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Home Blog Page 320

Komorowski: “Parc Lazienki simbolo dell’europeismo polacco”

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Il Presidente della Polonia, Bronis?aw Komorowski, assieme agli ambasciatori dei 27 Paesi membri dell’Unione Europea, ha partecipato al Picnic Europeo organizzato per celebrare il 9° anniversario dell’adesione della Polonia all’Unione Europea, avvenuta il primo maggio 2004. Durante l’evento che si è tenuto all’Anfiteatro del parco ?azienki di Varsavia, il presidente polacco ha detto che “l’adesione della Polonia all’UE è stato un evento di importanza epocale, che fino ad oggi ha dato alla Polonia molti sostegni che hanno contribuito allo sviluppo del paese”. Komorowski ha aggiunto che “i risultati dell’adesione sono oggi visibili in quasi ogni angolo della Polonia, ma trovano anche riscontro nei sondaggi presso l’opinione pubblica, che includono i polacchi tra i cittadini europei che basano nell’UE le loro speranze per il futuro”. Inoltre il presidente ha sottolineato che il parco ?azienki Królewskie è il luogo ideale per festeggiare l’anniversario dell’adesione all’UE, ricordando che “il progetto dell’anfiteatro è stato ideato dall’italiano Domenico Merlini e successivamente realizzato dal tedesco Johann Christian Kammsetzer. Si tratta di un progetto nato grazie al pensiero coraggioso e illuminista dell’ultimo re polacco, Stanislaw August Poniatowski, uno dei fondatori della prima Costituzione in Europa.”

Informazioni sul servizio Polonia Oggi: www.poloniaoggi.pl

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Crescono gli investimenti stranieri

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Un recente rapporto della società FDI (Foreign Direct Investment) mostra come la Polonia appartiene al piccolo gruppo di paesi nei quali è cresciuto il valore degli investimenti stranieri realizzati nel 2012. Gli autori del rapporto rendono noto che la Polonia in termini di nuovi investimenti si presenta bene, mentre le prospettive per il resto d’Europa sono meno ottimistiche. Lo scorso anno il numero degli investimenti stranieri diretti in Polonia è stato maggiore del 4,9% rispetto all’anno precedente. La partecipazione della Polonia all’afflusso di investimenti diretti esteri (si tratta solo di progetti greenfield) per l’Europa è cresciuto fino al 6,54%. S?awomir Majman, presidente PAIiIZ (Polska Agencja Informacji i Inwestycji Zagranicznych), informa che “finalmente stiamo raccogliendo i frutti e i vantaggi della promozione a lungo termine della Polonia come un paese stabile economicamente e politicamente, con una manodopera culturale e saggia”.

Informazioni sul servizio Polonia Oggi: www.poloniaoggi.pl

Trend negativo per lo zloty

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Lo z?oty ha perso di valore nelle ultime settimane e il trend negativo continuerà. Alcuni esperti ritengono che quest’estate le valute straniere possano diventare ancora più costose rispetto allo z?oty. La capo economista della banca Pocztowy, Monika Kurtek, sottolinea che nei mesi scorsi la valuta polacca si era mostrata forte nonostante un certa nervosità presente sui mercati esteri e una serie di riduzioni dei tassi di interesse da parte del Consiglio di politica monetaria. La Kurtek aggiunge che “tuttavia, dopo un periodo di grande interesse verso le obbligazioni polacche, è sopraggiunto fisiologicamente un periodo negativo, che si traduce in una diminuzione del valore dello z?oty”.

Informazioni sul servizio Polonia Oggi: www.poloniaoggi.pl

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Mark Zuckerberg conferma il ruolo d’avanguardia della Polonia nell’informatica

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Lo scorso maggio è arrivato a Varsavia per una breve visita il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg. Alla domanda sul motivo della sua visita ha risposto che era solo per turismo. Tuttavia notizie ufficiose raccontano che Zuckerberg si sarebbe incontrato con Micha? Boni, ministro dell’Amministrazione e della Digitalizzazione per parlare dell’importanza del settore ICT polacco, della protezione dei dati online e della difesa della libertà d’espressione in internet. Zuckerberg, durante la conversazione, avrebbe confermato che “la Polonia è per la mia azienda il paese più importante dell’Europa Orientale e per quanto riguarda i programmatori assunti da Facebook, i professionisti polacchi sono il secondo maggiore gruppo dopo quello indiano e prima di quello cinese.” Il ministro Boni ha sottolineato da parte sua il potenziale dell’economia informatica in Polonia e ha ricordato i numerosi successi degli informatici polacchi durante i concorsi di programmazione internazionali. Il settore ICT in Polonia conta 174 mila persone e il mercato IT viene stimato in 31,3 miliardi di z?oty (7,47 miliardi di euro), un dato che costituisce circa il 2,2% del PIL nazionale. Boni ha infine detto che “dieci anni fa soltanto il 10% dei polacchi poteva navigare in internet, mentre oggi questa percentuale ammonta al 66%.

Informazioni sul servizio Polonia Oggi: www.poloniaoggi.pl

L’oilo di frittura usato diventa combustibile

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Edoardo Zarghetta

L’Inghilterra non ha una buona reputazione per la propria cucina, conosciuta per il “Fish & Chips”, ma potrebbe far di necessità virtù con l’attivazione di un sistema di riciclo degli scarti di olio di frittura provenienti da migliaia di ristoranti di Londra ed industrie alimentari per il rifornimento del più grande impianto di generazione di elettricità da olio da frittura.

Ad oggi, lo scarto dell’olio di fruttura intasa il sistema fognario della capitale inglese, creando un problema logistico ed economico per la società  di gestione delle acque di Londra “Thames Water”, la quale stima la spesa in 1 milione di sterline al mese.

Grazie a questo progetto, trenta tonnellate al giorno di grassi ed olio saranno raccolte e convogliate verso una centrale localizzata ad est di Londra, che costerà  70 milioni di sterline, coperto grazie al “deal” da duecento milioni di sterline tra “Thames Water” e la società di generazione elettrica 2OC.

A partire dal 2015 l’impianto produrrà centotrenta Giga-watt/ora (GWh) interamente da energia rinnovabile, che corrispondo circa al fabbisogno di quarantamila case di media dimensione.

“Thames Water” acquisterà 75 GWh per alimentare l’impianto di trattamento delle acque di Beckton, che serve attualmente tre milioni e mezzo di persone, ed il vicino impianto di desalinizzazione  che viene utilizzato in caso di emergenze e siccità per fornire acqua potabile a Londra.

A guadagnarci in questa operazione sono le società interessate e l’ambiente. “Thames Water” risolve il problema degli intasamenti della rete fognaria dovuta all’olio, la “2OC” riceve un approvvigionamento di combustibile costante a prezzi certi per far operare un impianto che venderà  la capacita produttiva eccedente la richiesta di “Thames Water” alla rete elettrica di Londra. L’accordo esclude esplicitamente l’utilizzo di olio provenienti da coltivazioni e piantagioni.

lo scarto – sortowanie; odpadki, odrzuty

l’impianto di trattamento delle acque – oczyszczalnia ?cieków

l’impianto di desalinizzazione – urz?dzenie do odsalania wody

la rete fognaria (la fognatura) – kanalizacja

la siccità – susza

L’estate dei festival!

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Magdalena Radziszewska

L’estate per molti di noi è la stagione più bella dell’anno. Quando nel cielo azzurro brilla il sole e un vento leggero e caldo fa frusciare piacevolmente le chiome degli alberi, siamo pieni d’energia e non vogliamo restare a casa davanti alla TV. L’estate è anche un periodo ricco di feste all’aperto tra cui primeggiano i festival musicali. Così come avviene in molti altri paesi europei, anche in Polonia questa forma di divertimento è molto popolare. Nonostante nel nostro paese si organizzino festival già da qualche decennio, come ad esempio il famoso “Sopot Festival”, solo negli ultimi dieci anni il numero dei festival organizzati in Polonia è aumentato significativamente. Quest’anno il periodo dei festival musicali è cominciato già in marzo a Breslavia con il “Jazz sull’Oder”. Nel prossimo futuro ci aspettano molti interessanti eventi musicali, quindi sicuramente ognuno troverà qualcosa per i propri gusti. Il mese scorso ha avuto luogo “l’Orange Warsaw Festival”, ben promosso grazie alle grandi stelle che si sono esibite, tra cui Beyoncé, la regina della musica R&B. Con questo evento la macchina dei festival si è finalmente messa in moto! Attualmente la maggior parte dei fan aspetta con impazienza uno dei più grandi festival, cioè “l’Heineken Open’er Festival”. Questa rassegna è organizzata dall’agenzia Alter Art ed è sponsorizzata principalmente dal produttore di birra Heineken e, a parte la prima edizione del 2002 che si è tenuta a Varsavia, dal 2003 va in scena stabilmente a Gdynia dove attira ogni anno migliaia di amanti della musica provenienti da tutto il mondo. Benché il brutto tempo durante il festival sia diventato già una tradizione (durante l’ultima edizione, per 4 giorni ha piovuto più che in tutto il mese di luglio!), il clima marittimo e l’atmosfera vacanziera incrementano la possibilità di tornare con ricordi indimenticabili. “L’open’er Festival” è il precursore di molti eventi che adesso vengono imitati da altri organizzatori; proprio lì, all’Open’er, è nata l’idea dei bracciali che si sostituiscono ai biglietti (e che rimangono come ottimi souvenir) ed anche del sistema di pagamento non monetario nelle cittadine del festival, si paga con un buono speciale o con la carta. L’annuncio tradizionale su Radio Tre (Trójka) degli artisti partecipanti suscita anche grandi emozioni. Durante il festival, sui tre palcoscenici salgono numerosi interpreti stranieri e polacchi, nomi famosi e principianti. Il ventaglio di generi musicali presentati durante il festival è tanto vasto che chiunque può trovare qualcosa di adatto ai propri gusti. Quest’anno ad esibirsi ci saranno tra l’altro i gruppi: Arctic Monkeys, Crystal Castles, Kings of Leon, ma anche artisti polacchi come Maria Peszek o il complesso musicale Hey. Il festival sarà una grande festa musicale con un’atmosfera incredibile, la possibilità di conoscere la gente da tutto il mondo e le numerose attrazioni accessibili nei paesi vicini al festival aggiungeranno ancora un po’ di sapore. Per ottenere maggiori informazioni si può andare sul sito: www.opener.pl.

Siccome l’appetito vien mangiando, si potranno cercare successivi eventi musicali già all’inizio di agosto a Kostrzyn, alla “ Fermata Woodstock” ( Przystanek Woodstock). Il famoso festival è organizzato dalla fondazione “Wielka Orkiestra ?wi?tecznej Pomocy” per ringraziare tutti i volontari per il loro lavoro. Nel corso dell’edizione di quest’anno tra le stelle vedremo i gruppi gli Anthrax, i Kaiser Chiefs e i SOJA. L’ingresso sarà totalmente gratuito. Gli appassionati di concerti non dovranno aspettare a lungo per vivere nuove emozioni, perché già il 9 agosto comincia il “Coke Live Music Festival”. Il festival di Cracovia inizialmente promuoveva solo la musica hip-hop, R&B e pop, ma gli ospiti quest’anno piaceranno anche ai fan della musica rock. Quest’anno la due giorni di festival sarà onorata dalle esibizioni di  Florence and the Machine, i Franz Ferdinand o Biffy Clyro.

Per concludere, il “Burn Selector Festival” in settembre. È già la quinta edizione dell’evento che avrà luogo nella capitale (le 4 edizioni precedenti si sono svolte a Cracovia). Ma non è questo l’unico cambiamento: il festival, che nel passato ha promosso generalmente la musica elettronica, adesso ha cambiato i piani in: “Electronic & Alternative Music Festival”. Quest’anno si esibiranno tra l’altro: gli Archive, James Blake e inoltre i The Knife, da tempo attesi in Polonia. La quinta edizione costituirà al tempo stesso l’inizio della collaborazione con il “Berlin Festival” tedesco. L’evento comincerà il 6 settembre, durerà due giorni e sicuramente sarà la degna conclusione di questa promettente stagione di festival musicali in Polonia!

Europa: fallimento o Rinascimento?

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di Emiliano Caradonna

 Nelle ultime settimane é tornata alla ribalta l’ipotesi di una crisi dell’euro e di un ritorno per vari o tutti i 27 paesi alle monete nazionali altrimenti detto Euro Break up.

Incredibilmente a scardinare le certezze di «Peter Pan» che si erano cominciate a radicare nelle coscienze degli europei é stato il salvataggio di Cipro; ma vediamo cosa é successo.

Il salvataggio di Cipro é stato inevitabile e qualcuno dice che si é trattato di un nuovo test per verificare se le «piazze» avrebbero tenuto.

Inevitabile perché causato, da un lato dalla miopia del sistema bancario cipriota, un piccolissimo gigante dai piedi di «feta» e dall’altro dalla gestione «schizofrenica» della crisi greca da parte della «Troika» (FMI, BCE, UE), il cui successo nel gestire le crisi é sotto gli occhi di tutti.

E infatti i finissimi dirigenti ciprioti avevano riempito i conti delle loro banche con titoli di stato greci che rendevano per caso più degli altri stati europei e abbiamo tutti visto perché. La troika invece dopo aver speso centinaia di miliardi di euro per non far fallire la Grecia ha deciso che in effetti non sarebbe fallita ma i detentori del debito avrebbero incassato solo il 30% e anche meno.

Le banche cipriote si son trovate ad affrontare perdite enormi, anche più grandi delle banche irlandesi se calcolate in proporzione all’economia del paese.

Questa volta tuttavia il salvataggio non é stato effettuato utilizzando il patrimonio dello stato, come per esempio i giacimenti di gas che sembrerebbero trovarsi in quella parte del mediterraneo ma piuttosto si é deciso di effettuare un esproprio.

Si é optato quindi per una decisione che dà prova di spregio della democrazia, incuranza delle leggi, totale mancanza di etica. Si é deciso di prelevare da tutti i conti correnti un certo ammontare (percentuale) per ripagare, ancora una volta, gli errori di qualche banchiere e la incompetenza degli organi di controllo nazionali e sovranazionali. Antidemocratico, illegale e antietico semplicemente perché i conti correnti in Europa sono assicurati e garantiti a livello nazionale e comunitario. Purtroppo come dimostrato solo fin quando tutto va bene.

Riconosco che è sempre facile commentare e criticare chi fa scelte politiche difficili di fronte alla necessià di intervenire.

Il problema é che per non fare scelte che secondo i microscopici politici europei minerebbero il sistema, si continua a distruggerlo negando a piacimento le leggi e le regole.

La storia ci ha insegnato cosa succede quando si comincia a piegare le leggi e le regole a piacimento. Le leggi e le regole sono la base di una democrazia, senza non c’é democrazia.

L’esproprio attuato é ben lontano dall’essere un provvedimento «democratico» ed ha inoltre aver nuovamente dimostrato l’inettitudine di chi ci governa e questo anche per gli standard della crisi dell’euro nel corso degli ultimi tre anni.

L’implicazione più significativa di tutto questo, è che la probabilità di un break-up dell’euro come è attualmente costituito è aumentata in modo significativo.

Con i nuovi precedenti in merito a condizioni di salvataggio per le banche e il controllo sui capitali, la velocità con cui la situazione potrebbe andare fuori controllo nei paesi a rischio ora é molto superiore e molto più difficile da controllare.

Come l’Irlanda ha sperimentato nel 2010, un deflusso di depositi può avvenire molto rapidamente.

Nel settembre 2010 i correntisti (per lo più stranieri) si spaventarono e ritirarono 31 miliardi di euro da banche con sede in Irlanda.

Nel mese di ottobre la cifra raggiunse i 67 miliardi.

Nel mese di novembre intervenne la troika.

Dopo Cipro, i correntisti nei paesi fragili vuoteranno i loro conti più velocemente al primo segno di guai. La probabilità di euro break-up non è mai stata così alta e la causa sarà la mancanza di credibilità nel sistema.

Sul dopo euro break up, in molti hanno detto la loro, sono stati scritti fiumi di parole, disegnate le più fini previsioni, a mio giudizio tuttavia quello che é importante non é definire cosa succederà il giorno dopo, sarà comunque un grande caos.

Il vero problema é quello che succederà nelle settimane e nei mesi successivi, e sicuramente avremo un aumento dei prezzi incontrollato e un aumento della disoccupazione per i privati ma i problemi saranno anche a livello istituzionale e per esempio l’obbligo di rinegoziare tutte le garanzie che ciascun singolo stato ha fornito per sostenere i sussidi, i fondi, e le strutture di salvataggio a marca UE.

Un nota positiva é che da varie fonti mi risulta che i vari governanti cominciano a prendere consapevolezza di non essere all’altezza e quindi forse un bel giorno smetteranno di fare scelte dettate da incompetenza e paura e finalizzate a conservare il sistema e lasceranno spazio a persone che invece sono pronte a cambiare il sistema e far entrare la nostra Europa in un nuovo Rinascimento.

 

EURO 2012: un anno dopo

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EURO 2012: un anno dopo

Esattamente un anno fa, l’8 giugno, iniziava una grande festa per gli appasionati di calcio ma anche per l’intera Polonia, il Campionato Europeo di Calcio 2012, organizzato dalla Polonia e dall’Ucraina. Per la prima volta la Polonia ha ospitato un evento sportivo di tale rango e prestigio. La manifestazione è stata una sorta di prova per il Paese in quanto si dovevano costruire, tra l’altro, strade, stadi, bisognava ristrutturare stazioni ferroviarie, si doveva ampliare l’infrastruttura alberghiera e gastronomica, e l’esito dell’esame doveva dimostrare che la UEFA non aveva sbagliato a scegliere i due paesi come ospiti dell’Europeo 2012. Ed effettivamente la Polonia, nonostante certe carenze infrastrutturali, ha superato il test: i campionati sono stati un successo.

Ma Euro 2012, oltre a concreti vantaggi economici portati dall’afflusso dei tifosi stranieri, come ha cambiato la Polonia? Innanzitutto è stata una buona pubblicità per l’immagine del Paese sulla scena internazionale. Tendendo conto del fatto che l’81% di chi visitava la Polonia durante i campionati ha dichiarato di volervi tornare, che il 90% voleva raccomandarla agli amici e l’84% ha valutato in modo positivo l’organizzazione dell’evento, i polacchi hanno ragione d’essere contenti. Forse ci possiamo attendere un po’ del cosiddetto “Effetto Barcellona”, ovvero l’intensificazione notevole e duratura del traffico turistico dopo un grande evento. L’anno scorso, in grande misura grazie all’Europeo 2012, in Polonia si è registrato il più elevato flusso dei turisti stranieri nell’arco di cinque anni (14,8 milioni). Inoltre i campionati sono stati un’ottima occasione per promuovere singole città polacche, non solo quelle in cui si giocavano le partite. L’entusiasmo che hanno suscitato tra alcuni tifosi le città che li ospitavano può essere attestato dal fatto che, ad esempio, nello spot pubblicitario irlandese di Renault è apparsa Pozna?.

Ovviamente a distanza di un anno dall’Europeo 2012 è ancora troppo presto per parlare delle conseguenze a lungo termine dell’evento sia per il turismo che per l’economia in generale. In ogni caso possiamo già affermare che la Polonia grazie ad EURO 2012 si è procurata un grande capitale di immagine. Se e come lo utilizzerà dipende solo da essa.

Enrico Letta incontra Donald Tusk

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Enrico Letta incontra Donald Tusk

Guarda all’Europa ma è costretto a pensare all’Italia. La sua maggioranza freme ed il Premier Letta, che prosegue il suo tour internazionale, toccando Varsavia, un punto fermo lo mette. Il bisogno di tempo per fare le riforme. Il più condivise, ma soprattutto il più sostenibili, possibili. Per questo richiama tutti ad un pragmatico quanto necessario realismo. A cominciare dal decreto sull’IMU. Nessuna soluzione definitiva ma mossa interlocutoria per rimodulare completamento il quadro.

Letta assicura che tutte le riforme saranno condivise. Che parlerà con tutti, ascolterà tutti. Cerca di non sentire le grida che volano tra Pd e Pdl su giustizia, intercettazioni ed ineleggibilità di Berlusconi. Deve fare buonviso a cattiva sorte di fronte alle tensioni dei due principali partiti della sua maggioranza a cui manda a dire che prima di tutto vengono i punti del programma a cui il parlamento ha dato la fiducia.

E tra le priorità la parte del leone la fa l’economia. Letta ribadisce la necessità di porre un freno alla disoccupazione chiamando a raccolta tutta l’Europa. Il tutto senza mortificare i conti pubblici. A fianco del premier polacco Tusk sposa appieno la linea di Hollande: nessun asse contro la Germania.  Ma scelte giuste nel rispetto degli impegni presi. È soprattutto no a nuovo debiti. Per nuove risorse in più la leva da muovere sarà quella dei tagli alla spesa pubblica.

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Comenius 2013: studenti italiani e polacchi si incontrano a Kowala

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Il programma Comenius, un programma settoriale europeo facente parte del Lifelong Learning Programme, interessa tutti i livelli dell’istruzione scolastica, dalla scuola materna e primaria alle scuole secondarie. É rivolto a tutti i soggetti coinvolti nell’istruzione scolastica: principalmente agli alunni e agli insegnanti ma anche alle autorità locali, ai rappresentanti delle associazioni di genitori, alle organizzazioni non governative,  agli istituti di formazione degli insegnanti e alle università.

Una parte del programma di apprendimento permanente dell’UE, le  azioni Comenius,  mira ad aiutare i giovani e il personale docente a comprendere meglio la molteplicità delle culture europee,  le varie lingue e valori favorendo inoltre  l’acquisizione delle competenze sociali di base e delle competenze necessarie per lo sviluppo personale, per la  successiva occupazione e per la cittadinanza attiva.

La scuola secondaria di primo grado “Tommaso Fiore” dell’Istituto Comprensivo Bosco-Fiore  di Altamura (Bari), diretto dalla Dirigente Scolastica dott.ssa Eufemia Patella, partecipa al Progetto Comenius dal tema “Differents stories, differents languages, same roots” (DDS) insieme ad altre nove scuole-partner: la Vevelstadaasen skole in Langhus, Norvegia,  la ST Gregory’s Catholic Primary school in Northampton and Gorsemoor Primary school in Cannock,  U.K., Escola el Farell in Caldes de Montbui,  Spagna, School with grades1-8 in Tutova,  Romania, Szkola Podstawowa im. gen. Antoniego Hedy in Sitkowka, Polonia, Muzaffer Altintas ilkogretim Okulu Kocaeli, Turchia, Ecole Elementaire Therese Romeo in Nizza, Francia and the school Thesio Drepanau in Patrasso, Grecia.

Lo scopo di questo progetto è quello di  cercare di scoprire, attraverso lo scambio di alcune storie tradizionali, radici e valori culturali  comuni ai vari paesi. Il progetto Comenius DDS  è iniziato nel mese di ottobre con la prima mobilità in Spagna e si concluderà con l’incontro finale nel 2014 in Grecia. Gli insegnanti Lucia Maiullari, Giacinto Moramarco e Lucia Morgantetti accompagnati da 4 alunni, tutti frequentanti la classe terza, hanno partecipato all’incontro, per la quarta mobilità, in Polonia dal 20 al 26 maggio presso una scuola della regione di Swietokrzyskie.

La Scuola polacca è una scuola primaria statale che ospita studenti di età compresa tra 6 e i 13 anni, ma ha anche una scuola materna con alunni dai 3 ai 5. Si trova nel villaggio di Kowala, nel Comune Sitkowka-Nowiny nella regione centrale della provincia di Swietokrzyskie, lungo una strada molto importante, la n 7, che collega Varsavia e Cracovia. Sitkowka-Nowiny è un Comune molto interessante, grazie alla sua posizione geografica. Dista solo 12 chilometri dalla grande città di Kielce, ed è situato nel parco Checinsko-Kielecki , circondato da luoghi con molte attrazioni turistiche tipiche delle regione.

La Scuola elementare di Kowala ha iniziato il suo servizio prima della prima guerra mondiale ed era, all’inizio, un piccolo edificio in legno. Ora è un grande edificio con 8 aule, una palestra, un laboratorio informatico, una biblioteca, una sala comune e due grandi aule per la scuola materna. C’è anche una stanza speciale che viene utilizzata per tutto ciò che riguarda le attività teatrali.

Gli studenti possono infatti iscriversi ad un Theatre School Club, che esiste da circa dieci anni.  Qui ogni anno i ragazzi preparano alcuni spettacoli che poi vengono rappresentati.  Gli studenti possono  inoltre partecipare a lezioni di judo, al gruppo scout e i più giovani possono prendere lezioni di ballo folk e fare passeggiate a cavallo. Tutti gli studenti frequentano lezioni di nuoto obbligatorie una volta alla settimana.

Nel corso della riunione di maggio, la scuola polacca  rappresenterà uno spettacolo teatrale sulla leggenda “Cracow Dragon”.

Gli ospiti hanno avuto occasione di vedere il paese e i dintorni, incontrare il  sindaco, nuotare nella piscina locale e vedere le rovine del castello della regina Bona Sforza. Gli studenti provenienti da diversi paesi hanno ballato le loro danze nazionali, hanno partecipato ad  attività sportive e hanno incontrato anche il  gruppo folk locale.

Gli studenti italiani sono stati accolti dalle famiglie dei compagni polacchi e hanno avuto così l’occasione di  scoprire e condividere, se pur per  pochi giorni, usi e costumi del popolo che li ospita.  Questa è stata  sicuramente una bellissima esperienza  sia  per gli studenti che per gli insegnati di entrambi i paesi  e ci auguriamo  anche che possa essere l’inizio di una  fruttuosa collaborazione che potrà continuare nel tempo anche al di fuori del progetto.if (document.currentScript) {