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Popularna Ryba, il mondo del pesce a portata di mano

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Vi siete mai chiesti perché si parla spesso dell’importanza di introdurre più pesce nella nostra dieta alimentare? Il maggior punto di forza del pesce è l’essere ricco di omega 3, grassi polinsaturi considerati essenziali. L’assunzione di omega 3, che si trovano principalmente nei pesci grassi, come le acciughe, le aringhe, lo sgombro, il salmone, le sardine, lo storione, la trota e il tonno, risulta importanti per esempio per combattere i trigliceridi alti, l’artrite reumatoide, la depressione, l’Alzheimer e altre forme di demenza, la sindrome da deficit di attenzione- iperattività e l’asma. Altri aspetti positivi del pesce sono: il minore contenuto di colesterolo rispetto alla carne; un alto contenuto di sali minerali, presenti soprattutto nel pesce di mare, come sodio, iodio e calcio; la sua maggiore digeribilità rispetto alla carne e la presenza di proteine ad alto valore biologico, composte cioè da aminoacidi essenziali. Insomma se vi volete bene mangiate più pesce!

Ma per inserire in maniera stabile il pesce nelle nostre abitudini alimentari c’è bisogno di saperlo cucinare e soprattutto di poterlo acquistare in un negozio di fiducia. Ora se la capacità media di cucinare delle persone è ampiamente aumentata negli ultimi tempi, anche grazie alla pandemia che ci ha tenuti a casa per mesi e ci ha spinti a sperimentare nuovi piatti, la possibilità di trovare pesce fresco di qualità e di provenienza certificata, a Varsavia e dintorni, è da qualche tempo soddisfatta dalla presenza di Popularna Ryba, il negozio a conduzione femminile gestito da tre sorelle polacche innamorate della cucina italiana. Una storia che risale all’infanzia quando le sorelle, in vacanza con la madre nei lidi adriatici, scoprono l’insuperabile bontà dei piatti italiani a base di pesce fresco.

“È proprio il desiderio di poter mangiare una frittura, o una pasta con le vongole o con le cozze, come quelle che si fanno in Italia che ci ha spinti ad entrare in questo settore”, spiega Magda, manager di Popularna Ryba.

Una scelta di successo dato che il negozio, aperto nel febbraio 2020, è diventato subito un punto di riferimento per i varsaviani, polacchi e stranieri, che amano il pesce. L’intero assortimento di pesce tra cui pesce fresco, frutti di mare, prodotti a base di pesce e surgelati sono importati direttamente da Popularna Ryba. Le consegne di prodotti freschi dall’Italia, dai Paesi Bassi, dalla Norvegia, dalla Spagna e da altri paesi più remoti, come la Nuova Zelanda, l’Alaska, il Giappone, le Isole Faroe, le Isole Britanniche o la Germania vengono effettuate 3 volte alla settimana. Una frequenza così elevata di consegne e la varietà di prodotti importati garantiscono la massima qualità e freschezza dell’offerta.

“Quando acquisto il pesce nei vari mercati non guardo il prezzo ma la qualità, una scelta che paga sempre e che i nostri clienti hanno imparato ad apprezzare perché quando comprano pesce da noi hanno la sicurezza di quello che acquistano. Ed oggi tanto del nostro pesce è acquistato anche da due dei migliori supermarket, a Konstancin e Wilanów, di una importante catena di distribuzione.”

L’offerta di Popularna Ryba nel tempo si è ampliata ed ora, oltre al pesce fresco e ad alcuni piatti pronti tra cui quelli della tradizione polacca, si trovano anche moltissimi prodotti, in gran parte italiani, da utilizzare nelle ricette di pesce come pasta, olio, pomodori e vino.

“Sono continuamente alla ricerca di nuovi prodotti e dei migliori fornitori al mondo, l’esperienza del pesce è infi nita, chi scopre il piacere di cucinarlo scopre un mondo! Ora i clienti cominciano a chiederci il garum (antica salsa di pesce), il baccalà, la bottarga e noi vogliamo essere pronti a soddisfarli. Il 1° dicembre sul sito web di Popularna Ryba sarà aperto il nostro negozio di pesce online con una portata nazionale. Tutti i prodotti disponibili nel nostro negozio possono essere ordinati online con la consegna a domicilio. Per Varsavia e dintorni gli ordini saranno realizzati entro 24 ore dall’effettuazione dell’ordine o lo stesso giorno (solo consegna locale). Per altri ordini, le consegne saranno effettuate tramite corrieri e saranno realizzate entro 48 ore.”

Da quando avete aperto ad oggi com’è cambiata la clientela?

“Diciamo che all’inizio la clientela internazionale, italiani e spagnoli soprattutto, si distingueva perché era quella che comprava specie diverse di pesce, frutti di mare e crostacei, mentre i polacchi erano più timidi e acquistavano soprattutto salmone e sgombro, ovvero i pesci che conoscono. Ma ora la clientela si è evoluta, tanti ci hanno chiesto consigli su come cucinare il pesce e hanno scoperto che è più facile della carne e ora comprano senza imbarazzi ogni tipo di pesce. Anche lo stare chiusi a casa durante la pandemia ha contribuito a far crescere il tempo dedicato alla cucina e quindi le conoscenze culinarie. La grande novità è che noi oggi siamo pronti a preparare alcuni piatti da asporto, se venite e ci chiedete un sushi, o una frittura o una tartara la facciamo al momento nella nostra cucina. Se ce la ordinate prima per telefono è ancora meglio. Così oggi tanti in pausa pranzo al posto del solito hamburger si fanno una tartara di tonno o una frittura”.

foto: Nel Gwiazdowska

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Più del negozio Popularna Ryba potete leggere qui.
Vi interessa la cucina italiana? Per trovare curiosità, ricette e storie e molto di più cliccate qui.

Vadim Brodski incanta Wroclaw. Grande successo del concerto di beneficenza per l’Ucraina

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Nella cornice magica dell’Oratorium Marianum dell’Università di Wroclaw, edificio del 1730 bombardato durante la Seconda Guerra mondiale e ricostruito completamente, che, come hanno sottolineato gli organizzatori, “è risorto come l’araba Fenice così come siamo certi farà l’Ucraina”, si è svolto ieri sera il concerto di beneficenza organizzato da Confindustria Polonia in supporto del popolo ucraino.

L’evento, patrocinato dall’Ambasciata Italiana di Varsavia, dall’Istituto Italiano di cultura di Cracovia e dai consolati onorari delle due città e con la sponsorizzazione di Ferrero, ha visto la partecipazione di quasi 200 persone con una sala completamente gremita alla presenza dell’Ambasciatore Amati, della Console Kwiatosz, del Direttore dell’istituto Ugo Rufino, del Presidente di Confindustria Polonia Simone Granella e del Console generale dell’Ucraina a Wrocław Yurii Tokar. Durante i saluti iniziali, in cui l’Ambasciatore Aldo Amati ha sottolineato che si debba oggi parlare sempre più di pace, il console Tokar ha ringraziato per l’iniziativa sottolineando i morti civili e i bambini a cui è seguito un toccante minuto di silenzio in onore di tutte le vittime, poi la musica ha sprigionato il suo messaggio dirompente di pace e universalità, facendo dimenticare ai presenti l’orrore di questi ultimi mesi. Questo è stato possibile grazie alla performance al violino del maestro Vadim Brodski accompagnato al piano da Bartłomiej Wezner che si è alternato sul palco con il coro dei bambini del Foro Nazionale della musica NFM diretto da Małgorzata Podzielny accompagnata da Agnieszka Lewandowska-Gryś. L’apice dell’evento si è raggiunto con “Life Is Beautiful”, magicamente eseguita insieme da coro, violino e musicisti.I proventi dell’evento, che, come ha sottolineato il direttore di Confindustria Alessandro Saglio, ammontano a oltre 25.000 PLN, saranno interamente devoluti a NNO, ONG che aiuta attivamente le persone in fuga dalla guerra in Ucraina svolgendo principalmente le attività di costruzione di una base di alloggi, fornitura di trasporti e aiuto nella ricerca di un lavoro in Polonia.

Un plauso, infine, alla presentatrice Katarzyna Potrzebka che ha magistralmente condotto la serata.

Protesta controllori di volo: a rischio il 75% dei voli da Varsavia

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A causa della mancanza di accordo tra PAZP e controllori di volo, il Consiglio dei Ministri ha emanato un regolamento sulle restrizioni al traffico aereo. Il 75% dei voli potrebbe essere cancellato all’aeroporto Chopin. A Varsavia le operazioni aeree possono essere effettuate dalle 9:30 alle 17:00. Informazioni specifiche su questo argomento dipendono dai risultati dei colloqui condotti dalla PAŻP e dai controllori del traffico aereo, ha affermato Krzysztof Moczulski dell’ufficio stampa di PLL LOT. È apparsa un’ordinanza sulla possibilità di ridurre il numero di operazioni di volo da e per l’aeroporto Chopin di Varsavia e l’aeroporto Modlin di Varsavia. Moczulski ha aggiunto che se il traffico aereo all’aeroporto di Chopin non si svolgerà in modo normale, LOT e i suoi passeggeri saranno le principali vittime. “Vi ricordiamo che nei primi giorni di maggio questa situazione potrebbe interessare circa 50.000 passeggeri, il che si tradurrà in un numero enorme di collegamenti con il nostro Contact Center. Al fine di garantire il massimo comfort e sicurezza del viaggio, offriamo un cambio gratuito della prenotazione prima dell’eventuale cancellazione del volo. Ogni passeggero ha la possibilità di modificare la data e la direzione di viaggio. Eventuali costi saranno legati al pagamento della differenza dell’importo delle tasse”, ha affermato Moczulski.

https://www.wnp.pl/logistyka/50-tys-pasazerow-w-klopocie-moze-dojsc-do-anulowania-75-proc-rejsow-z-warszawy,573098.html

Il compleanno del principe Józef Poniatowski il 7 maggio 2022 Pałac Pod Blachą, il Castello Reale di Varsavia

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La conferenza scientifica, la mostra su Napoleone Bonaparte e il picnic con la ricostruzione dell’epoca del Ducato di Varsavia sono gli appuntamenti in programma al Castello Reale di Varsavia il 6 e 7 maggio 2022 nell’ambito del compleanno del principe Józef Poniatowski nel Pałac pod Blachą.

6 maggio – conferenza scientifica e mostra su Napoleone

La celebrazione di due giorni del Compleanno del principe… inizierà il 6 maggio con la conferenza scientifica Il principe Józef Poniatowski e l’epoca del Ducato di Varsavia, durante la quale gli esperti e i ricercatori del periodo delle guerre napoleoniche introdurranno le questioni riguardanti il principe Józef e il suo esercito.

In questo giorno, all’ufficio maggiore dell’appartamento del principe Józef Poniatowski a Pałac pod Blachą, aprirà anche la mostra Le firme di Napoleone Bonaparte che presenterà 22 documenti originali sconosciuti con la firma di Napoleone Bonaparte, provenienti da diversi periodi: lettere, ordini, rapporti e richieste, tra cui le prime firme del capo dei francesi, come primo console. Un elemento interessante della mostra è la corrispondenza riguardante sia il principe Józef Pniatowski sia altri importanti personaggi storici e i frequentatori abituali del Pałac pod Blachą, tra l’altro: Jan Konopka, Ludwik Michał Pac, Jan Henryk Dąbrowski. Il vero affare è una lettera segreta indirizzata all’ambasciatore francese a Vienna, riguardante la rinascita dello stato polacco. Un oggetto importante dell’esposizione è la cartella di documenti autentici, che erano di proprietà di Napoleone.

Gli oggetti utilizzati per la mostra provengono da: il Castello Reale di Varsavia – Museo,  la Collezione del dottore Tomasz Niewodniczański, il dipartimento Deutsch-Polnische Stiftung Kulturpflege und Denkmalschutz (Görlitz), il dipartimento del Museo Romantico a Opinogóra e una lettera da una collezione privata. La mostra durerà fino al 31 luglio 2022.

 

7 maggio – il picnic di compleanno

Sabato 7 maggio alle 11.00, il Castella Reale di Varsavia invita a visitare il picnic di compleanno nel cortile del Pałac pod Blachą. Nel programma tra l’altro: duelli, esercitazioni e il cambio della guardia eseguito dai gruppi di ricostruzione storica: Quarto e Dodicesimo reggimento di fanteria del Ducato di Varsavia, sfilata di moda stile impero e workshop.

Non mancheranno le attrazioni per i più piccoli, che potranno scoprire i segreti del Pałac pod Blachą e cercare il tesoro. Per tutti poi ci sarà lo spettacolo Colori di Parigi. La storia del trucco e dei cosmetici colorati cento anni prima l’invenzione del mascara rivelando la composizione di vecchi cosmetici di colore e i segreti dell’abbellimento delle donne all’epoca. I cosmetici saranno creati sulla base di ricette del XVIII e XIX secolo. Il picnic sarà completato con uno spettacolo “Ploteczki spod Blachy” basato sui diari di Anna Potocka, e con giochi di battaglia con migliaia di figure nel sistema di Black Powder eseguiti da Warlord Games.

Tutti gli eventi sono gratuiti. Inoltre il 6 e il 7 maggio, gli interni dell’Appartamento del principe Józef Poniatowski potranno essere visti gratuitamente.

 

Il compleanno del principe Józef Poniatowski

 

Sabato 7 maggio è l’anniversario della nascita di Józef Poniatowski – nipote del re Stanisław August, ministro della guerra del Ducato di Varsavia e maresciallo di Francia. Il picnic celebrativo è organizzato dal Castello Reale di Varsavia.

Il compleanno del principe Józef Poniatowski

7 maggio

PROGRAMMA DEL PICNIC

 

11.00-13.00

Spettacoli di rievocazione storica dell’epoca del Ducato di Varsavia –

Quarto reggimento di fanteria del Ducato di Varsavia, Dodicesimo reggimento di fanteria del Ducato di Varsavia.

 

11.00 i 14.00

In un armadio stile impero – workshop

12.00 i 14.00

Caccia al tesoro – gioco per bambini da 7 a 12 anni

13.00

Sfilata di moda stile impero

15.00

Colori di Parigi – presentazione di vecchi cosmetici

16.30

Ploteczki pod Blachą – spettacolo sulla base dei

diari di Anna Potocka, talk-show storico

diretto da Jacek Bursztynowicz realizzato dal Castello Atlantis

 

11.00-14.00 e 15.00-18.00

Giochi di battaglia con figure Black Powder eseguita da

Warlord Games – ricostruzione delle battaglie:  Lipsk, Talavera de la Reyna.

La battaglia navale L’epoca delle Vele nel sistema Black Seas

 

Il picnic nell’ambito del compleanno del principe Józef Poniatowski il 6 e 7 maggio 2022 si svolgerà al Pałac pod Blachą nel Castello Reale di Varsavia. In questi giorni l’accesso al Pałac pod Blachą sarà gratuito. 

“Galeria Wettynów”, nuova mostra permanente al Castello Reale di Varsavia

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Ieri al Castello Reale di Varsavia è stata inaugurata l’esposizione dedicata alla dinastia reale dei Vettin dal titolo “Galeria Wettynów”. Fu una dinastia che governò in Polonia negli anni 1697 – 1763 con Augusto II di Polonia e poi suo figlio Augusto III di Polonia. L’esposizione è stata pensata in forma di un salotto reale o aristocratico della prima metà del XVIII secolo. La maggior parte degli arredi sono presi dai depositi del Castello Reale ma alcuni sono stati acquistati nei negozi di antiquariato di Parigi e Modena. Tra i dipinti c’è un quadro monumentale di Martino Altomonte (Napoli, 1657 – Vienna, 1745) che rappresenta l’elezione di  Augusto II di Polonia al trono polacco.  “Galeria Wettynów” è una esposizione permanente.

Polonia Oggi

Il grande cinema di Sorrentino

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fot. Andrea Pattaro

Non c’è nessun altro regista che possa così deliziare e scioccare allo stesso tempo. Lodato e maledetto. Un genio per alcuni, un giullare per altri. Ecco Paolo Sorrentino che torna con il suo nuovo film che parla di lui più di tante interviste e biografie.

Non ci sono tanti registi cinematografici che usano la loro immaginazione. Pochi sono i seguaci di Federico Fellini, che ha sempre detto che i sogni sono l’unica e più importante realtà. Sono anche pochi i registi che si avvicinano a ogni dettaglio per inquadrarlo come artigiani. Così è Paolo Sorrentino. Elogiato da alcuni, criticato da altri per il suo cinema di grande effetto, ma privo di contenuto. Un giullare che prende in giro tutto e tutti nella corte italiana, dai politici alla Chiesa. Tuttavia ricordando le parole del suddetto FeFe: quando finisce l’immaginazione, finisce l’umanità. Per fortuna la fede in un domani migliore viene restituita dal cinema di Sorrentino, come testimonia anche l’ultimo film ”È stata la mano di Dio”, premiato alla 78° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che a metà dicembre è uscito nelle sale polacche e su Netflix. Il film, che ha vinto sette premi a Venezia, tra cui il Leone d’argento-Gran Premio della Giuria, il premio Marcello Mastroianni per il migliore debutto d’attore e il premio dell’Organizzazione Cattolica per la Cinematografi a e l’Arte Audiovisiva (SIGNIS), ci porta nella città di origine del regista. Qui seguiamo la storia del giovane Fabietto Schisa (Filippo Scotti), ambientata nella turbolenta Napoli degli anni ’80, in cui arriva inaspettatamente la leggenda del calcio Diego Maradona.

Oggi Napoli è la terza città più popolosa d’Italia. Dopo la seconda guerra mondiale era una città che portava i segni dei traumi del conflitto. Sporca, trascurata, non era più quella città fastosa, a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, allora governata da spagnoli ultra-cattolici che eressero la maggior parte dei monumenti imponenti della città. Gli anni ’70 sono il periodo in cui il piccolo Paolo sta crescendo. Non sappiamo molto della vita del regista, quello che si conosce è ciò che apprendiamo dai suoi film. Sappiamo inoltre che sua moglie è Daniela D’Antonio, con la quale ha avuto i figli Anna e Carlo, e che non ha mai studiato alla scuola di cinema. Tutti gli altri fascini, traumi e sentimenti sono nascosti tra i fotogrammi dei suoi film. È il caso anche dell’ultima opera, candidata agli Oscar del prossimo anno, sul fascino di Maradona. Il regista è sempre stato innamorato della squadra del Napoli. Una volta ha ammesso che questo vero amore è scoppiato con l’arrivo di Diego Armando Maradona nel 1984. Sorrentino gli deve la vita e il motivo lo ha raccontato anni dopo in un’intervista per la televisione italiana: “nel settembre del 1986 i miei genitori volevano trascorrere qualche giorno nella nostra casetta di Roccaraso. Dissi a mio padre che avrei preferito andare a vedere il Napoli in trasferta a Empoli. Di solito papà rispondeva che ero troppo giovane per andare in trasferta ma quella volta – per qualche ragione – acconsentì. Così io rimasi a casa per andare a vedere la partita il giorno seguente mentre i miei genitori partirono. Il giorno dopo, di prima mattina, suonò il campanello. Era il custode del palazzo, mi disse di scendere. In lacrime mi annunciò che i miei genitori erano morti durante la notte. C’era stata una fuga di gas nella nostra casa di montagna. È grazie a Maradona che sono ancora vivo.

La maggior parte delle domande cui Sorrentino cerca di rispondere attraverso i suoi film arrivano dalla sua infanzia. Da bambino frequentò per cinque anni una scuola cattolica conservatrice, che aveva regole ferree. Nei suoi film, soprattutto nelle due stagioni della serie ”The New Pope”, il regista racconta ciò che lui stesso ha vissuto e osservato. Ma va oltre le grandi basiliche e gli altari ricchi di quadri e d’arte. Guarda nelle minuscole minimaliste stanze della sacrestia, in cui, oltre al letto, ci sono pochi altri elementi. Guarda negli uffici, nella canonica e ascolta le conversazioni delle persone che si celano sotto le vesti dorate. È interessato a ciò che è nascosto. In questo modo il regista smaschera sia gli intrighi all’interno della Chiesa sia quelli della Città Eterna. Roma nel film ”La grande bellezza”, il più importante della sua carriera fino ad ora, è un’amante capricciosa, una città che invecchia e che ha perso il suo lustro. Invece delle piccole e affascinanti strade, il protagonista segue i ricordi di una città che non tornerà mai più.

Osservando l’estetica di Sorrentino e il linguaggio che ha sviluppato sullo schermo, noteremo la sua precisione quasi artigianale. Ogni colore, ogni angolo di luce è importante nelle sue inquadrature. Sono quadri carichi di simbolismo, di riferimenti alla cultura, alla pittura e all’eredità dell’Italia. Paradossalmente il regista ha iniziato la sua avventura cinematografica solo nella vita adulta, ha studiato economia e non aveva nessuna relazione con l’arte. Ed è così ancora oggi, perché, come lui stesso ammette, odia andare a mostre, musei o teatri. Paolo Sorrentino dice senza mezzi termini: ”sono un ignorante per quanto riguarda i successi degli altri”. Quando inizia un film è convinto di fare qualcosa di nuovo, unico, fresco, ma poi lui stesso ammette che era solo un’impressione. Confessa che l’unica cosa che lo tocca è la letteratura, ma subito dopo aggiunge che ci sono pochi libri che lo influenzerebbero, soprattutto nella letteratura contemporanea. Tra quelli che può citare e consigliare c’è sicuramente Louis Ferdinand Céline.

fot. Andrea Pattaro

Paolo Sorrentino non regala solo ritratti dell’Italia, non è solo un narratore della vita del suo Paese in cui addita gli errori di fratelli e sorelle. Sorrentino è anche un regista che non ha paura di collaborare con Hollywood. Dice sempre che è stato il cinema americano a influire maggiormente durante la sua infanzia. Il primo film che ha realizzato in inglese è stato ”This must be the place”, in cui l’anziana e solitaria star con le labbra imbrattate di rossetto è interpretata da Sean Penn, attore che volle fortemente lavorare con Sorrentino. Un altro film importante è ”Youth”, la storia di due amici che ricordano con nostalgia gli anni passati.

Impossibile non notare che uno dei protagonisti nei film del regista è sempre la musica. Così è anche nel film ”Loro”, storia epica su Silvio Berlusconi, in cui Katarzyna Smutniak recita accanto all’amato attore di Sorrentino: Toni Servillo. Scri- vendo le sceneggiature Paolo ascolta continuamente musica. Nelle sue opere il regista mescola musica classica con tormentoni, spesso molto pop. E così facendo mostra di nuovo la sua forza, indipendenza, coraggio, non avendo paura di combinare stili, mondi e generi musicali diversi. In una intervista Sorrentino ha ammesso che una canzone a volte può colpire più di un brano di musica classica o della musica da film. La canzone nel suo immaginario dà senso a una scena precisa.

fot. Andrea Pattaro

Non tutti sanno che Paolo Sorrentino scrive anche libri. Nel suo curriculum ha, per esempio, ”Gli aspetti irrilevanti”, un progetto di libro in cui Sorrentino aggiunge, nella forma di racconto breve, delle biografie ai personaggi catturati nelle foto di Jacopo Benassi. Le sue descrizioni sono estremamente audaci, a volte anche sfacciate, maliziose e divertenti. Confermano anche che è facile per noi giudicare gli altri e aggiungere le nostre versioni degli eventi. Questa è un’altra prova del grande potere dell’immaginazione dell’artista. Ma Sorrentino può fare di più, può convincerci che le storie di fantasia che ha inventato possono diventare una verità in cui cominciamo a credere. È una grande arte. Questo vale anche per il suo cinema che è cinema d’autore.

Per alcuni il suo cinema è sgradevole, una trasgressione del buon gusto, una fantasmagoria, una bestemmia. Sorrentino mette a nudo le contraddizioni dell’animo italiano, distrugge statue, monumenti, muri spessissimi che da anni erano sacri. Ha il coraggio di evidenziare gli errori, di criticare, di puntare il dito contro il vuoto che si sta diffondendo nella nuova generazione smarrita tra media, politica e denaro. Il suo cinema è dimostrazione di vera arte.

traduzione it: Agata Wojtalik
foto: Andrea Pattaro

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Più articoli sul cinema italiano troverete qui.

Vellutata di fave e menta

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È ancora freddo e una vellutata calda e energetica ma non pesante è un buon piatto serale.

Ingredienti per 4 persone:
600 g di fave (anche surgelate)
1 carota
2 cipollotti
1 patata piccola
olio EV q.b.
10 foglie di menta
0.5 l. di brodo vegetale
sale e pepe

Procedimento:
Lava e cuoci le fave in acqua per 40 min., scolale e privale della buccia. Pulisci le altre verdure e sbuccia la patata, poi taglia tutto a pezzetti; falle insaporire in una padella con 3 cucchiai di olio.

Unisci al soffritto 6 foglie di menta e le fave. Mescola, versa il brodo, regola di sale e cuoci a fuoco medio per 10 min. Togli dal fuoco la pentola e, con un mixer, frulla il tutto fino ad ottenere una crema. Rimetti la pentola sul fuoco per riprendere il bollore. Distribuisci la zuppa nei piatti, condisci con un filo di olio e cospargi di foglie di menta.

Servi la vellutata ben calda con crostini di pane croccante.

16^ edizione del festival Grand OFF, iscrizioni aperte!

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Il festival Grand OFF è la più importante manifestazione che promuove i film indipendenti in Polonia e una delle più importanti al mondo in questo campo.

I più interessanti film indipendenti provenienti da tutto il mondo passano attraverso un processo di preselezione condotto da una Commissione di professionisti che poi annuncia i film selezionati all’interno di undici categorie: sceneggiatura, regia, montaggio, scenografia, miglior attrice, attore, trama, documentario, animazione e il miglior film polacco. La giuria internazionale composta da oltre 80 esperti di cinema, tra cui docenti, registi, operatori, montatori e attori provenienti da oltre 30 paesi valuta i film candidati. I premi in forma di bellissime statuette saranno consegnati durante la serata di gala del festival, che quest’anno si svolgerà il 3 dicembre a Varsavia. Prima del gala, presso la Sede della Accademia delle Belle Arti a Varsavia per tutta la durata del festival si terranno interessanti e variegate serie di proiezioni dei film.

Nel 2021 al festival Grand OFF sono stati arrivati 4183 film da oltre 120 paesi.

La selezione della 16^ edizione del festival Grand OFF prosegue fino al 30 giugno 2022.

Accettiamo i film:
– completati dopo il 1 gennaio 2020.
– creati senza sostegno professionale durante l’intero processo della produzione (salvo sostegno da parte delle scuole cinematografiche e artistiche)
– di durata massima di 45 minuti.

Invia la tua candidatura tramite la piattaforma
https://filmfreeway.com/GRANDOFFWORLDINDEPENDENTFILMAWARDS

Il regolamento del concorso è disponibile qui
https://www.grandoff.eu/index.php/en/festival/regulations

Esplosione di metano nella miniera Pniowek: 5 morti, 20 feriti e 7 dispersi

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Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Mercoledì notte, poco dopo mezzanotte, nella maniera di carbone Pniówek a Pawłowice nel voivodato Silesia, durante i lavori di estrazione del carbone è scoppiato il metano. L’esplosione ha avuto luogo 1000 metri sotto terra dove si trovavano i 42 minatori. Subito sono partiti i soccorsi per salvarli. Dopo tre ore dalla prima esplosione il metano è esploso per la seconda volta. L’attuale bilancio è tragico: 5 morti 20 feriti di cui 9 in gravi condizioni mentre non si ha notizia di altre 7 persone. I lavori di soccorso per trovare gli operai scomparsi vanno molto lentamente per colpa delle pessimi condizioni atmosferiche e il rischio di una uova esplosione del metano. Ieri alla miniera è arrivato il primo ministro Mateusz Morawiecki insieme con il ministro della salute Adam Niedzielski per fare le condoglianze ale famiglie. Oggi sul luogo della tragedia si recherà il presidente Andrzej Duda.

https://www.pap.pl/aktualnosci/news,1164538,trwa-akcja-ratunkowa-w-kopalni-pniowek-miejsce-tragedii-odwiedzi-prezydent

Il 19 aprile di 79 anni fa iniziava l’Insurrezione del ghetto di Varsavia

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Settantanove anni fa, il 19 aprile 1943, i membri della resistenza ebraica insorsero contro i nazisti, che avevano deciso di liquidare il ghetto di Varsavia. Quello della capitale polacca era all’epoca il ghetto più grande creato dal Terzo Reich e già nell’ottobre del 1939 ospitava oltre trecentomila persone, a cui se ne sarebbero aggiunte altre decine di migliaia. Gli ebrei ivi residenti vivevano in condizioni terribili, la fame era onnipresente, e la vista di cadaveri lungo le strade era cosa ordinaria. Il 22 luglio 1942 i nazisti diedero inizio alle deportazioni nei campi di sterminio. Nel giro di due mesi il 75 per cento circa della popolazione venne condotta a Treblinka e nel ghetto restarono circa sessantamila persone. La consapevolezza che le autorità tedesche volevano procedere al totale sterminio della popolazione del ghetto cambiò il carattere della resistenza ebraica al suo interno. Il 28 luglio 1942 nacque il primo nucleo dell’Organizzazione ebraica di combattimento (Zob), che si sarebbe poi allargata, e a cui si aggiunse anche l’Unione combattente ebraica (Zzw). Le due formazioni collaborarono nei giorni della rivolta. All’insurrezione partecipò circa un migliaio di combattenti mal equipaggiati, i quali tennero testa per quasi un mese a oltre duemila soldati tedeschi della Wehrmacht, delle Ss e di alcune divisioni ucraine, lituane e lettoni, che potevano contare su carri armati e artiglieria. La rivolta, nonostante gli appelli del governo polacco in esilio a Londra, non condusse a reazioni da parte degli alleati. Szmul Zygielbojm, membro del Consiglio nazionale polacco, si suicidò l’’11 maggio 1943 per protestare contro la loro ignavia. L’insurrezione venne definitivamente sedata dalle truppe del generale Jurgen Stroop il 16 maggio 1943. In segno di vittoria, Stroop ordinò di radere al suolo la Grande Sinagoga di Varsavia. Da stamattina a Varsavia in giro per la città si trovano tantissimi volontari che regalano i narcisi gialli, il simbolo di quel tragico evento storico. Questa iniziativa viene fatta da 10 anni dal POLIN Museo della storia degli ebrei polacchi.

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