutti pensano che io esageri e scherzi come sempre ma, davvero, è un consiglio che vi do dal cuore. Tutto chiuso, gli italiani al mare, gli studenti al mare, è una città fantasma e si muore di caldo. Lo dice una che ama stare al caldo.

Come vedete è meglio informarsi bene prima di venirci. Però alla definizione di turista spesso non corrisponde quella di persona informata! Arrivando per qualche giorno, sicuramente prima o poi la città vi annoierà e salirete sul treno, sorprendentemente ben funzionante, per visitare Rimini, Ravenna o Ferrara. È questo infatti il problema. Probabilmente uno può essere perdutamente innamorato di Bologna solo… vivendo lì.

Secondo la classifica del quotidiano Sole 24 Ore del 2020, Bologna è la città con la miglior qualità della vita in Italia, battendo la favorita Milano. Come spiegarlo? Primo, si può facilmente attraversare tutta la città a piedi. Ecologicamente, senza calarsi nel traffico con la macchina, potete anche saltare su una bici e fare un po’ di sport. Secondo, molti servizi qui funzionano bene. Terzo, è la capitale culinaria della penisola. Ogni italiano dirà che il cibo proveniente dalla propria regione è il più buono, però basta essere onesti con se stessi e si deve ammettere che le tagliatelle al ragù e i tortellini sono i migliori nel mondo. Quarto (?), la cosa che mi incanta di più è la libertà e un certo spirito di iniziativa della città. Probabilmente il merito è delle migliaia di studenti, menti libere, ingegneri, sognatori, scrittori e stranieri, si ha la sensazione di poter essere chiunque si voglia essere, che sei bello così come sei. L’anima della Resistenza si aggira per le strade di Bologna, questo concetto tradotto in polacco, secondo me, non rifl ette completamente l’essenza della questione. Un giorno senza una contestazione è una giornata sprecata, ma non confondete la protesta con una rissa o instabilità. Quinto, sesto, settimo, si possono moltiplicare le ragioni. Non ho ancora conosciuto un cittadino di Bologna che si lamenti della città. E i bolognesi purosangue, difficili da trovare (forse in Piazza Santo Stefano?) sono così orgogliosi della loro città! Hanno tutto e niente.

A Bologna ci sono cose inspiegabili. I piccoli delinquenti in Piazza Verdi e una macchina della polizia parcheggiata lì a pochi metri. Fumi di marijuana che ti arrivano in faccia insieme ad una produttività stimolante. Un atteggiamento sinistroide verso la vita e al contempo la posizione forte della Chiesa. L’incomprensione delle contraddizioni può dare una sensazione negativa. Ma a Bologna si vive felici e contenti, dovete credermi sulla parola. Lo so, non tutti dopo simili dichiarazioni saranno pronti per fare le valigie. Scrivo e racconto per quelli che non hanno paura di rischiare. Come vedete, col cuore, in modo caotico, provo a mostrarvi il contesto, darvi un consiglio su come muovervi in città, fisicamente e metafisicamente. Come vivere un po’ da bolognese. Se volete saperne di più ho scritto un e-book su Bologna. Buona lettura!

traduzione it: Klaudia Nieszporek