Re.corder, il flauto magico

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Marco Agostinelli

La musica è un elemento meraviglioso ed essenziale della vita. E se da un lato non è nemmeno immaginabile un’esistenza senza ascoltare musica, dall’altra sarebbe altrettanto importante che tutti, in un modo o nell’altro, sperimentassero il rapporto con uno strumento musicale.

“Insegnerei ai bambini musica, fisica e filosofia; ma soprattutto la musica che dà anima all’universo, ali al pensiero, slancio all’immaginazione, fascino alla tristezza, impulso alla gioia e vita a tutte le cose”, diceva Platone. Il primo approccio con la musica normalmente avviene a scuola ma, troppo spesso, è gravato da una carenza di giocosità e facilità d’utilizzo dello strumento (quasi sempre il flauto) che in certi casi blocca per sempre la possibilità di imparare a suonare.

“Studiare musica non è solo una attività didattica, si tratta di educazione nel senso più completo del termine. La musica sviluppa la connessione tra movimento e pensiero, tra sapere teorico e conoscenza pratica. Imparare a suonare aiuta la concentrazione, rinforza il senso logico sequenziale e la capacità di giocare e divertirsi e quindi nel complesso l’autocoscienza individuale”, spiega il maestro Marco Agostinelli che oltre a suonare e a insegnare al Conservatorio è anche liutaio.

Per queste ragioni Agostinelli ha affiancato l’innovativa startup italiana Artinoise nella creazione di un flauto dolce assolutamente rivoluzionario: il re.corder. Uno strumento che offre una nuova infinita varietà di modi di approcciare la musica e che ha il merito di facilitare e incentivare l’avvicinamento alla musica suonata.

Davide Mancini

“Il re.corder è un flauto che unisce tradizione e innovazione, può essere usato sia in modo acustico sia, grazie alla sua parte digitale, collegandolo ad un app come fosse un controller midi e questo aspetto ne amplia a dismisura le potenzialità sia in termini di prestazioni tecniche musicali, sia in termini di fruitori. Tutto questo fa del re.corder un dispositivo che coniuga la classica educazione musicale con la contemporaneità digitale, rendendolo così un oggetto di studio e gioco”, sottolinea Agostinelli che ha introdotto con grande successo il re.corder nei suoi concerti e nel suo percorso didattico.

Lunghezza 32 cm, peso 100 gr, collegabile via Bluetooth a qualsiasi app midi, il re.corder è un oggetto assolutamente innovativo nel settore degli strumenti a fiato. A spiegarci la genesi di questo flauto magico è il suo principale inventore: Davide Mancini, un ingegnere elettronico rock, un programmatore con l’anima del musicista.

“Il re.corder era uno strumento che avevo in testa da tempo e quando la tecnologia è stata all’altezza insieme alla squadra di Artinoise lo abbiamo realizzato affrontando tante sfide: dalla progettazione meccanica allo stampo fino all’app che, per chi acquista il re.corder, è completamente gratuita. La nostra è una giovane startup che però al suo interno ha trovato tutte le competenze per sviluppare l’intero progetto re.corder, che è un brevetto completamente Made in Italy. Una spinta decisiva è venuta dalla campagna di crowdfunding in cui abbiamo proposto di preacquistare il re.corder ad un prezzo promozionale. La campagna ha avuto un tale incredibile successo, con acquirenti da tutto il mondo, che abbiamo dovuto accelerare l’industrializzazione della produzione del re.corder di cui oggi al mondo circolano già circa 10 mila pezzi. E il gradimento dello strumento nel mondo, dal Giappone agli USA, è facilmente riscontrabile dai tanti video postati dai fruitori su youtube e sui social media”.

Perché proprio il flauto?

Marco Agostinelli

Il flauto dolce è uno degli strumenti più diffusi e utilizzati in ambito educativo per l’apprendimento della musica. È tradizionalmente uno strumento facile da imparare, versatile, può essere largamente usato nella produzione musicale: dalla classica al pop, dal rock alle colonne sonore di film. Noi abbiamo deciso di rivoluzionare il flauto trasformandolo in un moltiplicatore di interesse verso tutti gli strumenti musicali. Grazie all’app il re.corder consente infatti di suonare qualsiasi strumento dal piano alla batteria, dal violino all’arpa. Ma c’è di più. Il re.corder oltre a dischiudere l’accesso a innumerevoli strumenti musicali ha poi la straordinaria potenzialità d’essere suonato anche da chi presenta disabilità motorie agli arti superiori in quanto le note sono completamente ri-mappabili e quindi può essere suonato anche utilizzando meno dita o addirittura solo muovendolo, grazie ad una serie di accelerometri, come la bacchetta di un direttore d’orchestra. E poi, grazie al sensore labiale, si può suonarlo perfino senza emettere aria. Se a questo aggiungiamo che può essere usato anche in acustico, come un flauto tradizionale, che è leggero, facilmente portabile e costa molto meno di qualsiasi strumento a fiato digitale, ecco che possiamo affermare che sul mercato musicale il re.corder è un oggetto assolutamente unico.

Perché lo avete chiamato re.corder?

Il nome del flauto dolce nel mondo anglosassone è recorder, parola che deriva dalla lingua francese del 1400. Recordeur si riferisce infatti all’atto dell’imparare a memoria la musica, e quindi di fatto ricordare.

Il flauto è associato in modo automatico alla sfera educativa.

Vero! Ma è giusto ricordare che grandissimi musicisti come Vivaldi, Bach e soprattutto George Philip Telemann hanno composto sonate per flauto dolce e traverso. Riguardo la didattica è importante sottolineare che la Polonia è stata scelta quale paese pilota in cui diffondere il re.corder a partire dalle scuole. Stiamo sviluppando un progetto per avvicinare quanti più giovani possibile al flauto e quindi alla musica coinvolgendo i docenti. Il re.corder è ideale per la didattica anche perché consente al docente, attraverso un apposito dispositivo, di gestire 20 studenti che suonano contemporaneamente verificando in tempo reale come ciascuno esegue il brano, dato che nell’app viene mostrata la sequenza delle note di ogni studente collegato col re.corder. Il nostro flauto dà anche un grande aiuto a chi sta imparando a suonare perché, una volta scelto il brano sull’app, viene indicata la sequenza di fori da utilizzare, fori che consequenzialmente si illuminano sul re.corder offrendo all’allievo un percorso facilitato di apprendimento. A casa lo studente avrà il vantaggio di poter suonare il re.corder registrando la traccia e spedendola via mail al docente, o anche condividendola sui social media, questo senza disturbare chi è in casa perché lasciando il tappo sull’uscita acustica del flauto, può usarlo sull’app ascoltando con le cuffiette. Una modalità che in tempi di frequenti lockdown aiuta la convivenza in casa.

Musica è anche piacere.

Il divertimento è l’altro aspetto rivoluzionario del re.corder la cui app è dotata di funzioni gaming che consentono a chi suona di vedere le note che fa e, a seconda della sua bravura, sarà così in grado di sbloccare brani più difficili da eseguire, passando di livello. In questo modo entrerà anche in una community dove è possibile mettere in comune le performance. A chi sa già suonare il re.corder offrirà la possibilità di registrare fino a 6 diverse tracce che possono quindi essere mixate insieme, ad esempio sì può preparare una traccia base e poi suonarci sopra utilizzando i tasti del re.corder come fossero quelli di una tastiera! Questo per dire che il re.corder è perfetto per la didattica ma il suo utilizzo va ben oltre. Conosco ad esempio un musicista che scrive colonne sonore che usa il re.corder come controller della partitura. E poi ci sono tanti amanti della musica che suonano in qualche band che hanno capito le potenzialità del re.corder per arricchire i loro brani, per esempio se si deve tenere a lungo una nota si può utilizzare il sensore labiale e tenerla quanto a lungo si vuole.

In un’epoca in cui i giovani passano moltissime ore al giorno davanti ai dispositivi digitali e, navigando in rete, spesso si perdono in una babele di contenuti scadenti, il re.corder, innovativo, digitale e ludico, potrebbe essere l’arnese giusto per raggiungerli e far rientrare la cultura musicale tra le passioni da coltivare.

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Re.corder è un innovativo flauto acustico digitalizzato, prodotto dell’azienda italiana Artinoise, distribuito in Polonia da Seenergy, azienda del Gruppo Partnerspol. L’app re.corder è scaricabile gratuitamente da AppStore e GooglePlay. Modalità d’acquisto e spedizione, oltre a tutte le informazioni sul prodotto si trovano sul sito: www.recorderonline.pl