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Kamil Glik ha acquistato un’ambulanza per aiutare l’Ucraina

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Foto za https://www.facebook.com/GlikOfficial

Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Kamil Glik, calciatore con una lunga carriera nel campionato italiano, attualmente in forza al Benevento, è stato uno dei primi sportivi polacchi a condannare l’aggressione russa in Ucraina considerandola un crimine contro l’umanità. Inoltre Glik, esprimeva ripetutamente, attraverso Twitter, il desiderio di aiutare le vittime della guerra. “Il difensore polacco ha finanziato l’acquisto di un’ambulanza, dedicata soprattutto al trasporto dei bambini gravemente malati sul territorio della Polonia. Il veicolo, dopo la fine del conflitto, sarà disponibile per il servizio sanitario”, informa Krzysztof Stanowski, il comproprietario di Kanał Sportowy. Secondo il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina Oleksiy Danilov sono stati uccisi 82 bambini durante la guerra in Ucraina e lo considera un “prezzo troppo caro dell’indipendenza”.

https://www.polskieradio24.pl/5/4147/Artykul/2919809,Historia-jest-prosta-Kupilem-karetke-Kamil-Glik-reaguje-na-wojne-na-Ukrainie

Zbigniew Rau al forum dell’ONU: “la Russia si prende gioco delle Nazioni Unite”

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“Il Cremlino ha iniziato ad avere come obiettivo la popolazione e l’infrastruttura civile per piegare gli Ucraini, il che costituisce un atto di terrorismo di stato”, lo ha dichiarato il Ministro degli Affari Esteri Zbigniew Rau durante un incontro per il Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Come ha sottolineato: “La Russia si prende gioco dello Statuto delle Nazioni Unite”. La Polonia è ora a capo dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione Europea (OSCE). La guerra iniziata dalla Russia è una sconfitta strategica e tattica perché è condotta male, provocando morte e terrore tra i propri soldati. L’OSCE deve usare tutti gli strumenti per fermare l’aggressione russa, perché la Russia contrasta i principi fondamentali di libertà e democrazia, compiendo disumani crimini di guerra in Ucraina. La Russia aveva la possibilità di risolvere i propri problemi tramite la pace e la diplomazia, invece ha provocato un conflitto immotivato. La crisi attuale è comunque ancora risolvibile con il dialogo. L’OSCE ha 57 membri che dovrebbero avere un’opinione comune sulla politica internazionale di difesa militare e pacifica.

https://www.polskieradio24.pl/5/1223/Artykul/2919966,Rosja-uczynila-z-Karty-Narodow-Zjednoczonych-okrutny-zart-Zbigniew-Rau-na-forum-ONZ

Andrzej Duda ha firmato la legge riguardante l’assistenza ai cittadini ucraini

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La Camera dei deputati ha adottato una legge sull’assistenza ai cittadini ucraini in relazione al conflitto armato. Il Senato ha adottato in totale 60 emendamenti alla legge; molti di questi sono stati accettati. Il presidente Andrzej Duda ha firmato la legge sabato sera. La legislazione entrerà in vigore alla data di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale e si applicherà con effetto retroattivo a decorrere dal 24 febbraio 2022. In breve la legge garantisce la legalità del soggiorno per i cittadini ucraini, così come per i loro coniugi che non hanno la cittadinanza ucraina, entrati in Polonia dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Il soggiorno dei rifugiati ucraini in Polonia sarà considerato legale per 18 mesi. Sarà legale anche la permanenza dei bambini nati in Polonia da donne ucraine fuggite dalla guerra. Il Sejm non ha accolto l’emendamento del Senato secondo il quale doveva essere garantito un periodo illimitato di permesso di soggiorno in Polonia. Ai sensi della legge, trascorsi 9 mesi, i rifugiati il ​​cui soggiorno è stato riconosciuto legale possono richiedere un permesso di soggiorno temporaneo per un periodo di 3 anni. In base alla legge, i rifugiati dall’Ucraina potranno, tra l’altro, ricevere il numero PESEL e creare un profilo EPUAP. I rifugiati possono richiedere il numero PESEL a qualsiasi organo del comune. I rifugiati potranno anche lavorare in Polonia e avere accesso all’assistenza sanitaria. Alunni e studenti potranno continuare la loro formazione nelle scuole e nelle università polacche. Inoltre, i rifugiati dall’Ucraina avranno a un supporto finanziario di 300 PLN a persona una tantum. La legge prevede anche un supporto a chi fornirà vitto e alloggio ai cittadini ucraini, tale importo sarà erogato per un periodo massimo di 60 giorni, ma in casi giustificati potrà essere prorogato. L’indennità dovrà essere corrisposta sulla base di una convenzione stipulata con il comune, tuttavia, dopo l’adozione dell’emendamento del Senato, deve essere basata sulla espressa richiesta di tale supporto. La maggior parte delle disposizioni della legge non si applicano agli ucraini che risiedevano legalmente in Polonia prima della guerra. Tuttavia, i termini di validità dei loro visti nazionali e permessi di soggiorno temporanei, che sarebbero scaduti durante la guerra, saranno prorogati durante il periodo bellico fino alla fine dell’anno. Nella legge è stato inserito anche un emendamento del Senato, secondo il quale le scadenze successive al 24 febbraio, tra l’altro, di validità dei permessi di soggiorno o dei documenti di identità polacchi dei cittadini ucraini sarà prorogata di 18 mesi. Per 18 mesi, sarà anche considerato il soggiorno legale di un cittadino ucraino, se durante la guerra perderà la possibilità di soggiornare in Polonia sulla base, ad esempio, di un visto Schengen o nell’ambito di un regime di esenzione dal visto.

https://www.pap.pl/aktualnosci/news,1113424,szefowa-kprp-prezydent-andrzej-duda-podpisal-ustawe-o-pomocy-dla-obywateli
https://dziennikustaw.gov.pl/D2022000058301.pdf

Vino, verdure e primavera

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L’inverno è quasi alle spalle e la primavera ci invita a bere vini più freschi e leggeri, così come infatti si fanno strada sulle nostre tavole cibi e preparazioni più leggere e delicate, come ad esempio le verdure.

Quando sono protagoniste del piatto per il piacere di un’alimentazione più sana, le verdure pongono il problema di che cosa berci insieme.

Lessate, al vapore o passate in padella, ci sono molti modi per cucinarle ma in quasi tutti i casi la scelta cade su un vino bianco morbido. L’aggiunta di legumi quali i fagioli o il farro o le patate, ci permette di avere al gusto una tendenza dolce che può attenuare quella amarognola delle erbe. Col pomodoro “in purezza”, che è la verdura acida per eccellenza (anche se in realtà a livello botanico il pomodoro è un frutto), l’abbinamento con il vino è pressoché impossibile. Se in insalata, la cosa migliore è l’acqua. Se cotto, ripieno, su una pizza o sugli spaghetti, occorre bere vini bianchi di media struttura come lo Chardonnay o vini rossi giovani come il Merlot o il Pinot Nero.

Il sedano invece, profumato e croccante, se gustato assieme a formaggi stagionati o a erborinati giovani quale il gorgonzola vuole vini bianchi aromatici e persistenti come il Gewürztraminer o un Malvasia secco ma con un paio di anni di invecchiamento.

La nota dolce dei piselli in vellutate, risotti e paste richiede vini bianchi dai profumi floreali e fruttati come il Pinot Bianco o un uvaggio di uve bianche con presenza di Sauvignon non oltre il 25%.

Il sapore delicato delle zucchine al vapore si dissolve in fretta per l’alto contenuto di acqua e per questo possono andar bene bianchi molto giovani e leggeri, come il Vermentino ligure (meno adatto il Vermentino della Toscana o della Sardegna). Se invece sono preparate ripiene (di carne o di formaggio) potremo bere vini bianchi più strutturati come il Pinot Grigio o il Müller Thurgau.

I peperoni, carnosi e con una importante tendenza dolce se non addirittura una “dolcezza” spiccata, pur se grigliati oppure ripieni, si abbinano bene con un vino rosso leggero ma anche con un vino vivace, frizzante più che spumante. Se invece i peperoni sono crudi, multicolori e spezzettati in una insalata insieme a tonno, mozzarella, olive o cubetti di formaggio, sarà opportuno abbinarli con un vino bianco leggero ma non di grande acidità, in modo che la croccantezza profumata dei peperoni possa dialogare bene con la moderata alcolicità del vino e la sua sapidità.

Di sapore particolare e persistente, gli asparagi richiedono sempre vini bianchi, delicatamente aromatici come il Sylvaner dell’Alto Adige, un Pinot bianco oppure un Sauvignon purché non sia troppo spinto in quelle sue note caratteristiche che lo rendono così riconoscibile ovunque.

In ogni caso comunque è da considerare anche il tipo di cottura che viene utilizzato, sapendo che le preparazioni alla griglia ad esempio danno quella nota amarognola dovuta all’ustione della superficie dei cibi che richiede una morbidezza adeguata a bilanciarne la leggera ruvidezza. Per tal motivo potremmo anche giocare con la temperatura del vino, tenendolo un po’ meno fresco, in modo che le note morbide (zuccheri, alcolicità e note gliceriche) possano ammorbidire l’incontro con l’amaro.

Allo stesso modo terremo conto di altre caratteristiche quando durante questa stagione gusteremo delle zuppe o minestre con verdure fresche e profumate. In tal caso la succulenza data dalla liquidità del piatto potrà trovare un giusto equilibrio con l’alcolicità del vino oppure con una leggera tannicità (un rosato andrà benissimo), che tenderà ad “asciugare” l’importante presenza di liquido intrinseco della zuppa o della vellutata.

Kamala Harris incontra Duda

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La vicepresidente USA Kamala Harris, durante l’incontro con il presidente polacco, ha affermato che l’Articolo 5 del Trattato della NATO è vincolante perché vi è scritto che l’attacco ad un membro del patto equivale all’attacco a tutti gli alleati, la cui lotta è comune. La Harris ha indicato che nella sua città (Los Angeles) e sull’intero territorio degli Stati Uniti, la presenza dei cittadini di origine polacca è particolarmente numerosa, quindi le relazioni tra USA e Polonia sono molto importanti sia nel campo diplomatico che culturale perché uniscono le varie generazioni. La vicepresidente USA ha sottolineato che sul territorio polacco è stata aumentata la presenza di militari americani e sono stati consegnati i Patriot, La Harris ha anche ringraziato il popolo polacco per le azioni che ne dimostrano la generosità tramite l’aiuto eccezionale fornito agli Ucraini, fatto che ha rivelato ancora il volto altruista del popolo polacco che si pone a difesa dell’unità nazionale ucraina, per esempio in queste ore in cui i Russi hanno brutalmente attaccato l’ospedale di Mariupol, dove si trovano molte donne con bambini. La partnership solidale tra USA e Polonia è molto significativa e basilare per garantire la sicurezza della regione, quindi gli americani hanno aumentato i fondi di aiuto umanitario e civile. Il Presidente USA ha deciso sanzioni economiche per punire la Russia, fermando l’importazione di rifornimenti d’energia da quel Paese. Un gruppo speciale indagherà i crimini commessi dagli oligarchi russi. Il presidente polacco ha assicurato che il suo Stato difenderà sempre la libertà e la democrazia ed ha ringraziato gli USA per il sostegno, anche militare, tramite i Patriot, i Himars, gli F35 e gli Abrams.

https://www.pap.pl/aktualnosci/news,1110423,wiceprezydent-usa-po-spotkaniu-z-prezydentem-andrzejem-duda-do-polski

Nuovi investimenti di Google in Polonia

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Google ha dichiarato che investirà circa 2.7 miliardi di złoty nell’acquisto di stabilimenti nel complesso The Warsaw Hub, dove l’azienda prevede di assumere 2.500 dipendenti. L’investimento consentirà di offrire ai lavoratori sia la possibilità di lavorare da remoto, sia in modalità ibrida. “Google opera in Polonia da oltre quindici anni e siamo orgogliosi di poter accrescere il nostro coinvolgimento nel Paese” ha affermato Ruth Porat, vicepresidentessa di Google e Alphabet. Il presidente del consiglio Mateusz Morawiecki ha indicato che la decisione di Google conferma la solidità dell’economia polacca. L’azienda gestisce anche programmi educativi in Polonia: oltre 270.000 persone in tutto il Paese hanno preso parte a iniziative per lo sviluppo delle proprie competenze digitali e negli ultimi due anni sono stati formati oltre 24.000 specialisti. Secondo il ministro dello sviluppo e della tecnologia Piotr Nowak, è un’altra prova che la Polonia ha un grande potenziale in termini di innovazione e di nuove tecnologie. Inoltre, come annunciato dalla società in un comunicato, “le attività di Google in Polonia si concentrano attualmente sul supporto degli aiuti per i rifugiati dall’Ucraina”. La scorsa settimana Google ha annunciato che quasi 40 milioni di złoty saranno donati alle ONG che aiutano i profughi.

https://www.pap.pl/aktualnosci/news%2C1105499%2Cgoogle-chce-zainwestowac-ok-27-mld-zl-w-swoje-warszawskie-centrum.html

Dal binario 4 della stazione di Przemyśl parte il treno della speranza

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Di Sebastiano Giorgi

I binari 4 e 5 della stazione di Przemyśl sono transennati. Di qui si passa solo mostrando il passaporto per salire sull’Espresso 1340 che fa spola senza soluzione di continuità, e senza soste in Polonia, con Leopoli. Un binario in cui si incrociano le vite di chi fugge dalla guerra e di chi, fatto il pieno di prodotti alimentari e medicinali, torna per assistere i parenti lasciati nelle città ucraine. L’onda dei rifugiati intanto cresce e lo si capisce dall’allestimento di nuove cucine da campo e ambulatori volanti in ogni angolo della stazione. Gli ucraini che arrivano a Przemyśl vengono dirottati al centro di accoglienza all’ex supermercato Tesco, solo pochi fortunati trovano un passaggio alla stazione o hanno qualcuno che li aspetta. Al centro d’accoglienza la situazione è al limite. La struttura creata in due giorni ospita 3000 brandine, una attaccata all’altra, tante cucine, pochissimi bagni, praticamente nessuna doccia, e qui ogni giorno transitano quasi 10 mila persone e qualche migliaio di cani e gatti. Il problema umanitario, se non verranno presto creati servizi all’esterno, rischia di diventare emergenza sanitaria.

Budini di riso

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Ingredienti:

Per la frolla:
500 gr farina di frumento
300 gr di burro morbido
200 gr di zucchero a velo
3 tuorli d’uovo
La scorza grattugiata di 1 limone biologico
Polpa di vaniglia in bacca o in polvere
2 pizzichi di sale
Per la crema di riso:
150 gr di riso originario
600 ml di latte

La scorza di un’arancia e di un limone
1 pizzico di sale
100 gr di zucchero semolato
1 noce di burro
Per la crema pasticciera:
350 g di latte intero
80 gr di zucchero a velo
1 tuorlo
1 uovo intero
35 gr di amido di mais
Scorza di limone e arancia

Procedimento:

Per prima cosa prepariamo la pasta frolla che poi metteremo in frigo a riposare. Prendete una ciotola, all’interno versate la farina e il burro freddo tagliato a pezzetti, lavorate con le mani i due ingredienti fino ad ottenere un composto sabbioso. Unite poi i tuorli, lo zucchero a velo, la scorza grattugiata del limone, la vaniglia e il sale. Lavorate tutti gli ingredienti con le mani per amalgamarli tra loro. Non appena il composto inizia a prendere forma rovesciate su un piano da lavoro, spolverate con un po’ di farina e continuate a lavorare fino a formare un panetto liscio ed omogeneo. Coprite l’impasto con la pellicola per alimenti e mettetelo a riposare in frigo.

Mentre la frolla riposa preparate la farcia dei vostri budini di riso. Preparate ora la crema di riso: prendete una casseruola, mettete all’interno il latte intero, lo zucchero semolato, un pizzico di sale, la scorza grattugiata di mezzo limone e la scorza grattugiata di 1 arancia (di medie dimensioni e sempre possibilmente biologiche e ben lavate prima di grattugiarle). Fate scaldare a fiamma media e non appena il latte è caldo e lo zucchero ormai sciolto buttate giù il riso, abbassate la fiamma al minimo e fate cuocere dolcemente, per circa 25 minuti, mescolando di tanto in tanto per evitare che si attacchi sul fondo. Man mano che il riso si cuoce il latte si ritira. Continuate a mescolare di tanto in tanto e trascorsi 20 minuti assaggiate con un cucchiaino il riso, se i chicchi sono morbidi spegnete. Se sono ancora troppo al dente proseguite per altri 5 minuti e poi spegnete il fuoco. aggiungete una noce di burro, mantecate e lasciate completamente raffreddare.

Per finire preparate la crema pasticcera. In una casseruola mettete il latte e unite la scorza grattugiata di mezzo limone e mezza arancia. Portate a bollore a fiamma medio-bassa. In una ciotola versate l’amido e lo zucchero. Mescolate con una frusta. Unite ora il tuorlo e 1 uovo medio intero e amalgamate il tutto con una frusta da cucina energicamente. Versate sopra un mestolo del latte ormai caldo (ma non bollente) e mescolate subito per amalgamare. Versate poi tutto il resto del latte sul composto di uova sbattute, amalgamate con la frusta da cucina e versate di nuovo all’interno della casseruola. Rimettete sul fuoco e, a fiamma medio-bassa, fate cuocere la vostra crema girando di continuo con una frusta a mano. Appena la crema sfiora il bollore spegnete il fuoco e fate completamente raffreddare in una ciotola di vetro o ceramica.

Solo una volta che la crema di riso e la crema pasticcera saranno ben fredde unitele insieme e amalgamate con una spatola, avrete finalmente ottenuto la farcia per riempire i vostri budini di riso. Riprendete la frolla dal frigo, stendetela su una spianatoia con uno spessore di circa 4 mm. Usate lo stampo per muffins o i pirottini di alluminio usa e getta. Foderate quindi gli stampini con la frolla poi riempiteli con un cucchiaio di ripieno (deve arrivare fino al bordo).

Cuoceteli in forno statico a 180° per 20 minuti, poi abbassate la temperatura a 160° e cuocete per altri 10-15 minuti. Fate raffreddare, sformateli e cospargeteli con zucchero a velo.

Przemyśl epicentro dell’emergenza umanitaria, forte il contributo italiano

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Di Sebastiano Giorgi

Nel dramma umanitario conseguente all’invasione russa dell’Ucraina la reazione dei paesi europei a supporto dei rifugiati è compatta e anche la comunità italiana in Polonia sta facendo la sua parte coordinata dall’Ambasciata Italiana. In prima fila ci sono gli imprenditori italiani Umberto Magrini e Riccardo Caruso, che hanno messo a disposizione un albergo per accogliere i rifugiati, e poi ancora c’è il supporto del Comites, di tanti privati cittadini e aziende italiane tra cui le Generali, IC&Partners e la Chicco, il cui manager Gianluca Migliorisi è arrivato stamattina a Przemyśl, che è la città simbolo dell’accoglienza polacca ed europea. Due sono i grandi centri d’accoglienza creati nei pressi di quest’area di confine, uno alle porte di Przemyśl in un ex Tesco riconvertito e l’altro a pochi chilometri di distanza a Korczowa. In entrambi i centri d’accoglienza sono state allestite brandine (circa 3 mila per ciascuna struttura), cucine da campo e punto medico, mentre i flussi di aiuti umanitari continuano ad arrivare senza sosta, compreso cibo per gatti e cani, perché gli animali domestici portati dai rifugiati sono migliaia. Anche girando tra i centri di accoglienza si incontra una forte presenza italiana con una missione INSFO ROE, interamente finanziata da privati, il cui responsabile ci ha comunicato che c’è urgenza di portare alcuni rifugiati con problemi di salute in Italia. Una missione che da quando è arrivata, domenica scorsa, si è presa carico di 300 persone di cui 54 già mandate in Italia. E poi ci sono tanti cittadini italiani che hanno riempito la macchina di prodotti alimentari e medicine e sono arrivati fin qui per portare il loro aiuto per poi rifare il percorso inverso riportando in Italia degli ucraini. A Korczowa sono arrivati anche due pullman dalla Sardegna per accogliere e portare in Italia 60 bambini di un orfanatrofio del Donbass. Una missione complicata che al valico di Hrebenne ha avuto non pochi problemi nel riuscire a far passare i bambini, ma alla fine è andato tutto bene. I due pullman sono ripartiti nella notte per Cracovia, dove grazie alla collaborazione del consolato italiano, hanno trovato da dormire e da mangiare prima di riprende il viaggio verso la Sardegna. E che oggi questa dimenticata area d’Europa sia tornata clamorosamente, suo malgrado, alla ribalta lo dimostra la visita all’ex centro Tesco della vicepremier belga Sophie Wilmes, accompagnata dal sindaco di Przemyśl, Wojciech Bakun, mentre pochi giorni fa da Przemyśl è passato il Segretario di Stato statunitense Antony Blinken. Alla stazione di Przemyśl stamattina il sindaco Bakun, che ha ampiamente ringraziato il supporto continuo ricevuto da aziende italiane, ha incontrato anche il leader della Lega Matteo Salvini.

Il segretario di Stato statunitense visita i rifugiati

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Il segretario di stato statunitense Antony Blinken ha visitato il centro di accoglienza di Młyny, a 6 chilometri dal confine ucraino nel voivodato della Precarpazia, il più grande di tutta la Polonia. Blinken ha percorso solo una piccola parte della sala pranzo, domandando ai rifugiati da quale città provenissero, come si sentissero e di che cosa avessero bisogno. Aiša, una dei rifugiati, ha ammesso che queste erano le domande solite che le vengono spesso poste. La donna è stata contenta di poter dire a una personalità così importante che l’Ucraina sta lottando e che non si arrenderà facilmente. Blinken ha poi salutato i volontari intenti a distribuire cibo, ringraziandoli per l’aiuto e affermando di essere colpito dall’alto numero di volontari giunti, non solo dalla Polonia ma anche dall’estero. Infine, Blinken ha annunciato che gli Stati uniti doneranno 2,75 miliardi di dollari ai servizi umanitari polacchi e ucraini, e che le truppe statunitensi presenti in Polonia aiuteranno i rifugiati dando loro acqua potabile, prodotti igienizzanti e mascherine. Stamattina le Guardie di confine hanno informato che ieri sono giunti dall’Ucraina 140mila rifugiati. Attualmente il numero totale dei rifugiati ucraini in Polonia supera il milione.

https://www.pap.pl/aktualnosci/news%2C1104324%2Cantony-blinken-odwiedzil-uchodzcow-w-centrum-recepcyjnym-w-mlynach-kolo