Lettera aperta di 200 professori universitari per difendere l’immagine di Giovanni Paolo II

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Nei giorni scorsi c’è stata un’ondata di accuse contro papa Giovanni Paolo II. È stato accusato di aver coperto casi di atti di pedofilia tra il clero cattolico e c’è chi chiede che i monumenti a lui dedicati vengano rimossi. In relazione a questa situazione, una lettera aperta è stata firmata da oltre 200 professori di università polacche e dipendenti di istituti di ricerca che, come hanno sottolineato: “nel loro lavoro di ricerca e insegnamento, sono obbligati a cercare la verità ed a trasmetterla agli studenti”. Secondo loro oggi c’è il rischio che l’immagine di una persona degna del massimo rispetto sia cambiata in qualcuno complice di crimini atroci. A loro avviso, un’analisi approfondita del rapporto del Vaticano su il caso McCarrick non indica alcun fatto che possa dar luogo ad accuse contro Giovanni Paolo II. I professori sottolineano che c’è una grande differenza tra il favorire crimini più gravi e prendere decisioni sbagliate derivanti da una conoscenza incompleta o anche da false informazioni. I firmatari della lettera sostengono che Theodore McCarrick era considerata persona fidata da molte persone eminenti, compresi i presidenti degli Stati Uniti, ed evidentemente ha celato a tutti il lato oscuro e criminale della sua vita. Secondo loro, calunnie e attacchi infondati alla memoria di Giovanni Paolo II da parte della società sono assolutamente fuori luogo. Nella lettera hanno anche sottolineato che essendo persone di scienza, comprendono la necessità di uno studio approfondito delle biografie di personaggi storici eccezionali, ma una riflessione equilibrata e un’analisi approfondita non hanno nulla a che fare con la distruzione emotiva e ideologica dell’immagine di Giovanni Paolo II. La lettera afferma che Giovanni Paolo II ha avuto un impatto positivo sulla storia del mondo ed è stato un importante promotore globale dell’idea di libertà delle persone e delle nazioni, ha contribuito anche immensamente alla liberazione dei popoli dell’Europa Centrale e Orientale dal dominio dell’Unione Sovietica. Lo indicano anche come il leader spirituale dei polacchi durante il periodo di “Solidarnosc” e della legge marziale, e come una persona le cui idee sono state considerate decisive durante il referendum che ha confermato l’adesione della Polonia all’Unione Europea. Gli autori della lettera affermano anche che grazie a Giovanni Paolo II, la storia e la cultura polacca nelle loro migliori manifestazioni sono state conosciute in tutto il mondo. Il papa polacco ha parlato con forza alle folle e allo stesso tempo ha avuto un impatto indelebile su coloro che hanno avuto contatti personali con lui. Per i cattolici è stato un esempio di santità, per molti seguaci di altre religioni o non credenti è stato un’ispirazione e un punto di riferimento importante. I professori hanno sottolineato che invece oggi tutto questo viene messo in discussione e per i giovani nati dopo la sua morte, l’immagine deforme e falsa del Papa potrebbe diventare l’unica che conoscono. La lettera è un appello di laici, professori di diverse università, alla verità e al rispetto nella memoria di Giovanni Paolo II. Se altri laici con il titolo di professore volessero aderire a questo appello, possono farlo scrivendo all’indirizzo apelprofesorow@gmail.com con il titolo accademico e il nome dell’università.