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Lotta allo smog: dal 1° luglio obbligatorio dichiarare le fonti di riscaldamento

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Dal 1° luglio entra in vigore l’obbligo di presentare dichiarazioni sulle fonti di calore per gli edifici. Da giovedì ogni proprietario o gestore d’immobile avrà 12 mesi per presentare la dichiarazione, se la fonte di calore è stata messa in funzione prima del 1 luglio di quest’anno, nel caso di fonti di calore avviate dopo il 1 luglio, si avranno 14 giorni. L’obbligo di presentare una dichiarazione costituisce la prima fase della costruzione di un nuovo sistema nazionale polacco, ovvero del cosiddetto Registro Centrale delle Emissioni degli Edifici (CEEB). Dorota Cabańska, attualmente in qualità di ispettore per la supervisione degli edifici, ha sottolineato che dal 1° luglio i proprietari o gestori di immobili potranno accedere autonomamente al sistema. Ci sono due moduli di dichiarazione. Uno riguarda gli edifici residenziali e l’altro quelli non residenziali. Per presentare la dichiarazione in formato elettronico basta disporre di un profilo attendibile o di una carta d’identità elettronica (e-dowód). Inoltre, sarà possibile presentare la dichiarazione nella forma tradizionale, ovvero di persona o per lettera. Lo scopo principale dell’istituzione del CEEB è quello di migliorare la qualità dell’aria ed eliminare la prima causa di inquinamento, ovvero l’emissione di sostanze che causano lo smog. Infine, Dorota Cybańska ha ribadito che attualmente una delle sfide ambientali più urgenti e importanti che il mondo ha di fronte è quella di ridurre l’emissione di sostanze nocive per l’ambiente.

https://polskieradio24.pl/42/273/Artykul/2763723,W-zycie-wchodzi-obowiazek-skladania-deklaracji-o-zrodlach-ogrzewania-budynkow-Walka-ze-smogiem-wchodzi-w-nowy-etap

 

Perle dell’Umbria: Perugi ed Assisi

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Nel cuore dell’Italia la vita quotidiana scorre tranquillamente, godendo del sole che brilla dall’alto e del cielo che scintilla. L’Umbria, comunemente denominata “il polmone verde d’Italia” è una regione che racchiude in sé tutta la bellezza straordinaria di questa terra, piena di piccole città arroccate sulle colline.

I meravigliosi itinerari umbri portano a scoprire due città insolite immerse nel verde, in completa pace e armonia. Tra le principali bellezze della regione, spiccano assolutamente Perugia, con i suoi dintorni, e Assisi.

PERUGIA

Bellissimo e suggestivo capoluogo della regione, è una città ricca di monumenti, con un magico centro storico di cui la maestosa piazza è il suo cuore pulsante. Perugia viene considerata il centro culturale della regione per la famosa Università per Stranieri. Occorre ricordare che a Perugia risiedevano i papi quando si tenevano i conclavi. Ad impreziosire Perugia è anche la sua posizione collinare e poi le mura etrusche e medievali. Perugia include diversi luoghi di straordinario valore artistico e storico sparsi fra innumerevoli vicoletti, tra i quali si distinguono:

  • Piazza IV Novembre
    Racchiude in sé il Palazzo dei Priori, la Fontana Maggiore, il Duomo.
  • Palazzo dei Priori
    Immerso nella piazza della cittadina è sede del Municipio e dalla Galleria Nazionale.
  • Fontana Maggiore
    Straordinaria scultura frutto della genialità artistica di Nicola e Giovanni Pisano.
  • Cattedrale di San Lorenzo
    Il Duomo di Perugia inserito in un complesso architettonico, considerato ‘l’isola di San Lorenzo’. L’edificio ha un impianto tardogotico a tre navate.
  • Rocca Paolina
    La monumentale fortezza rinascimentale costruita su volere di papa Paolo III Farnese alla fine della ”guerra del sale” su progetto dell’architetto Antonio da Sangallo.
  • Galleria Nazionale dell’Umbria
    Principale pinacoteca cittadina collocata all’interno del Palazzo dei Priori. La Galleria conserva oltre 3000 opere tra cui: sculture, ceramiche, dipinti, oreficerie e tessuti.
  • Chiesa di San Domenico
    Imponente edificio gotico a tre navate; costituiva l’esempio per la futura Cattedrale di San Lorenzo.
  • Curiosità su Perugia: Perugia è diventata la sede di famosi festival internazionali quali l’Eurochocolate e l’Umbria Jazz.
  • Eurochocolate
    Dal 1993 ogni anno in ottobre si tiene il festival del cioccolato a Perugia. Il festival riguarda un’ampia gamma di attività, ovvero bancarelle ed esposizioni di cioccolata del continente, che si può contemplare nelle strade e nelle piazze della città. Le esposizioni sono accompagnate con la vendita e con la degustazione gratuita dei prodotti. La sua straordinarietà sta nel fatto che proprio a Perugia è nata e cresciuta l’azienda del settore dolciario Perugina, una eccellenza italiana, nata dalla passione e dal genio creativo di Luisa Spagnoli. Il Bacio Perugina è un celebre cioccolatino farcito con granella di nocciola, gianduia e cioccolato fondente.
  • Umbria Jazz
    I maggiore e più famoso festival dell’Umbria che si tiene annualmente a luglio e d’inverno con l’edizione Umbria Jazz Winter. Il festival è senza dubbio uno degli eventi musicali più rilevanti al livello mondiale per la sua storia, per la qualità degli artisti, per la musica inquieta, talvolta tormentata, ma anche vitale e per la sua profondità tremenda ed impressionante.

ASSISI

Un luogo idilliaco non lontano da Perugia, una sorta di rifugio in cui prevalgono la pace e la serenità, lì dove il tempo pare fermarsi. Assisi è una culla della cristianità, ricca di antichissime chiese, luoghi di culto ed è uno splendido borgo medievale. È una città dal glorioso passato, poiché ha dato i natali a San Francesco, patrono d’Italia, santo della chiesa cattolica, amante della natura e degli animali e a Santa Chiara, fondatrice dell’ordine delle Clarisse. Assisi essendo una città piena di luoghi di culto, è diventata una meta di pellegrinaggio. I luoghi francescani sono frequentati da migliaia di pellegrini all’anno.

Tra i vicoli pittoreschi del borgo medievale, segnaliamo le bellezze di Assisi più interessanti.

  • Basilica di San Francesco
    L’eccezionale capolavoro architettonico, ritenuto uno dei tesori dell’arte sacra che custodisce incantevoli affreschi di Giotto e altri maestri. San Francesco è suddivisa in due basiliche sovrapposte: la Basilica Inferiore, la Basilica Superiore e una Cripta dove è stata posta la tomba di San Francesco. La Basilica di San Francesco fa parte della Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.
  • Tempio di Minevra
    Il tempio costituisce uno dei monumenti più integri dell’architettura sacra romana famoso per la sua facciata ricca di sei colonne corinzie.
  • Basilica di Santa Chiara
    Un vero capolavoro dell’architettura gotica, dove sono conservate le reliquie della Santa ed il Crocefi sso che parlava a San Francesco.
  • Basilica di Santa Maria degli Angeli
    Un edificio spettacolare, una chiesetta antichissima, dove San Francesco si raccoglieva in preghiera. La Basilica è considerata la settima chiesa cristiana per grandezza a livello mondiale.
  • Anfiteatro
    Situato nel quartiere di Porta Perlici, accompagnato da un orto circondato da mura in pietra ellittiche, si caratterizza per gli edifici medievali, un arco in cunei di travertino e l’area dell’arena che costituisce un giardino.

Quest’anno appalti per 105,5 km di Via Carpatia

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La Direzione generale delle strade e autostrade (Generalna Dyrekcja Dróg Krajowych i Autostrad, GDDKiA) pianifica di annunciare gli appalti per 105,5 km della Via Carpatia, ha informato il portavoce dell’istituzione Szymon Piechowiak. Inoltre, quest’anno saranno pronti altri 70 km, perciò fino a fine anno gli automobilisti avranno da utilizzare 145,6 km della Via Carpatia. Entro il 2022 saranno realizzati 314,5 km, nel processo di appalto 105,5 km, e in preparazione 139 km. In Polonia la Via Carpatia contiene tratti delle superstrade S61, S16 e S19 tra Budzisko, Suwałki, Ełk, Białystok, Lublin, Rzeszów e Barwinek. Fino ad oggi, nel quadro di percorso sono utilizzabili: le tangenziali di Suwałki e Augustów; le tangenziali con una corsia di Kock, Wola Skromowska e Międzyrzec Podlaski; e il tratto Sokołów Małopolski – Stobierna – Rzeszów Południe, della lunghezza totale di 75,3 km.

https://www.pap.pl/aktualnosci/news%2C899449%2Cgddkia-planuje-w-tym-roku-przetargi-na-ponad-100-kilometrow-trasy-carpatia

 

Giovanni Gastel, l’eleganza del fotografo gentiluomo

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“La cosa a cui tengo di più è essere un gentiluomo; faccio anche le fotografie, le poesie, scrivo, faccio le mie cose, ma se mi chiedi alle fine cosa vorrei che scrivessero sulla mia tomba è gentiluomo”.

Era il 18 marzo 2020, il COVID era da poco entrato nelle nostre esistenze, stravolgendole, logorandole, segregandole, e Giovanni Gastel, ospite di Micheal Bertolasi per il suo progetto “Convivium”, sintetizzava così quello che considerava l’aspetto imprescindibile delle sue dimensioni umana e professionale, per lui certamente più importante di quello che moltissimi gli riconoscevano di essere: il più grande fotografo italiano di sempre. Riconoscimento da lui puntualmente declinato e rivolto, con inappuntabile fair play, ad un altro tra i monumenti del panorama artistico italiano, Oliviero Toscani, alimentando quella piacevole querelle, ben nota agli addetti ai lavori e vecchia quanto la storia della fotografia di moda d’autore italiana, all’interno della quale, la grandezza di Giovanni Gastel non è mai stata messa in discussione. Ad oltre un anno di distanza, la pandemia è ancora qui, tenace e prepotente, come un avversario coriaceo, e lo scorso 13 marzo ha privato il mondo non solo della fotografia, ma dell’arte nella sua accezione più ampia del termine, di uno dei suoi più prolifici ed influenti esponenti degli ultimi cinquant’anni.

Giovanni Gastel nasce nel 1955 a Milano, ultimo di sette figli in una famiglia di spicco della società milanese. Nipote per parte di madre del regista Luchino Visconti, riconoscerà sempre quanto i valori acquisiti tramite l’educazione aristocratica ricevuta, abbiano influito sullo sviluppo della sua personale interpretazione della realtà. Fotografo e poeta, da sempre ironico su quella che lui stesso definiva come la sua cronica impreparazione al mondo contemporaneo, il suo percorso artistico poggia su una solida formazione di tipo classico, un profondo interesse per la pittura e una genuina passione per la cultura popolare della seconda metà del Novecento. In giovane età intraprende una profonda ricerca identitaria che lo porterà a riconoscersi in quella definizione di eleganza che, senza esitazione, adotta sin da subito quale valore fondante della sua visione creativa e che permeerà trasversalmente, senza interruzione, la sua intera attività artistica.

Dall’amore per la cultura pop, per l’idea stessa che qualsiasi oggetto ordinario possa essere elevato alla condizione di essere ammirato quale opera d’arte, nasce l’impulso creativo che agli inizi degli anni Ottanta lo porta alla realizzazione di quelle indimenticabili opere di Still Life che influenzeranno intere generazioni di fotografi e che gli garantiscono, di fatto, l’accesso ad una carriera nel mondo della fotografia professionale destinata, da lì in avanti, ad una costante ascesa. Per lui si tratta dell’occasione di una vita, che sa cogliere e alla quale dedicherà tutto sé stesso senza risparmiarsi. Da Vogue Italia a Donna, passando per le committenze di marchi quali Versace, Missoni, Tod’s, Trussardi, Krizia, Ferragamo, Dior, Nina Ricci e Guerlain, trent’anni di moda Italiana e internazionale sono stati interpretati attraverso l’obiettivo di Giovanni Gastel. Un fortunato secondo chi sostiene come nell’epoca del boom della moda italiana fosse relativamente facile per un fotografo avere accesso a tanta fortuna, un pioniere invece per quanti gli riconoscono che in un momento di svolta per il Made in Italy, seppe inventare uno stile inconfondibile, destinato a diventare iconico e a rivoluzionare il mondo della comunicazione. La verità è da ricercarsi probabilmente nel fatto che Gastel non ha mai esitato a mettersi in discussione e reinventarsi quando le circostanze richiedevano un approccio rinnovato per confermarsi quale autore, abbracciando ogni volta il cambiamento come uno stimolo ad eccellere e cercare una creatività sempre nuova. Così fece quando abbandonò il banco ottico per passare alla fotografia nel formato del 35 millimetri, ligio alla regola che il nuovo strumento andasse interpretato rompendo con il passato, evitando ogni tentativo di voler ad ogni costo ricreare risultati che erano caratteristici del vecchio metodo. Lo stesso approccio lo mantenne con l’avvento della fotografia digitale, nei confronti del quale ha sempre avuto un atteggiamento decisamente fuori dal coro rispetto alla maggior parte dei fotografi professionisti della sua generazione. In controtendenza rispetto a quanti facevano coincidere la digitalizzazione di massa con la morte della fotografia autorale, egli sosteneva invece che il binomio fotografia elettronica coincidesse con la nascita stessa della fotografia che, sosteneva, nell’era digitale era viva come non lo era mai stata sino ad allora. Riteneva come il nuovo mezzo tecnologico schiudesse un universo di potenzialità a coloro in grado di distinguere tra la fotografia in quanto forma d’arte e la stessa quale semplice comunicazione dell’informazione senza nessuna ambizione di interpretazione del reale, secondo il noto adagio che la fotografia debba evocare la realtà e non raccontarla. Per Gastel, insomma, veniva definitivamente scardinato il paradigma di una fotografia appannaggio esclusivo del fotografo in quanto detentore della mera conoscenza tecnica dello strumento. Non si stancava mai di sottolineare che scattare una bella fotografia non avesse nulla a che fare con virtuosismi tecnici, ma che invece la bontà del risultato dipendesse esclusivamente dalla capacità dell’artista di interpretare una scena attraverso il proprio vissuto, le proprie emozioni, la propria cultura, generando una realtà nuova.

Nel tempo rimarrà sempre uno strenuo oppositore del modello di bellezza “bionica”, proposto dalla fotografia americana nel tentativo di imporre un’immagine della donna in stile Kelly Lebrock a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso. Animato da un profondo rispetto per le donne, delle quali venerava e celebrava il fascino, rimase fedele ai canoni estetici della cultura classica europea, che identifica la bellezza con un insieme armonico di vari difetti. Riteneva la ricerca e l’espressione della bellezza nelle opere un obbligo morale dell’artista, anche in occasione della rappresentazione della tragicità di una scena. Magistrale in tal senso l’opera “Maschere e Spettri”, dove la sua cifra stilistica rimane inalterata persino nell’interpretazione del dramma del dolore.

Particolarmente significativo, nell’antologia di Giovanni Gastel, è certamente il tema dei ritratti. Per lui non vi era che un fine nella fotografia di ritratto: cogliere l’anima di chi si trova di fronte all’obiettivo, che considerava possibile soltanto tramite quello che lui definiva un gioco di seduzione tra soggetto e fotografo, durante il quale l’uno mette a nudo il proprio essere per metterlo a disposizione dell’altro affinché possa catturarlo, in una danza scevra da qualsiasi artificiosità o preconcetto. A tal proposito non si possono non ricordare il progetto “Le 100 Facce della Musica Italiana” realizzato per il magazine Rolling Stone, durante il quale immortala i protagonisti di cinquant’anni di storia musicale, né quella meravigliosa collezione di duecento ritratti che è “The People I like”, con la quale ha voluto omaggiare quanti, in 40 anni di carriera, abbiano incrociato il suo percorso toccandogli l’anima.

Chiunque abbia avuto il privilegio di conoscerlo personalmente concorda nel definirlo un uomo disponibile e generoso, mai geloso dei propri segreti. Lui, che quando lo chiamavano maestro, puntualizzava come preferisse piuttosto descriversi come “un vecchio che ha capito delle cose e che ama condividerle”. Un’altra firma della fotografia italiana d’autore, Gabriele Rigon, che con lui ha condiviso l’amore per la moda e la bellezza, ricorda Giovanni come un amico prezioso, oltre che come un mentore. Piacevole da osservare quando immerso nel suo lavoro, con quella sua innata capacità di far sentire tutti a proprio agio sul set: dalle modelle, che da quel gentiluomo cordiale si sentivano amate e rispettate, ai collaboratori e agli allievi, che in lui vedevano un riferimento e un esempio. L’eredità che Giovanni Gastel ci lascia con la sua scomparsa, è il suo stile inimitabile che è destinato a
rimanere unico.

fot. Gabriele Rigon

Vertice turistico tra San Marino e la Polonia

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di Sebastiano Giorgi

San Marino è uno scrigno di tesori da scoprire. Uno stato di 60 km quadrati con una storia antichissima guidato dal gennaio 2020 da un nuovo giovane governo, il cui ministro del turismo Federico Pedini Amati è giunto a Varsavia per una due giorni di incontri diplomatici, tra cui anche una visita all’ambasciatore d’Italia a Varsavia Aldo Amati, oltre che con il ministro del turismo polacco e con i vertici della Camera di Commercio Italiana in Polonia. “Appena iniziato il nostro mandato è arrivato il Covid”, racconta il ministro Pedini Amati. “È stato un battesimo di fuoco per politici quarantenni alcuni alla loro prima esperienza politica, abbiamo dovuto far fronte non solo all’emergenza economica ma soprattutto all’organizzazione sanitaria. Ma ce l’abbiamo fatta, con un solo ospedale abbiamo retto l’urto della pandemia e poi quest’anno in attesa dei vaccini europei che tardavano abbiamo scelto di andare per conto nostro e vaccinare con lo Sputnik grazie ad un accordo con la Federazione Russa. Posso affermare con orgoglio che oggi il 70% dei sanmarinesi è vaccinato e siamo anche molto avanti nella capacità di organizzare di nuovo grandi eventi in presenza come dimostra il concerto dello scorso 19 giugno davanti a 2700 persone, il tutto in piena sicurezza”.

La prima economia della Repubblica del Titano è quella manifatturiera ma il turismo vale comunque il 20% del Pil ed è su questo settore che si sta puntando con una speciale progettualità.

“Abbiamo lanciato il tavolo territoriale del turismo per creare sinergia con i territori di Emilia Romagna e Marche, un sistema che discende dall’accordo di cooperazione firmato col ministro italiano Franceschini e che ora prosegue col nuovo ministro Garavaglia. Crediamo importante inserire San Marino in alcuni circuiti turistici italiani, in particolare quello religioso, quello naturalistico e quello enogastronomico. Ad esempio il famoso cammino di San Francesco si incrocia con il cammino del nostro santo patrono, San Marino, e poi siamo al confine tra due regioni italiane che sono eccellenza nel settore enogastronomico”.

Per i polacchi la visita a San Marino è un’esperienza che attrae?

“Per noi la Polonia è un paese importante perchè è il quarto paese europeo per numero di visitatori a San Marino. Credo che l’offerta sanmarinese incroci bene i desiderata polacchi perché da noi trovano storia, legami religiosi, varie attività all’aria aperta, buon cibo e sicurezza, intesa sia come totale assenza di criminalità sia dal punto di vista sanitario. Inoltre stiamo sviluppando dei nuovi comparti come il turismo matrimoniale, con una agenzia dedicata che supporta nella scelta delle location e dei servizi, e lo sviluppo dell’Università che noi vogliamo diventi un motore importante del nostro Stato, già oggi abbiamo mille studenti e grazie alla collaborazione con vicini atenei italiani siamo in grado di offrire corsi di alta qualità come quello in Design o in Criminologia, e poi si potrà anche scegliere di fare l’Erasmus a San Marino. Ed è per annunciare questi progetti e approfondire il rapporto con la Polonia che sono venuto a Varsavia per incontrare il mio omologo Andrzej Gut-Mostowy”.

Andrzej Gut Mostowy ha così commentato al termine dell’incontro con Pedini Amati: “Siamo quanto più possibile aperti a questo tipo di iniziative e di accordi, fondamentali per il rilancio del turismo post Covid19. Per noi l’Italia, e di conseguenza anche la Repubblica di San Marino, rappresentano partner strategici. Speriamo che questo incontro sia solo l’inizio di un lungo rapporto di collaborazione comune”.

San Marino è visto anche come luogo per acquisti convenienti?

Pedini Amati: “Diciamo che grazie alla nostra bassa tassazione è possibile acquistare tanti prodotti a prezzi più convenienti, tra questi profumi e alcolici che hanno una bassa accisa, mentre proprio in questi giorni stiamo aprendo un grande polo d’acquisti nella moda. Ma sia chiaro non siamo un paradiso fiscale, da noi il commercio è sotto controllo, ed anche chi sceglie di risedere a San Marino deve rispettare un certo regime di tassazione anche se non si può negare la convenienza dato che la tassazione è al 17% e per i pensionati al 6%. Inoltre abbiamo normative che incentivano la residenza per chi apre qui una attività o compra casa. Il mercato immobiliare ad esempio è interessante (con prezzi che variano dai 3 mila eu al metro quadro, ai 10 mila nel centro storico) ma particolare dato che solo chi risiede può acquistare un immobile”.

Qual è il rapporto con l’Europa?

“Da tempo i cosiddetti piccoli stati, ovvero San Marino, Andorra, Liechtenstein, Monaco hanno avviato un percorso comune per un accordo di associazione con l’Europa, alcuni però stanno rallentando mentre noi vogliamo accelerare e quindi è possibile che San Marino abbia un percorso diverso, ma attenzione che stiamo parlando di associazione e non di entrata in Europa cosa per noi impossibile dato che uno dei parametri sarebbe la libera circolazione delle persone. San Marino per ovvie ragioni deve invece mantenere un controllo su chi entra nel territorio”.

 

 

[Aggiornamento 24.06.2021] Situazione attuale in Polonia rispetto all’epidemia di COVID-19

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In Polonia questa settimana si sono registrate ancora nuove infezioni da COVID-19, in diminuzione i nuovi casi giornalieri.

Il numero complessivo dei casi attivi è sceso a 153.374 (settimana scorsa 154.007), di cui in gravi condizioni 201 (settimana scorsa 253), ovvero circa lo 0,1% del totale.

Gli ultimi dati mostrano 147 nuove infezioni registrate su 48.100 test effettuati, mentre sono 24 i morti nelle ultime 24 ore. Il numero delle vittime nell’ultima settimana è stato di 183 morti, in calo rispetto ai 287 registrati nella settimana precedente.

In nessuna regione polacca sono stati registrati più di 20 nuovi casi nelle ultime 24 ore e la situazione nelle strutture sanitarie polacche è sotto controllo, con 1.219 malati ospedalizzati e 201 terapie intensive occupate.

Prosegue la campagna vaccinale in Polonia, attualmente sono state effettuate 27.467.853 vaccinazioni per COVID-19, di cui 16.409.509 prima dose e 11.934.134 seconda dose, oppure Johnson & Johnson.

Continua il processo di alleggerimento delle restrizioni attualmente in vigore.

L’obbligo di indossare la mascherina rimane solo nei luoghi pubblici al chiuso. Sono aperti al pubblico bar e ristoranti, anche al chiuso, e sono consentite riunioni fino a 150 persone, sono aperti hotel, centri commerciali, negozi, saloni di bellezza, parrucchieri, musei e gli impianti sportivi, anche al chiuso.

Ogni attività è sottoposta a regime sanitario e sono previste limitazioni sul numero massimo di persone consentite, in linea generale 1 persona ogni 15 m2, con norme di distanziamento. Dal 26 giungo il limite sarà di 1 persona ogni 10 m2.

Dal 26 giugno sarà operativo il passaporto vaccinale europeo, che consentirà maggiori libertà di circolazione all’interno dell’UE.

Per quanto riguarda gli sposamenti, resta in vigore l’obbligo di quarantena di 10 giorni per gli ingressi in Polonia, anche da paesi europei salvo presentazione di test COVDI-19 negativo PCR molecolare o test antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti.

Per gli ingressi in Polonia da paesi al di fuori dell’area Schengen è prevista quarantena automatica obbligatoria, fino alla presentazione di un test negativo effettuato in Polonia successivamente all’ingresso, escluse le persone vaccinate per il COVID-19.

Si raccomanda di limitare gli spostamenti e monitorare i dati epidemiologici nel caso di viaggi programmati da e verso la Polonia.

***

Informazioni per i cittadini italiani in rientro dall’estero e cittadini stranieri in Italia tra cui le risposte alle domande:

  • Ci sono Paesi dai quali l’ingresso in Italia è vietato?
  • Sono entrato/a in Italia dall’estero, devo stare 14 giorni in isolamento fiduciario a casa?
  • Quali sono le eccezioni all’obbligo di isolamento fiduciario per chi entra dall’estero?
  • E’ consentito il turismo da e per l’estero?

Per gli spostamenti da e per l’Italia a questo link le informazioni del Ministero degli Esteri:
https://www.esteri.it/mae/it/ministero/normativaonline/decreto-iorestoacasa-domande-frequenti/

La situazione Polonia verrà aggiornata all’indirizzo: www.icpartners.it/polonia-situazione-coronavirus/

Per maggiori informazioni:
E-mail: info@icpartnerspoland.pl
Telefono: +48 22 828 39 49
Facebook: www.facebook.com/ICPPoland
LinkedIn: www.linkedin.com/company/icpartners/

Firmato il contratto per il maggiore investimento nella storia di PKN Orlen

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Martedì PKN Orlen ha stipulato il contratto per la costruzione del complesso di impianti Olefin III sul territorio del suo principale impianto di produzione a Płock. Come ha sottolineato la società, questo investimento fa parte del Programma dello Sviluppo di Petrolchimica (Program Rozwoju Petrochemii) che è stato annunciato nel giugno 2018. “Il costo totale dell’investimento è stimato in circa 13,5 mld di złoty. Il completamento della fase di realizzazione del progetto è previsto per il primo trimestre del 2024 e l’avvio della produzione nel complesso Olefin III per l’inizio del 2025”, ha comunicato l’azienda. Il territorio del complesso comprenderà circa 100 ettari. L’investimento offre la possibilità di assumere approssimativamente 380 dipendenti. Il presidente di PKN Orlen, Daniel Obajtek, ha sottolineato che si tratta dell’investimento petrolchimico maggiore nell’Europa. In relazione al progetto è stata fondata la società Orlen Olefiny che sarà responsabile per la realizzazione dell’investimento. L’azienda ha firmato l’accordo di cooperazione con due imprese: Hyundai Engineering coreana e Técnicas Reunidas spagnola. “Implementiamo efficacemente gli obiettivi della strategia Orlen 2030 realizzando il processo di investimento maggiore nella storia della nostra società ma anche nell’ambito della petrolchimica. Grazie alle azioni intraprese questa iniziativa contribuirà per la metà dei profitti del Gruppo Orlen provenienti dalla raffinazione del petrolio già nel 2030” ha dichiarato Obajtek.

https://www.polskieradio24.pl/5/1222/Artykul/2760369,Orlen-podpisal-umowe-na-budowe-instalacji-Olefin-III-Najwieksza-inwestycja-petrochemiczna-w-Europie

Lo sport fa bene a tutti, in tutte le eta!

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Dal 2007 Ferrero gestisce in Polonia un programma di responsabilità sociale d’impresa intitolato Kinder Joy of moving, che vuole promuovere uno stile di vita attivo tra bambini, ragazzi e le loro famiglie. Attualmente, il programma Kinder Joy of moving include ben nove progetti di carattere sportivo-educativo. Due di questi, Lezioni di ginnastica alternative e Lezioni di ginnastica e-piattaforma, vedono come nostra collaboratrice una delle migliori e più premiate atlete polacche, l’astista Monika Pyrek. Ed è proprio la nostra campionessa che abbiamo intervistato per farvi capire perché l’attività fisica è così importante per ognuno di noi!

Ha accettato di collaborare con la Ferrero per ispirare i più giovani e le famiglie intere a uno stile di vita attivo. Ma perché l’attività fisica è così importante per ciascuno di noi?

Da ex atleta agonista, non immagino una vita senza attività fisica. Sin da bambina sono stata sempre molto attiva, e lo sport mi offriva la possibilità di sfogarmi e sfruttare questo potenziale. Adesso, che sono ormai “in pensione” dallo sport professionistico, ho comunque bisogno di muovermi come ho bisogno dell’aria per respirare. Allenandomi so di fare bene a me stessa, alla mia salute, alla mia forma fisica e psichica, mi rilasso e mi diverto: lo sport infatti offre così tante possibilità! Dipende solo da noi scegliere la direzione perché ci motivi e ispiri ad allenarci. Essere attivi può benissimo diventare il nostro stile di vita e la nostra passione. E fare sport è un investimento non solo sull’oggi, ma anche sul domani.

Da qualche anno si nota il crescente problema del divertimento passivo: i giovani passano il tempo davanti allo schermo dello smartphone o del computer. Come convincere i ragazzi ad essere attivi?

Anche noi adulti seguiamo le innovazioni tecnologiche quindi non c’e’ da stupirsi che anche i bambini le trovino interessanti. Certo possiamo limitare, vietare, ma – come si dice – frutto proibito, frutto saporito, e allora possiamo facilmente perdere il controllo dei contenuti che i nostri figli ricevono. Pertanto è meglio proporre loro altre attività, ugualmente eccitanti, che invece possano incoraggiarli a fare sport. Nel nostro progetto Kinder Joy of moving Lezioni di ginnastica alternative, sfruttiamo diversi dispositivi interattivi e simulatori di sport in modo da dare ai ragazzi l’innovazione tecnologica che piace, ma al tempo stesso chiediamo loro comunque qualche forma di movimento, come correre, saltare, tirare. Per esempio, per misurare la velocità del tiro in porta bisogna dare un calcio al pallone, per vincere una gara virtuale in bici, bisogna pedalare con tutte le forze. Nei giochi che proponiamo cerchiamo di non dare troppo spazio alla competizione, incentivando piuttosto ogni bambino a competere con sé stesso. Per esempio se arrivi al traguardo in una corsa di sprint e vieni cronometrato da una fotocellula, esattamente come lo si fa in una gara agonistica, sul tabellone segnatempo viene visualizzato il tuo risultato individuale. Volendo migliorare ti concentri su come aumentare le tue capacità e non sul confronto con gli altri.

Sappiamo che a tutta la sua famiglia piace lo stile di vita attivo. Nei suoi profili social seguiamo racconti e relazioni delle vostre gite in bici, dei diversi giochi e del tempo libero passato insieme. Ci può dare qualche suggerimento su come diventare una famiglia sportiva?

Per noi semplicemente lo sport fa parte integrante della vita. Quanto a me, lo sport mi ha formata, mi ha plasmata come persona, non solo come atleta. Non so se i miei figli saranno un giorno atleti professionisti ma vorrei comunque che amassero l’essere attivi. Perché lo sport porta numerosi vantaggi, dalla forma fisica al benessere psicologico. Per me come mamma la cosa fondamentale è che i miei figli siano felici, e lo sport è uno strumento geniale a tal fine. È un ottimo modo per divertirsi, per passare del tempo insieme, per costruire legami affettivi. Non dobbiamo avere paura di mostrare ai bambini diversi sport, anche quelli di cui non andiamo proprio pazzi. Quando il bambino vede che i genitori ce la mettono tutta, anche lui diventa più aperto alle nuove sfide. Ognuno di noi ha dentro di sé un potenziale sportivo, allora dobbiamo aver fiducia nei nostri figli! Anche se non diventeranno atleti agonistici, lo sport comunque contribuirà soprattutto aiutando a gestire lo stress e le tensioni della vita. Grazie a una pratica fisica regolare siamo più rilassati. Io credo nel potere delle endorfine, ormoni del benessere che sono prodotti mentre pratichiamo sport. Allenarsi fa bene al nostro sistema immunitario, porta più ossigeno al cervello, così dormiamo meglio, e se dormiamo meglio siamo più riposati, abbiamo più energia, più forze vitali, siamo più creativi e sicuramente più efficienti sul lavoro. Anche nell’età matura lo sport va apprezzato, perché permette di migliorare la forma fisica ma anche quella intellettuale. Lo sport è pieno di superpoteri e dipende solo da noi lo sfruttarli. E ne vale la pena!

https://www.kinder.com/pl/pl/kinder-sport

Immobili bene rifugio per i polacchi, volano i prezzi

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Secondo i dati della Banca Nazionale di Polonia, nell’aprile 2021 i polacchi detenevano 182 miliardi di zloty su conti a termine presso le banche (107 mld di zloty in meno rispetto a marzo 2020) e 745 mld di zloty su conti correnti (171 mld di zloty in più). A causa della mancanza di disponibilità di depositi a termine, che consentono di proteggere i fondi dall’inflazione, i polacchi tengono i soldi nei loro conti correnti per poter reagire rapidamente alle opportunità e investire. Gli immobili e l’oro sono attualmente tra i beni più ricercati. Secondo il rapporto Metrohouse e Gold Finance Baromet, nel primo trimestre del 2021 gli acquisti di investimenti sul mercato immobiliare sono stati registrati nel 34% delle transazioni gestite dagli agenti Metrohouse, anche se gli esperti sottolineano che il risultato effettivo potrebbe essere anche superiore. Le metrature più richieste sono 35-50 m² (35% degli acquisti) e 50-65 m² (25%). I dati del rapporto mostrano anche che nell’ultimo anno i prezzi degli appartamenti a Breslavia, Danzica e Łódź sono aumentati del 12-13%, mentre a Varsavia e Cracovia del 7%.

https://biznes.interia.pl/finanse/news-oszczednosci-polakow-wyplywaja-z-lokat,nId,5305165

L’italiana AEP Ticketing solutions realizzerà la bigliettazione elettronica in Pomerania

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Il sistema di bigliettazione per il trasporto pubblico della Pomerania (Polonia) si rivoluziona grazie alle soluzioni di AEP Ticketing solutions, azienda con sede a Signa (Fi), leader da anni nel settore. Nello specifico, la gara, bandita da InnoBaltica, è stata aggiudicata al consorzio temporaneo composto da Asseco Data Systems (ADS) ed AEP, per 105 milioni di zloty (circa 23 milioni di euro). Il sistema di bigliettazione elettronica e informazione ai passeggeri riguarderà la Pomerania, che include le tre grandi città Danzica, Gdynia e Sopot, e sarà pronto entro il 2022. AEP fornirà circa 6mila validatrici EMV Futura 3ALX e Futura 3B, assieme a modelli di nuova progettazione per le stazioni. L’accordo è stato siglato lo scorso 14 giugno, presso la sede del nodo ferroviario PKM Jasień a Danzica. Alla cerimonia hanno partecipato i rappresentanti delle autorità locali della Pomerania: Marshal del voivodato di Pomerania Mieczysław Struk, vice presidente di Danzica Piotr Borawski, nonché Marcin Stefanski, presidente del consiglio di amministrazione di Innobaltica, Andrzej Dopierała presidente del consiglio di amministrazione di Asseco Data Systems e Saverio Bettini, amministratore delegato di AEP Ticketing solutions. “Questo accordo è un grande risultato – ha dichiarato Saverio Bettini, amministratore delegato di AEP – che rinsalda il nostro storico rapporto con ADS, uno dei più grandi partner di AEP. Una nuova sfida che conferma ancora una volta la qualità dei prodotti della nostra azienda, in particolare quando dotati della tecnologia EMV, dove riteniamo di essere all’avanguardia”. ADS ha sede a Danzica ed è un’azienda del settore ITS, con mille dipendenti; fa parte del Gruppo Asseco operante in sessanta Paesi del mondo. Insieme ad ADS, AEP ha già realizzato il sistema della ŚKUP Card, utilizzato nella regione Slesia della Polonia. InnoBaltica ha sede a Danzica e la sua mission è implementare soluzioni innovative che abbiano un impatto diretto sulla qualità della vita delle persone. Il suo progetto più importante è l’introduzione del sistema Fala (Integrated Mobility Services Platforms) in tutta la provincia della Pomerania, un sistema di pagamento unificato per il trasporto pubblico, nonché un modernissimo sistema di informazione dei passeggeri. AEP Ticketing solutions si trova a Signa (Fi) ed è specializzata nella realizzazione di sistemi di bigliettazione elettronica in Italia e all’estero. Si tratta di un’impresa pioniera nella realizzazione di sistemi EMV contactless a bordo dei mezzi.

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