Polonia Oggi: Festa della Repubblica a Varsavia, discorso forte dell’Ambasciatore De Pedys

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Centinaia di persone hanno gremito la splendida corte interna del Politecnico di Varsavia giovedì 1 giugno (la sede non ospita eventi il venerdì) per la Festa della Repubblica Italiana, ottimamente organizzata dall’Ambasciata Italiana in collaborazione con molte aziende. Sul piazzale antistante uno spettacolare semicerchio composto da auto FIAT e Ferrari bianco, rosse e verdi, dentro tantissimi connazionali, rappresentanze diplomatiche di tutto il mondo e un ampio spaccato del mondo polacco che ha relazioni con l’Italia, tra i presenti anche il grande regista Krzystof Zanussi. Una bella festa impreziosita da un discorso profondo e schietto dell’Ambasciatore Alessandro De Pedys che, dopo gli inni italiano, polacco ed europeo, parlando a braccio in inglese, ha rimarcato con chiarezza l’importanza dell’Italia in Europa e nel mondo. “In questi ultimi tempi abbiamo sentito troppi commenti scomposti sull’Italia provenienti da Bruxelles e da altre capitali europee. Gli anni scorsi il giorno della Festa della Repubblica ho sempre esaltato l’importanza del far parte del consesso europeo, tema su cui non ho cambiato assolutamente idea, ma dev’essere chiaro a tutti – istituzioni e governi europei compresi – che l’Italia non ha bisogno di consigli o addirittura minacce sulla gestione della propria politica interna,” ha dichiarato De Pedys, che poi ha rinforzato il concetto ricordando che “l’Italia non è un problema per l’Europa, ne lo sarà in futuro e bisogna ricordare che non lo è mai stato”. Riferimenti chiari e diretti alle scomposte dichiarazioni di molti politici e rappresentanti istituzionali europei sulla formazione del nuovo governo Conte. De Pedys, che è ormai a fine mandato come ambasciatore in Polonia, ha poi voluto sottolineare d’aver avuto l’onore e il piacere d’essere ambasciatore in un paese di grandi tradizioni e di grandi uomini com’è la Polonia. L’ambasciatore ha infine evidenziato l’importante crescita numerica, ma anche culturale e imprenditoriale della comunità italiana in Polonia durante gli ultimi quattro anni.