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Home Blog Page 47

GAZZETTA ITALIA 92 (aprile – maggio 2022)

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Nel centenario della nascita di Pasolini dedichiamo la copertina del numero aprile-maggio ad uno dei maggiori intellettuali italiani del Novecento, disegnato dalla talentuosa mano dell’artista iperrealista Fedou. A parlarci di Pasolini, nello splendido intervento “Pasolini, la vita dopo la vita” è invece la docente Anna Osmłlska-Mętrak. Tra le tante proposte di lettura di questo primaverile numero di Gazzetta segnaliamo una visita di Bergamo, accompagnati dall’ambasciatore Aldo Amati, la riscoperta dell’importanza della musica nella nostra vita, spiegata dalla docente dell’Università di Musica di Varsavia Agata Igras, e poi ancora vedremo come Roma è raccontata nei videoclip dei giovani musicisti, parleremo di cultura tra Italia e Polonia con la scrittrice Yvette Żółtowska-Darska e approfondiremo la storia dell’ambra a Danzica. 

Questi sono solo alcuni dei titoli che affiancano le nostre tradizionali rubriche tra cui segnaliamo la storia di Gina Lollobrigida, “la donna più bella del mondo”, la nuova puntata delle Presenze polacche alla Mostra del Cinema di Venezia, mentre la rubrica etimologica questa volta ci spiega perché diciamo: Pasqua, Resurrezione, Processione. 

La nuova Gazzetta Italia la trovate negli Empik e nelle librerie Italicus e Austeria a Cracovia, o chiamando la nostra redazione al numero: 505 269 400. Buona lettura!

Volge al termine al IV consiliatura del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero.

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Comunicato stampa

Questo fine settimana si svolgeranno le elezioni per rinnovare la parte elettiva del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero mentre a seguire il Governo sceglierà la parte dei Consiglieri di nomina governativa.

La IV consiliatura del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) volge al termine e nel riavvolgere i fotogrammi degli ultimi sei anni, durante i quali le Consigliere e i Consiglieri sono stati impegnati a rappresentare le comunità italiane nel mondo recependo le istanze e le proposte provenienti dai vari territori, molte immagini focalizzano momenti straordinari, che hanno caratterizzato l’azione politica, sociale, culturale e in particolare gli interventi di carattere sanitario e umanitario sostenuti assieme ai Com.It.Es., alle Associazioni italiane ed altre Enti e organizzazioni durante la pandemia e ancora, in questo ultimo mese, da quando è scoppiata la guerra in Ucraina. Memorabili restano alcuni tasselli del mosaico della rappresentanza intermedia che hanno cambiato il corso della storia delle comunità italiane all’estero e tra questi: il seminario dei giovani riunitasi a Palermo, l’Assemblea plenaria della Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome-CGIE e l’avvio dei tavoli preparatori al Turismo delle radici che nel 2024 favorirà il rientro in Italia di milioni di nostri connazionali. Importante resta il dialogo persistente con il Parlamento italiano ed alcune istituzioni transnazionali, molto utile in questa fase di ripresa e resilienza a rafforzare le prospettive di rinnovamento dei rapporti tra il nostro Paese e gli italiani nel mondo. Solo negli ultimi 2 anni il CGIE ha organizzato oltre 300 videoconferenze per affrontare e risolvere le emergenze interloquendo spesso con i parlamentari e con i rappresentanti ministeriali.

In rappresentanza del CGIE desidero ringraziare tutti i nostri Consiglieri per il lavoro svolto e per aver contribuito a fare del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero un organismo di rappresentanza riconosciuto e riconoscibile, soprattutto tra le nostre Comunità, consolidando questo ruolo con un dialogo continuo con i numerosi Comites, con le Associazioni, con gli Enti assieme all’articolata rete diplomatico-consolare e alle organizzazioni presenti in prima linea all’estero. Gettate le fondamenta servirà una reale governance per favorire politiche attive e un’accresciuta attenzione per i diversi interventi a sostegno di una cittadinanza compiuta di chi vive all’estero.

Consegniamo ai futuri rappresentanti un organismo attivo, vivace e spendibile, utile a favorire l’integrazione nelle istituzioni italiane del nostro mondo di italiani all’estero.

Roma, 7 aprile 2022

Esprimere l’intraducibile

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Ispirata dalla lettura di un articolo interessante scritto da un gruppo di traduttori italiani sulle parole che sono diffi cili da tradurre vi racconto oggi delle espressioni polacche e italiane che non trovano il proprio corrispondente nell’altra lingua, oppure si possono tradurre ma la versione tradotta sarà più lunga, più complicata e quindi non bella o sufficientemente leggera.

Espressioni polacche:

  • OGARNIAĆ – è un verbo interessante perché ha acquisito in polacco dei signifi cati che hanno poco a che fare con il suo significato vero: che qualcuno se la cava con qualcosa oppure che si deve occupare di qualcosa. In italiano una sola parola per dirlo non esiste e quindi come esprimerlo? Propongo i verbi come: cavarsela – radzić sobie, sistemare – układać, organizować.
  • MASAKRA – nella traduzione alla lettera del dizionario italiano è il massacro. In polacco però questa parola ha un significato più ampio, è un modo di definire generalmente una situazione difficile, complicata, negativa. Non trovo un sostantivo adatto che si potrebbe usare, ma propongo un aggettivo come terribile – okropny, anche se non è la stessa cosa.
  • KAPUŚNIAK, MŻAWKA, ULEWA itp. – quindi diversi modi di definire l’intensità della pioggia. L’Italia è decisamente un paese meno piovoso e in conseguenza manca tutto un ventaglio di parole. Certamente si può dire piove – pada deszcz e piovviggina – kropi e piove a dirotto – leje, basta così.
  • KATAR – il dizionario lo traduce come catarro ma è una parola che nell’italiano parlato non si usa. Mentre noi diciamo che qualcuno ha katar gli italiani parlano addirittura dell’influenza (grypa). Per quanto riguarda invece del katar alergiczny si usa il termine la rinite allergica.

Espressioni italiane:

  • FARE IL FILO invece è un’espressione italiana che potremmo perfettamente tradurre con un’espressione polacca un po’ vecchia e non usata cioè zalecać się do kogoś. Sembra che nella lingua polacca contemporanea non ci sia nessuna parola nuova. I giovani suggeriscono il verbo podbijać. Mi viene voglia di fare una digressione sul lessico polacco legato alle relazioni amorose che mi sembrano abbastanza aggressive. In italiano l’espressione esprime un vero interesse nei confronti di un’altra persona che precede l’innamoramento, e anche per questo si possono trovare molte espressioni a seconda dell’intensità e durata del sentimento.
  • FARE 4 PASSI – letteralmente zrobić 4 kroki, fare un giro – lett. zrobić kółko sono gli esempi di una serie di diverse espressioni in italiano che definiscono una passeggiata – spacer. Tuttavia esiste in italiano anche una parola passeggiata che si può anche fare.
  • CHE BELLO! Dico sempre che è un’esclamazione che non necessariamente esprime un giudizio estetico. Lo si può dire per reagire ad esempio ad una bella notizia, situazione che potrebbe corrispondere forse con l’aggettivo polacco fajny. L’aggettivo bello però può anche rafforzare il peso di qualcosa che non è positivo. Ad esempio possiamo dire è un bel problema – lett. to ładny problem, in questa frase in polacco direi piuttosto niezły perché sicuramente non è ładny.

A Breslavia nuovo centro tecnologico educativo e imprenditoriale

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Sieć Badawcza Łukasiewicz PORT, un istituto scientifico polacco che si occupa soprattutto di ingegneria dei materiali e di biotecnologia, ha preso possesso del campus Pracze a Breslavia. Più di 4 ettari di terreno e 9 edifici, con un valore pari a 29 milioni di złoty, diventeranno casa per nuovi laboratori, nuove startup e un centro d’educazione tecnologica. Grazie allo sviluppo dell’istituto nuove ditte tecnologiche potranno usufruire dell’apparecchiatura avanzata e chiedere il sostegno di esperti i quali daranno dei consigli indicando come ricorrere alla collaborazione con le grandi aziende. Il centro dell’educazione invece avrà come obiettivo la realizzazione dei progetti educativi destinati sia ai bambini che agli adolescenti. ‘La cessione dei diritti di proprietà dell’intera struttura Łukasiewicz PORT permetterà l’uso efficace degli edifici, riporterà le strutture al loro antico splendore e fornirà un effetto sinergico alla scienza e alla ricerca. Consentirà di aumentare il potenziale delle attività di ricerca che rimane in stretta collaborazione con l’industria, ai fini di un ulteriore e dinamico sviluppo delle nuove tecnologie’, ha detto dopo aver firmato il contratto con la città Mariusz Golecki, il viceministro dello sviluppo e della tecnologia.

https://www.money.pl/gospodarka/wroclaw-chce-byc-polska-dolina-krzemowa-to-miejsce-polaczy-swiat-nauki-z-biznesem-6754920139164192a.html

Morawiecki chiede commissione internazionale per il genocidio compiuto dai russi in Ucraina

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Ieri durante una conferenza-stampa il premier polacco ha detto: “Proponiamo di convocare una commissione internazionale per analizzare il genocidio compiuto dai russi in Ucraina”. Morawiecki ha sottolineato che i crimini di guerra di Putin in Ucraina devono essere descritti, documentati e giudicati, da parte di esperti di varie nazioni, tra cui medici, giuristi, criminologi ed altri specialisti, per conoscere i massacri compiuti da questo regime totalitario ai danni soprattutto di donne e bambini indifesi, fatti che rappresentano il “male puro e semplice”. Putin e i suoi uomini ripetono gesti disumani già rimasti famosi nella storia russa, caratterizzata dall’attacco aggressivo di potenza militare che vuole sottomettere gli altri popoli. Già a novembre il premier polacco metteva in guardia dalle vere intenzioni espansionistiche della Russia. Le potenze internazionali devono inasprire le sanzioni per fermare la guerra in Ucraina, per esempio colpendo i depositi degli oligarchi sostenitori di Putin nelle banche occidentali, per evitare di essere corresponsabili nella tragedia ucraina. Infine Morawiecki si è rivolto alla Francia ed alla Germania, indicando la necessità di azioni forti e resistenti per sconfiggere alla radice la politica dittatoriale di Putin.

https://www.pap.pl/aktualnosci/news,1143877,premier-proponujemy-powolanie-miedzynarodowej-komisji-do-zbadania-zbrodni

I piani dell’Agenzia spaziale polacca

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Secondo Grzegorz Wrochna, il presidente dell’Agenzia spaziale polacca ‘POLSA’, la Polonia tra due anni potrebbe mandare in orbita un satellite. Per quanto riguarda altri piani l’Agenzia vorrebbe mandare tra cinque o sei anni sulla Luna una missione di carattere tecnico. Il progetto avrebbe come scopo l’analisi dei materiali che vi si trovano. Wrochna ha detto che tra venti o trenta anni potrebbe aver inizio l’estrazione mineraria sulla Luna. I materiali estratti sarebbero poi portati sulla Terra. Il presidente di POLSA ha inoltre sottolineato che la Polonia ha iniziato da poco a far parte del Programma Artemis NASA. Il progetto prevede una costante presenza degli esseri umani sulla Luna. Grazie a questo programma si spera che nel futuro anche la Polonia manderà un suo astronauta.

https://www.polskieradio24.pl/42/273/Artykul/2932467,Polska-w-kosmosie-Prezes-POLSA-za-dwa-lata-moglibysmy-wynosic-satelity-na-orbitespazio

Apertura di una società in Polonia

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L’economia polacca è cresciuta a un ritmo stabile per più di 25 anni ed è una delle economie più interessanti dell’Unione europea. Per questo motivo sempre più investitori stranieri scelgono di insediare il proprio business in Polonia. 

Il tasso di crescita previsto nel 2022 è intorno al 4,9% e trai paesi europei, sicuramente l’economia polacca è una di quelle che si è ripresa più velocemente dallo shock causato dalla pandemia di COVID-19.

Tra i settori più interessanti possiamo citare il settore energia, l’industria automotive, il settore dell’elettrodomestico, l’elettronica, aerospace, agricoltura, trasformazione alimenti, cosmetica e il settore dei servizi.

Un imprenditore che desideri aprire un’attività economica in Polonia ha diverse possibilità, in linea con le tipologie societarie previste nei paesi dell’Unione europea.  Tra le possibili soluzioni si possono aprire succursali o branches, oppure costituire nuove entità. 

La forma societaria più popolare scelta dagli investitori stranieri è la Sp. z o.o. (Spółka z ograniczoną odpowiedzialnością). Questa forma societaria equivale alla Società a responsabilità limitata italiana, anche se ha qualche differenza sotto il profilo della responsabilità degli amministratori. La quota minima di capitale per questo tipo di società è modesta, ovvero di 5.000 PLN. Il valore dell’imposta sui redditi societari, CIT – Corporate Income Tax, in Polonia è fissata come quota ordinaria del 19%, tuttavia è prevista una quota del 9% per le nuove società e fino a 2.000.000 euro di fatturato/anno.

Realtà più strutturate possono scegliere di costituire una Società per Azioni, in polacco Spółka akcyjna (S.A.).  La Società per Azioni in Polonia ha capitale minimo di 100.000 PLN e sostanzialmente segue una disciplina uniforme a quella italiana.

Ogni attività economica in Polonia è sottoposta alla registrazione presso il KRS, ovvero il registro delle imprese polacco. L’IVA in Polonia è al 23% come aliquota standard, con tuttavia riduzioni per categorie specifiche di prodotti/servizi al 8% e al 5%, con alcune esenzioni.

IC&Partners Poland può aiutare nel capire quale sia la struttura più adatta al tipo di business, scrivere lo statuto e registrarlo al KRS, aprire il conto corrente e nel supporto per tutte le tematiche fiscali e legali legate all’attività di impresa in Polonia, compreso la ricerca e selezione del personale e la gestione delle paghe.

Per approfondimenti e per verificare insieme ai nostri esperti quale può essere la forma societaria più adatta per il tuo business in Polonia, non esitare a contattarci:

IC&Partners Poland S.A.
Plac Powstańców Warszawy 2a
00-030 Warszawa
T   +48 22 828 39 49
E    info@icpartnerspoland.pl

Solidarietà degli italiani all’estero con i rifugiati in fuga dalla guerra

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Consiglio Generale degli Italiani all’Estero

Segretario generale

Sono tempi grami e tristi da quando le forze armate russe hanno invaso l’Ucraina mettendo a soqquadro la stabilità sociale, economica e militare dell’Europa occidentale. La guerra che si protrae da oltre un mese ha già causato migliaia di morti costringendo, ad oggi, oltre 4 milioni di profughi – donne, bambini ed anziani – a lasciare il proprio Paese per rifugiarsi nei paesi di frontiera confinanti con il loro.

A differenza del recente passato questa guerra ha effetti diretti sulla quotidianità di molti paesi europei riportando nella vita delle persone lo spettro bellico e la paura. L’Europa occidentale da oltre 70 anni ha vissuto un lungo periodo di pace, che ha contribuito a consolidare le democrazie e a fare vivere i propri cittadini nella più ampia libertà. 

Ai disagi prodotti negli ultimi anni dalle restrizioni sanitarie si stanno aggiungendo, oggi, gli effetti inflazionistici causati dai prezzi delle materie prime, che contribuiscono ad acuire l’esistente divario sociale favorendo la diffusione della povertà e il ritorno alle grandi diseguaglianze.

In questa diffusa e surreale instabilità sono coinvolti anche i cittadini italiani all’estero ai quali guarda con interesse il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, il quale in risposta all’emergenza bellica ha chiamato a raccolta le nostre Comunità residenti nei 5 continenti dialogando su vasta scala con i Comites, con le Associazioni italiane, Enti  e Organizzazioni e con numerosi volontari, in particolare quelli presenti nei Paesi di frontiera con la Russia e l’Ucraina, per acquisire informazioni dirette sulle iniziative di primo soccorso poste in essere in aiuto ai rifugiati e ai nostri connazionali in fuga dagli scenari bellici, con l’obiettivo di incoraggiarli a coordinarsi per organizzare iniziative e aiuti mirati.

Nelle consultazioni che si sono svolte tra il CGIE e le organizzazioni italiane all’estero, comprese le missioni cattoliche, è emerso un diffuso entusiasmo solidaristico e la disponibilità a coordinarsi con i nostri connazionali per soccorrere ed ospitare i rifugiati e inserirli provvisoriamente nelle società di accoglienza. L’impegno assunto passa attraverso una convergenza di intendi che prevedono:

  • L’istituzione temporanea di un ufficio dedicato nella direzione per le politiche migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, diverso dall’Unità di crisi, a cui i Comites e le Associazioni italiane all’estero possano rivolgersi per veicolare eventuali aiuti materiali e sanitari e per l’ospitalità. Questo ufficio, situato all’interno della direzione DGIT, fungerà da coordinamento con i Comites presenti nell’area bellica per assistere anche i nostri connazionali coinvolti dalle sanzioni, ad es. i pensionati residenti in Russia, i nuovi disoccupati, i bisognosi di assistenza sanitaria ecc.  Il recapito di posta elettronica per mettersi in contatto con l’Ufficio è il seguente: ufficio.01@esteri.it;
  • La promozione di giornate delle porte aperte per tutti i Comites e le Associazioni italiane all’estero per incontri locali propedeutici nel breve e medio termine a avviare iniziative a favore dei rifugiati e degli italiani coinvolti nei Paesi di frontiera con la Russia e l’Ucraina;
  • L’istituzione di un fondo straordinario da realizzare con diversi Ministeri per permettere ai Comites, alle Associazioni e ai Consolati italiani di agire in rappresentanza dell’Italia nei vari paesi di frontiera per i primi soccorsi ai rifugiati;
  • L’organizzazione di eventi con artisti italiani e locali per la raccolta fondi da destinare ad aiuti assistenziali e materiali.

Come già successo più volte nel passato la Comunità degli italiani all’estero non sta facendo mancare il proprio sostegno e continuerà a farlo nei modi e nei tempi richiesti purché si arrivi finalmente a ripristinare la pace.

Michele Schiavone

Tägerwilen, 31 marzo 2022

[Aggiornamento 31.03.2022] Situazione attuale in Polonia rispetto all’epidemia di COVID-19

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In Polonia questa settimana si registrano dati in sensibile diminuzione sotto il profilo dei nuovi contagi (-35%), in calo anche i morti (-21%). Il numero complessivo dei casi attivi è 524.691, di cui in gravi condizioni 308, ovvero circa lo 0,1% del totale.

Gli ultimi dati giornalieri 4.997 nuove infezioni (su 54.600 test effettuati), con 133 morti da coronavirus nelle ultime 24 ore. Il numero delle vittime nell’ultima settimana è stato di 547 morti e la situazione nelle strutture sanitarie polacche è sotto controllo. Sono ospedalizzati 4.544 malati di COVID-19, 308 terapie intensive occupate.

Attualmente sono state effettuate 53.924.321 vaccinazioni in Polonia per COVID-19. La copertura sul totale della popolazione è di circa il 58,9%, inferiore alla media UE 72,4%. L’Italia ha copertura sul totale della popolazione pari al 79,4% (maggiori informazioni su: https://vaccinetracker.ecdc.europa.eu).

Dato il calo dei nuovi casi registrati il Governo polacco ha eliminato dal 28 marzo l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi pubblici al chiuso, unica eccezione le strutture sanitarie e le farmacie.

Sono aperti bar e ristoranti senza limiti di capienza. Sono aperti hotel, centri commerciali, negozi, saloni di bellezza, parrucchieri, musei e impianti sportivi, anche al chiuso. Sono aperte anche discoteche e sale da ballo.

Abolita la quarantena di 7 giorni obbligatoria per persone in arrivo in Polonia. Non è più previsto al momento alcun obbligo di vaccinazione per l’ingresso nel Paese, né è più prevista la quarantena obbligatoria.

A seguito degli sviluppi legati alla guerra in corso oltre i confini orientali, sono sospesi i voli verso Ucraina, Bielorussia e Russia, sono bloccati anche gli accessi via terra e il traffico ferroviario da Bielorussia e Ucraina.

Si raccomanda di limitare gli spostamenti e monitorare i dati epidemiologici per viaggi da e verso la Polonia.

Per spostamenti all’interno dell’UE, si raccomanda di verificare le restrizioni su: https://reopen.europa.eu

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Informazioni per i cittadini italiani in rientro dall’estero e cittadini stranieri in Italia tra cui le risposte alle domande:

  • Ci sono Paesi dai quali l’ingresso in Italia è vietato?
  • Sono entrato/a in Italia dall’estero, devo stare 14 giorni in isolamento fiduciario a casa?
  • Quali sono le eccezioni all’obbligo di isolamento fiduciario per chi entra dall’estero?
  • E’ consentito il turismo da e per l’estero?

Per gli spostamenti da e per l’Italia a questo link le informazioni del Ministero degli Esteri:
https://www.esteri.it/mae/it/ministero/normativaonline/decreto-iorestoacasa-domande-frequenti/

La situazione Polonia verrà aggiornata all’indirizzo: www.icpartners.it/polonia-situazione-coronavirus/

Per maggiori informazioni:
E-mail: info@icpartnerspoland.pl
Telefono: +48 22 828 39 49
Facebook: www.facebook.com/ICPPoland
LinkedIn: www.linkedin.com/company/icpartners/

Premio Strega, i libri proposti dagli amici della domenica

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Quando vado in giro a sbrigare le mie commissioni quotidiane, mi capita spesso di fare un salto in qualche libreria di passaggio. Di solito non ho grossi problemi nella scelta di una buona lettura. A volte sono guidata dal nome dell’autore che magari conosco o di cui ho sentito parlare, a volte invece mi ispira solo il titolo o la copertina adocchiata nella vetrina. In verità la maggior parte delle volte sembra che non sia io a cercare i libri, ma che essi cerchino me, “capitandomi” tra le mani. Ma succede talvolta che l’ispirazione non arriva immediatamente e quindi di tanto in tanto vale la pena affidarsi all’autorevolezza dei premi letterari che senz’altro sono la garanzia di una buona lettura.

In Italia ce ne sono molti, di varie categorie che spaziano per ambito e modalità di conferimento. Tra i più prestigiosi nel mondo della prosa c’è il Premio Strega.

Nell’Italia del primo dopoguerra, quando borghi e città mostravano tutti i segni della violenza appena subita, e le macerie riempivano ancora gran parte del territorio, nel 1947 due persone vollero restituire alla cultura l’importanza intrinseca nella ricostruzione di una identità nazionale e sociale, ancor prima che materiale. Così Maria Bellonci e Guido Alberti decisero di fondare un premio letterario che chiamarono Premio Strega, dall’omonimo liquore di cui l’attore Alberti era produttore e amministratore dell’azienda di famiglia. Il Premio fu la naturale evoluzione degli incontri che già dal 1944 si tenevano nel salotto letterario della scrittrice Bellonci, denominato gli “Amici della domenica”, ancora sotto i bombardamenti ed il terrore della guerra.

Così la Bellonci ricorda quel periodo: “Cominciarono, nell’inverno e nella primavera 1944, a radunarsi amici, giornalisti, scrittori, artisti, letterati, gente di ogni partito unita nella partecipazione di un tema doloroso nel presente e incerto nel futuro. Poi, dopo il 4 giugno, finito l’incubo, gli amici continuarono a venire: è proprio un tentativo di ritrovarsi uniti per far fronte alla disperazione e alla dispersione. Prendiamo tutti coraggio da questo sentirci insieme. Spero che sarà per ognuno un vivido affettuoso ricordo.”

Questo fu l’embrione dal quale si sarebbe sviluppata la più importante istituzione letteraria nazionale, che ha visto fra i suoi partecipanti illustri scrittori del calibro di Ennio Flaiano, Elsa Morante, Natalia Ginzburg, Anna Maria Ortese, Maria Bellonci, Dacia Maraini, Margaret Mazzantini, Melania Gaia Mazzucco, Helena Janeczek, Umberto Eco, Sandro Veronesi e molti altri.

Non è possibile elencare tutti i vincitori nella lunga storia del Premio letterario, assegnato ogni anno a partire dal 1947.

Aggiungo, che il nome dell’istituzione, come quello dell’omonimo liquore “Strega”, deriva da un’antica tradizione legata alla stregoneria nelle credenze popolari dell’Italia meridionale, in particolare alla janara dell’area di Benevento, da dove proveniva la famiglia Bellonci, che è una delle tante fantasiose figure di streghe protagoniste nei racconti della tradizione del mondo agreste e contadino.

Tutt’oggi quattrocento giurati si riuniscono generalmente nel mese di giugno, per scegliere dodici opere da ammettere al concorso. Durante la prima selezione ne vengono scelte in genere cinque, anche se a volte è stato necessario aggiungerne una ad ex equo, portando in finale sei titoli. Il vincitore viene designato di anno in anno, come da tradizione, precisamente il primo giovedì di luglio. Nel ninfeo di Villa Giulia a Roma, la giuria effettua la votazione definitiva che proclama l’opera vincitrice, trasmessa in diretta televisiva dalla Rai.

Gli stessi quattrocento giurati, selezionati fra donne e uomini eccelsi in varie forme di arte e cultura, oltre a ex vincitori del Premio, vengono ancora oggi denominati gli “Amici della domenica” come il gruppo di impavidi letterati che diede vita a questa mirabile istituzione. A partire dal 2010 si sono aggiunti alla giuria i voti dei lettori “forti”, segnalati di anno in anno da librerie indipendenti distribuite su tutto il territorio nazionale. Inoltre, dal 2017 la giuria si è allargata ai 20 voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, oltre a 200 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 20 Istituti italiani di cultura all’estero.

Il numero dei votanti raggiunge quindi un totale di 660 aventi diritto, garantendo una giuria di altissima competenza e affidabilità, capace di selezionare al livello più elevato ogni opera letteraria vagliata, per forma e contenuto.

Logicamente ogni libro sottoposto al vaglio di tale giuria di altissimo livello, non può che essere considerato un capolavoro editoriale, indipendentemente dal genere letterario nel quale gli autori si sono cimentati.

Così, volendo assicurarsi la lettura di un buon libro, vale la pena dare un’occhiata ai vincitori delle ultime edizioni del Premio Strega e trovare qualcosa di nostro interesse; ad esempio a chi volesse intraprendere un viaggio nel giallo a tinte noir e gotiche, posso consigliare il libro “La ferocia” di Nicola Lagioia, vincitore del Premio Strega nel 2015.

Quello del 2016 invece, “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati offre uno spaccato della buona società romana negli anni Settanta, dove personaggi di varia natura raccontano mille avventure, tra immaginazione e realtà, fino a giungere al famoso delitto del Circeo.

“Le otto montagne” vincitore nel 2017 e scritto da Paolo Cognetti piacerà a chi volesse partire per un viaggio spirituale e avventuroso, insieme a due uomini la cui amicizia supera ogni vetta raggiunta a passi lenti e silenziosi.

Nel 2018 il premio venne assegnato alla scrittrice Helena Janeczek (intervsta a Helena Janeczek è disponibile qui) per il libro “La ragazza con la Leica” dove gli amori di gioventù si scontrano con un mondo in cui la profonda crisi economica e l’ascesa del fascismo non riescono a soffocare la forza ed il coraggio di coloro che li avevano vissuti e combattuti, con il loro libero pensiero ed il loro agire, fino anche alla morte.

Restando imperniati sul tema del fascismo, abbiamo la prima opera che tratta della nascita, l’ascesa e il declino di Mussolini, in un romanzo documentario completamente fondato su fonti autentiche. La vita dell’uomo che avrebbe determinato grande parte della storia d’Italia, descritto magistralmente senza filtri politici o ideologici. L’opera senza precedenti si intitola “M. il figlio del secolo” scritto da Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega nel 2019.

L’ultimo in ordine cronologico, premiato nel 2020, è il libro “Il colibrì” di Sandro Veronesi. Racconta l’avventura di una vita di uomo, vissuta per assoluti fra atrocità e grandi amori, alla continua ricerca del proprio centro, senza mai precipitare nel vuoto, accettando ogni sfida come il sale della vita e raggiungendo la meta del proprio cammino nel corso di qualche decina di anni, in un tempo indefinito che inizia negli anni Settanta e termina in un futuro ancora ignoto, dove una figlia incarna una nuova umanità.

La lettura di ognuna di queste opere potrà accompagnare i nostri giorni e i momenti di relax con un buon libro in mano, ma anche i nostri anni poiché il loro contenuto potrebbe lasciarci un segno indelebile nel cuore. Possiamo affermarlo con certezza, lo garantisce il bollino di una delle maggiori onorificenze letterarie italiane, il Premio Strega.