Martone porta Leopardi sugli schermi, mentre al Lido s’aggira Uma Thurman (qui videoclip del film “Il giovane favoloso”)

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Diciamo subito che “Il giovane favoloso”, il film (in concorso) sulla vita del poeta Giacomo Leopardi, del regista Mario Martone mi è piaciuto. Non è facile raccontare la vita di una figura così significativa della cultura italiana. E non lo è per tanti motivi, innanzitutto perché chi l’ha letto e studiato si è fatto un’idea di Leopardi che non potrà mai essere completamente rappresentata e soddisfatta da nessun film, e poi perché chi non conosce la figura di Leopardi non sarà più di tanto affascinato da un’esistenza malinconica di un intellettuale fisicamente malato che non riesce a trovare scampoli né di serenità, né tantomeno di piacere e che trova il suo unico rifugio nello scrivere. Un film che scorre contrassegnato più dai versi poetici di Leopardi che dagli aneddoti della sua vita. Ottima l’interpretazione di Elio Germano che riesce a rendere palpabile l’inquietudine che domina il poeta di Recanati.

Intanto mentre Vi scrivo Uma Thurman sta gironzolando per il Lido in attesa di assistere alla proiezione di Nymphomaniac (long version), in cui recita una breve ma significativa parte, anche se il vero motivo per cui è arrivata in laguna, accompagnata dai suoi tre figli, è la presenza in concorso del film “Good kill” dell’ex marito Ethan Hawke.

Restando in tema di italianità ho apprezzato il documentario dedicato a Gian Luigi Rondi, mostrato in anteprima ieri alla presenza dello stesso 92enne ex direttore della Mostra del Cinema di Venezia. “Gian Luigi Rondi: vita, cinema, passione”, del regista Giorgio Treves, è anche un ottima occasione per ripercorrere oltre mezzo secolo di cinema italiano, dal neorealismo, al cinema civile, alla commedia all’italiana, attraverso la carriera di Rondi.

Stamattina ho poi provato a vedere “Tsili” (fuori concorso) di Amos Gitai, storia di una ragazza ebrea che sfugge ai massacri della guerra nascondendosi in un bosco. Sarò sincero, dopo aver combattuto per 20 minuti col rischio di appisolamento sono uscito a prendere una boccata d’aria fresca. Aria oggi, forse in onore delle atmosfere letterarie de “Il giovane favoloso”, autenticamente autunnale.

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