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Zecchino d’Oro 2022: Tra i solisti Massimiliano Peralta, un bambino italo-polacco di Varsavia

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Lo Zecchino d’Oro, il Festival Internazionale della Canzone per Bambini quest’anno giunge alla 65^ edizione. Le esibizioni dei solisti si svolgeranno a Bologna dal 18 al 20 novembre. Il direttore artistico dell’evento per la sesta volta consecutiva sarà Carlo Conti. Tra i 14 solisti c’è anche Massimiliano Peralta, 7 anni, di padre sardo e madre polacca, scelto da oltre tre mila bambini di tutta Italia. Massimiliano canterà il brano “Il maglione” (testo di Filippo Pascuzzi – Musica di Filippo Pascuzzi e Davide Civaschi in arte Cesareo).

La manifestazione intende favorire la creazione di canzoni per bambini, ovvero stimolare l’impegno dei compositori a realizzare opere destinate al mondo dell’infanzia. Il Festival è considerato patrimonio culturale italiano, nell’aprile del 2008 ha ricevuto la targa “Patrimoni per una cultura di pace” consegnata nel corso della cerimonia organizzata dai Club e Centri UNESCO. La trasmissione andò in onda per la prima volta dal 24 al 26 settembre 1959. Dal 1961 la manifestazione è organizzata e prodotta dall’Antoniano di Bologna. Nel 1963, invece, nacque il Piccolo Coro dell’Antoniano condotto e diretto per anni da Mariele Ventre (dal 1995 sostituita da Sabrina Simoni), che d’ora in poi accompagna i piccoli solisti durante le loro esibizioni. L’idea di creare uno spettacolo per bambini che promuovesse la musica a loro dedicata fu di Niny Comolli, musicista, pianista, autrice di canzoni e prima donna a far parte di un’orchestra della RAI. La sua intenzione fu quella di organizzare una specie di Festival di Sanremo per bambini in cui il primo premio sarebbe stato uno Zecchino d’Oro, che tutti ricordano perfettamente dalla favola di Carlo Collodi “Pinocchio” e che diventò il nome della rassegna canora.

Ecco tutte le canzoni e i solisti in gara:

  1. “MAMBO RIMAMBO” (Testo e Musica di Gianfranco Grottoli, Andrea Vaschetti e Andrea Casamento) cantata da Frida Ruggeri, 8 anni, di Moncalieri (TO);
  2. “CI VUOLE PAZIENZA” (Testo di Carmine Spera e Flavio Careddu – Musica di Valerio Baggio) cantata da Beatrice Marcello, 4 anni, di San Fermo della Battaglia (CO) ed Elia Pedrini, 9 anni, di Parma (PR)
  3. “COME KING KONG” (Testo e Musica di Gianluca Giuseppe Servetti e Margherita Vicario) cantata da Giulia Baccaro, 10 anni, di Gravina di Catania (CT);
  4. “L’ORSO COL GHIACCIOLO” (Testo di Mario Gardini – Musica di Giuseppe De Rosa) cantata da Benedetta Morzetta, 8 anni, di Cerreto Guidi (FI);
  5. L’ACCIUGA RAFFREDDATA” (Testo e Musica di Gianfranco Fasano e Antonio Buldini) cantata da Eleonora Busacca, 6 anni, di Ragusa (RG):
  6. “IL MONDO ALLA ROVESCIA” (Testo di Maurizio Festuccia – Musica di Francesco Stillitano) cantata da Susanna Marchetti, 10 anni, di Gignano (AQ);
  7. “ZANZARA” (Testo di Luca Angelosanti – Musica di Francesco Morettini) cantata da Francesco Berretti, 5 anni, di Genova (GE), Diana Giorcelli, 6 anni, di Monza e Olga Gorgone, 6 anni, di Paola (CS)
  8. “IL PANDA CON LE ALI” (Testo e Musica di Virginio e Daniele Coro) cantata da Mariapaola Chiummo, 7 anni, di Scicli (RG);
  9. “METTIAMO SU LA BAND” (Testo di Davide Capotorto e Roberto Palmitesta – Musica di Alessandro Augusto Fusaro e Giuseppe Carlo Biasi) cantata da Ferdinando Catapano, 9 anni, di San Giuseppe Vesuviano (NA);
  10. “MILLE FRAGOLE” (Testo di Massimo Zanotti e Deborah Iurato – Musica di Massimo Zanotti) cantata da Maryam Pagliarone, 9 anni, di Roma (RM);
  11. “LA CANZONE DELLA SETTIMANA” (Testo e Musica di Eugenio Cesaro) cantata da Chiara Paumgardhen, 9 anni, di Sant’Angelo d’Alife (CE);
  12. “IL MAGLIONE” (Testo di Filippo Pascuzzi – Musica di Filippo Pascuzzi e Davide Civaschi in arte Cesareo) cantata da Massimiliano Peralta, 7 anni, di Varsavia (PL);
  13. “GIOCA CON ME PAPÀ” (Testo e Musica di Enrico Ruggeri) cantata da Gioele Frione, 8 anni, di Finale Ligure (SV);
  14. “GIOVANISSIMO PAPÀ” (Testo e Musica di Antonio Iammarino e Luca Medici) cantata da Giorgia Nocentini, 8 anni, di Reggello (FI).

Donald Tusk propone la settimana lavorativa di quattro giorni

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Fot.https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Premier_Donald_Tusk_%285828471896%29.jpg

Questa notizia è tratta dal servizio POLONIA OGGI, una rassegna stampa quotidiana delle maggiori notizie dell’attualità polacca tradotte in italiano. Per provare gratuitamente il servizio per una settimana scrivere a: redazione@gazzettaitalia.pl

Parlando a Szczecin, il leader del partito Piattaforma Civica Donald Tusk ha annunciato la preparazione di un preciso progetto pilota per una settimana lavorativa di quattro giorni. Secondo il leader di Piattaforma Civica, questa soluzione è dettata dai cambiamenti dinamici che si sono verificati di recente nel mercato del lavoro. L’ex leader del Consiglio europeo ha aggiunto che il progresso tecnologico non deve necessariamente comportare un aumento automatico della disoccupazione. Tuttavia, è necessario cambiare l’atteggiamento nei confronti del lavoro e modificare il modello sociale. Tusk ha fatto riferimento a due modelli. Uno è l’accorciamento della giornata lavorativa e l’altra è l’accorciamento dell’intera settimana; a suo parere, quest’ultima, cioè quattro giorni lavorativi a settimana, sarebbe più probabile. Tra i Paesi che stanno sperimentando la settimana di quattro giorni ci sono il Regno Unito e la Spagna. L’Islanda è pronta a quest’esperimento. Nel caso delle isole britanniche, più di 3.000 dipendenti di 70 aziende dovrebbero partecipare all’esperimento, annunciato nel giugno di quest’anno. Le prime conclusioni degli esperimenti sono piuttosto ottimistiche. Tra l’altro, è stato notato un aumento della produttività dei dipendenti, o almeno è stato mantenuto il livello precedente allo studio. Inoltre, i dipendenti erano meno stressati e avevano un minor rischio di burnout. Tuttavia, gli esperti sottolineano che, per il momento, lo studio ha coperto un periodo di tempo troppo breve per poter trarre conclusioni più serie.

https://www.pb.pl/tusk-zapowiada-czterodniowy-tydzien-pracy-1155571

Daikin investe in Polonia: almeno 1.500 posti di lavoro a Lodz

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Japoński koncern Daikin zainwestuje prawie 1,5 mld zł (PAP, PAP/Grzegorz Michałowski)

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“Almeno 1.500 posti di lavoro saranno creati grazie all’investimento di Daikin nella Zona Economica Speciale di Łódź”, ha dichiarato ieri il Primo Ministro Mateusz Morawiecki a Ksawerów, vicino a Łódź. Il Primo Ministro ha sottolineato che in Polonia ci sono già un gran numero di posti di lavoro. “Ora non ci interessano solo i nuovi posti di lavoro, ma soprattutto quelli di alta qualità”, ha aggiunto. “Nella nuova prospettiva di bilancio ci saranno ulteriori misure per attrarre gli investitori. Ci saranno anche nuove regole amministrative e ambientali per mantenere la burocrazia la minore possibile, per rendere la Polonia uno dei posti migliori per investire nel mondo”, ha detto il Primo Ministro. Il capo del governo ha anche sottolineato il fatto che la Polonia è cambiata molto nell’ambiente economico e che condizioni economiche eque sono la base per un rapido sviluppo. Ha inoltre dichiarato che i cambiamenti introdotti dal governo hanno portato al tasso di disoccupazione più basso della storia della Polonia, pari al 2,7%.

https://www.pap.pl/aktualnosci/news,1289428,japonski-gigant-inwestuje-w-polsce-premier-powstanie-co-najmniej-15

Il 92% dei polacchi vuole restare nell’UE ma contesta le sue politiche

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Dal 30 maggio al 9 giugno 2022, il Centro per la ricerca sull’opinione pubblica (CBOS) ha condotto un’indagine sull’UE in Polonia. Gli intervistati erano adulti. Il sondaggio ha discusso la questione dell’appartenenza all’UE, l’atteggiamento nei confronti dello sviluppo dell’integrazione europea, il rispetto della sovranità della Polonia, la questione dei cambiamenti nella magistratura e il modo in cui l’UE affronta varie sfide. Il 92% degli intervistati era favorevole all’adesione della Polonia all’UE, il 5% era contrario e il 3% non esprimeva opinioni. Tra gli intervistati si possono distinguere i sostenitori di vari gruppi politici del Paese. Il più grande sostegno sociale per l’adesione della Polonia all’UE è tra coloro che votano KO e Polska 2050. Questo risultato è del 100%. Nella sinistra il 98% è favorevole all’UE e invece il 92% tra i sostenitori del PiS. Il maggior numero di oppositori all’adesione all’UE è tra gli elettori della Confederazione (76% favorevoli, 24% contrari all’UE). Nel caso dell’integrazione tra paesi europei, solo il 38% è favorevole all’approfondimento delle relazioni, mentre solo il 29% è favorevole al mantenimento dell’attuale stato di integrazione. Il 16% degli intervistati vorrebbe limitare l’integrazione dei paesi e aumentare l’importanza del ruolo degli stati nazione. Inoltre, solo il 3% vorrebbe lasciare l’UE, e l’idea di un’Europa “a più velocità” è sostenuta solo dal 4% degli intervistati, il 9% non ha opinioni. Per quanto riguarda la sovranità della Polonia, il 55% degli intervistati ritiene che l’UE non limiti troppo l’indipendenza del paese mentre il 33% non è d’accordo con questa opinione e il 12% non ha un’opinione. Per quanto riguarda il Piano nazionale di ricostruzione, il 70% (di cui il 40% in modo assoluto) sostiene che la Polonia non debba realizzare le modifiche nella magistratura che l’Europa chiede per sbloccare i fondi. Di opinione opposta è il 12% (di cui il 4% in modo assoluto) e il 18% non ha opinione. Nonostante l’enorme sostegno all’adesione della Polonia all’Unione europea, la politica dell’UE non è così ben valutata. Gli intervistati sono stati interrogati su cinque questioni, ovvero le azioni dell’UE durante la pandemia di Covid e le sue conseguenze (55% positive, 33% negative), la guerra in Ucraina (52% positive, 37% negative), lo stato di diritto nei paesi dell’UE (52% positive, 30% negative), la politica climatica (42% positive, 39% negative) e la politica migratoria (40% positive, 39% negative).

https://www.pap.pl/aktualnosci/news%2C1280605%2Ccbos-92-proc-badanych-popiera-przynaleznosc-polski-do-ue.html

Polonia e Italia aiuteranno a ricostruire la regione di Donetsk

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“Abbiamo intenzione di realizzare un miracolo economico durante e dopo la guerra con la Russia. L’aggressore deve pagare per un attacco fatto senza essere stato provocato. La Polonia, insieme all’Italia, aiuterà a ricostruire la regione di Donetsk”, ha dichiarato ieri il primo ministro ucraino Denys Shmyhal a una conferenza nella città svizzera di Lugano. Il ministro ha presentato una mappa con “proposte” per la ricostruzione delle regioni devastate dell’Ucraina da parte dei Paesi interessati. Shmyhal ha anche ribadito che la principale fonte di finanziamento per la ricostruzione postbellica dell’Ucraina dovrebbe essere costituita dai fondi confiscati alla Russia e agli oligarchi russi. Secondo i calcoli ucraini, sono stati congelati 300-500 miliardi di dollari di beni russi e ha stimato in 750 miliardi di dollari il costo della ricostruzione dell’Ucraina. Inoltre, i partecipanti a una conferenza internazionale nella città svizzera di Lugano sulla ricostruzione dell’Ucraina, al termine dell’incontro, hanno delineato sette principi per la ricostruzione del Paese. Tra questi, l’attenzione alle riforme interne, al rispetto della legge, allo sviluppo sostenibile e alla partecipazione democratica della società ucraina. Infine, è stata sottolineata l’esigenza di uno sviluppo sostenibile, affermando che nel processo di ripresa l’Ucraina deve essere ricostruita integrando le dimensioni sociale, economica e ambientale. “La Polonia è pronta a svolgere un ruolo attivo nella ricostruzione postbellica del Paese. Rendiamo omaggio ai difensori dell’Ucraina”, ha dichiarato il vice primo ministro e ministro della Cultura Piotr Gliński.

https://wiadomosci.wp.pl/premier-ukrainy-ujawnia-polska-ma-pomoc-w-odbudowie-tego-regionu-ukrainy-6787152846813728a

Nuova modalità di trasmissioni dei canali televisivi, forte critica contro l’operato del governo

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Lunedì è iniziata l’ultima fase del cambiamento nello standard di trasmissione della TV terrestre. Il Ministro dell’Interno e dell’Amministrazione ha chiesto all’Ufficio delle Comunicazioni Elettroniche di ritardare fino alla fine del 2023 il processo di modifica dello standard di trasmissione. La questione è stata menzionata mercoledì 29 giugno in una conferenza stampa al Sejm dai politici del KO. Jan Grabiec, portavoce della Piattaforma Civica e presidente del Comitato per la digitalizzazione, l’innovazione e le tecnologie moderne del Sejm, ha affermato che si è trattato di uno scandalo perché le azioni del governo hanno portato a una situazione in cui la televisione indipendente, a parte la televisione governativa, è stata spenta su un multiplex che consente la ricezione universale della televisione terrestre. Ha sottolineato che non è un caso che la copertura televisiva indipendente sia stata ridotta, mentre la televisione governativa è stata garantita in una situazione privilegiata fino alla fine del 2023, e quindi fino alle prossime elezioni parlamentari. A suo parere, ciò indica l’intenzione del PiS di condurre una campagna elettorale ingiusta, che promuova un particolare partito e limiti l’accesso dei cittadini ai media che presentano diversi punti di vista. Iwona Śledzińska-Katarasińska, vicepresidente della commissione per la cultura e i media del Sejm, ha stimato che il problema riguarda circa 2,5 milioni di spettatori, che, come ha detto, “sono stati privati del diritto all’informazione”. TVN, Polsat, TV Puls e Kino Polska hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in merito al cambiamento dello standard di trasmissione delle stazioni televisive terrestri. “A seguito della decisione dell’Ufficio delle comunicazioni elettroniche su richiesta del Ministero dell’Interno e dell’Amministrazione, la televisione privata è stata trattata in modo diverso dalla televisione pubblica” possiamo leggere. Per alcune famiglie, la modifica della norma comporta la necessità di sostituire il televisore con un modello più recente o di riadattare il ricevitore precedentemente utilizzato . Pertanto, la legge sul sostegno alle famiglie è stata modificata. Ha istituito finanziamenti per l’acquisto di un ricevitore digitale, necessario per ricevere la televisione digitale terrestre.

https://www.pap.pl/aktualnosci/news%2C1271036%2Cko-pis-w-istocie-wylacza-stacje-prywatne.html 

Le lacrime dorate di Dio

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L’albero dell’incenso ~ la Boswellia ~ L’olio a base di incenso originato dalla resina detta “olibanum”

L’Olibanum, l’olio originario del Libano, l’incenso, il prescelto di Dio, franchincenso…

Sotto tutte queste misteriose denominazioni si nasconde… il re degli olii eterici! Questa definizione altisonante non stupisce, prendendo in considerazione il suo ruolo nella vita dell’umanità, fin dalla notte dei tempi. Già nell’età antica, l’incenso era un elemento indispensabile di tutti i riti religiosi e mistici, ed il suo aroma legnoso, dolce e piccante, era per le persone sinonimo di divinità. In Egitto era sacrificato alle divinità, era considerato sacro; Cleopatra, come molte altre donne privilegiate in quel tempo, lo utilizzava come siero della giovinezza. L’olio di incenso fu utilizzato per migliaia di anni per curare qualsiasi tipo di malattia, tuttavia in quei tempi era posseduto esclusivamente dalle persone più benestanti. Durante l’Impero dell’Antica Roma l’incenso, come la mirra, valeva più dell’oro, perciò era uno dei doni preziosi offerti a Gesù. Le leggende popolari greche tramandano che le donne appartenenti alle popolazioni iraniche già 2700 anni fa si prendevano cura della propria pelle utilizzando un mix a base di resina di incenso, cipresso e cedro. Nell’Antica Cina, la gomma originata dall’incenso era utilizzata per curare la lebbra e le ferite con infezioni. Nelle Indie era usata contro il reumatismo. La tradizione ritiene pure che l’incenso abbia il potere di eliminare gli spiriti maligni.Attualmente la denominazione inglese spesso utilizzata per l’albero dell’incenso frankincense trae l’origine dal francese: frank – sincero, vero, ed incense – incenso.

Esistono circa 20 tipi di alberi d’incenso, i più ampiamente utilizzati attualmente nell’aromaterapia e nella medicina occidentale sono: Boswelia carterii, Boswellia sacra, Boswellia serrata. L’olio eterico d’incenso si ottiene dalla resina che scorre nelle vene dei rami contorti, coperti da una corteccia simile alla carta (si vorrebbe scrivere “papiro”), che scende dal tronco a fi occhi interi. Dopo aver tagliato questa corteccia, la pianta produce la resina, la quale, dopo essere essiccata, crea una sostanza dal colore giallo-marrone, con granellini, che ricorda nella forma le lacrime, denominata olibanum, che spesso è utilizzata come incenso purifi cante, soprattutto nella Chiesa Cattolica. Però questo prodotto di qualità così meravigliose di solito possiede anche lati negativi (i due lati della medaglia), quando diventa famoso a livello popolare, è facile che la materia prima, da cui deriva, sia sfruttata, e questo fatto attualmente avviene anche riguardo all’albero dell’incenso. Per dare all’albero il tempo opportuno per rigenerarsi, e per fare in modo che l’olio sia di qualità massima e davvero terapeutico, la corteccia non può essere intagliata più di alcune volte all’anno. L’albero dell’incenso di solito cresce nelle zone povere, dove è diventato la fonte principale di guadagno, i mietitori intagliano gli alberi fino a 120 volte, per cui le piante si indeboliscono e non hanno il tempo né l’energia per guarire e nemmeno per riprodursi. La resina proveniente da tali alberi non è neppure così efficace e spesso è trattata con solventi sintetici o derivati dal petrolio. Il vero olio di incenso che trae l’origine da raccolti ecosostenibili può essere riconosciuto dal profumo e dal prezzo, ovvero deve costare almeno circa 90-120 zł per 5 ml.

L’olio di incenso attualmente è uno dei prodotti preferiti nell’aromaterapia, così come nella medicina convenzionale. Esso viene utilizzato in molti ambiti, gli studiosi da anni si interessano alle sue qualità, ed attualmente è consigliato nei pazienti aventi deboli sistemi immunitari (nei Paesi Arabi spesso, per prevenire eventuali malattie, si assume 1 goccia di puro olio di incenso per via orale), per esempio per chi soffre di asma, infiammazione dei bronchi e dei polmoni, alcune forme di cancro, infezione delle gengive, tartaro sui denti, alito cattivo, segni e ferite sulla pelle, acne, eczema, psoriasi, come antidolorifico, antibatterico o per combattere lo stress, la depressione, la difficoltà a concentrarsi, l’insufficienza della ghiandola pituitaria, le malattie del sistema dei vasi linfatici, il linfedema, i nervi danneggiati, i disturbi ormonali (la tiroide), un basso livello di produzione di spermatozoi. Nella medicina tradizionale indiana, l’olio di incenso è utilizzato per curare gli stati infiammatori delle articolazioni e delle ossa, i dolori alla colonna vertebrale, le problematiche legate all’apparato respiratorio. Può essere utile anche per il parto, perché ha un influsso tonificante sull’utero ed aiuta a rasserenarsi appunto durante il parto, ed è un efficace aiuto per riportare la pelle alla condizione pre-gravidanza.

L’olio di incenso è anche utilizzato per stimolare il sistema limbico, l’ipotalamo, la ghiandola pineale e la ghiandola pituitaria, parte del cervello legata a molteplici ormoni, numerose emozioni, al subconscio e alla rielaborazione delle informazioni. Proprio per questo motivo di solito è scelto come sostegno durante rituali di rilassamento come lo yoga, la meditazione o le orazioni, infatti rasserena l’intelletto ed aiuta a creare l’armonia interna, agendo come calmante in tutto il corpo e stimolando ad una respirazione più profonda. Nella cosmetologia e nell’utilizzo nella vita quotidiana è raccomandato per le pelli secche e mature e per rinforzare i capelli secchi e rovinati.

Come utilizzare l’olio di incenso?

  • DIFFUSIONE /INALAZIONE: direttamente dalle mani, da una bottiglietta o da un diffusore
  • MASSAGGIO (diluendo con olio vettore, per esempio olio di argan): tutto il corpo, i piedi, i muscoli tesi
  • LOCALMENTE: le tempie, la nuca, i polsi, dietro le orecchie, ed ovunque dove si preferisce, e diluendo 1-2 gocce nell’olio vettore, per esempio a base di mandorle dolci
  • SIERO PER IL VOLTO: alcune gocce di olio di incenso sono da aggiungere ad altri oli, per esempio l’olio di jojoba, e devono essere massaggiate delicatamente sulla pelle, per fornirle un aspetto giovanile, levigare le rughe ed idratare in profondità.

Vi consigliamo di informarvi riguardo alle regole di sicurezza da rispettare quando si utilizzano gli oli eterici visitando il sito internet: www.OlejkowySklep.pl.

traduzione it: Milena Trezzani

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Tutti gli articoli della rubbrica “Nutriceutica” troverete qui.

Karolina Lanckoronska, il ricordo di una grande ambasciatrice della cultura polacca in Italia

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Fotohttps://pl.wikipedia.org/wiki/Karolina_Lanckoro%C5%84ska#/media/Plik:Karolina_Lanckoro%C5%84ska

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Quest’anno ricorre il ventesimo anniversario della morte di Karolina Lanckoronska. La donna è stata una delle figure più importanti della comunità polacca italiana, ambasciatrice della cultura, della storia polacca e mecenate delle arti. Per questo, ieri all’Istituto Polacco di Roma, è stato presentato un libro in forma di album intitolato “Karolina Lanckoronska. Al servizio della scienza e della Polonia” (Karolina Lanckorońska. W służbie nauki i Polski), che commemora la vita della professoressa. Gli autori del libro sono due borsisti di Lanckoronski, lo storico Wojciech Bilinski e Paweł Pencakowski. Lanckoronska nacque da una famiglia aristocratica nel 1898 a Buchberg am Kamp, in Austria. Studiò la storia dell’arte a Vienna e Leopoli. Durante la seconda guerra mondiale, iniziò a lavorare nella clandestinità, arruolandosi infine nell’esercito polacco (AK). Nel 1942 fu arrestata dalla Gestapo e imprigionata nel campo di Ravensbrück, dove insegnava la storia dell’arte. Dopo la guerra si trasferì in Italia, dove stabilì una cooperazione con il 2 Corpo polacco del generale Wladyslaw Anders. Aiutò oltre mille soldati a iniziare gli studi nelle università di Roma, Torino e Bologna. La donna polacca fu una delle promotrici e fondatrici dell’Istituto Storico Polacco nella Città Eterna, di cui divenne direttrice. Inoltre, ha sostenuto diverse istituzioni e finanziato borse di ricerca per i suoi connazionali. Nel 1994, pochi anni dopo la caduta del comunismo, ha donato alla Polonia una collezione d’arte raccolta da suo padre a Vienna, che include opere di Rembrandt. La donazione può essere ammirata al Castello Reale di Varsavia, al Castello del Wawel, alla Biblioteca Jagellonica, al Museo Nazionale, al Museo dell’Esercito Polacco o all’Accademia Polacca delle Arti e delle Scienze. Grazie alle sue attività a beneficio della cultura polacca, le è stata conferita la Gran Croce dell’Ordine della Polonia Restituta, la Croce al Valore e la Mater Nostra Est. L’aristocratica è deceduta il 25 agosto 2002 a Roma ed è ancora considerata, tra gli altri dal Direttore dell’Istituto Polacco, Łukasz Paprotny, come ambasciatrice della scienza e della cultura polacca a Roma.

https://www.wnp.pl/rynki-zagraniczne/wlochy-prezentacja-ksiazki-o-damie-polskiej-kultury-i-nauki-karolinie-lanckoronskiej,596324.html

Michał Golik, il percorso di un campione

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Campione mondiale di massaggio facciale (primo posto durante l’International Massage Championship 2020/2021), massaggiatore accreditato e istruttore internazionale presso IMA (International Massage Association). Michał Golik è Istruttore di massaggio con molti anni di esperienza. Detentore del record mondiale per il massaggio (Kiev 2019). Membro del gruppo “Ludzie Masażu”, organizzatore di eventi di massa che promuovono l’arte del massaggio, sostenitore e divulgatore delle buone pratiche di questa tecnica. Membro e presidente della Holistic Healing Organization in Polonia. Fondatore del Celcus Accademia di massaggio e terapia.

La strada per il successo

Quando l’infortunio gli ha impedito di continuare la carriera sportiva (pattinatore short track), ha deciso di concentrarsi sull’apprendimento delle tecniche di massaggio e sul lavoro di massaggiatore presso vari club sportivi.

Anche se si occupava di massaggio già dal 2006 e ha preso lezioni dal guru del massaggio Leszek Magiera, solo nel 2013 si è dedicato agli studi presso l’Istituto di Scienze Umane a Roma.

Proprio questa esperienza ha cambiato il suo atteggiamento terapeutico, avvicinandolo all’approccio olistico al lavoro con il corpo.

Per altri due anni ha lavorato come istruttore di massaggio presso l’Accademia dell’Arte del Massaggio. Già nel 2015 ha aperto uno studio di massaggio privato “Celsus” e ha cominciato a organizzare corsi di formazione.

Sempre nel 2015 ha iniziato a lavorare in uno studio di massaggio a Opole, insegnando ad un gruppo di appassionati dell’arte del massaggio. I corsi continuano fino ad oggi, in vari posti e varie città. Oggi, nell’ambito didattico, cerca sempre di fare da guida e di accompagnare i suoi studenti nella loro strada per acquisire le competenze e le capacità necessarie. Non gli piace mantenere le distanze forzate, perché così funziona meglio.

Attualmente, Michał è uno dei pochi istruttori di massaggio in Polonia certificati a livello internazionale dall’Associazione Internazionale di Massaggio. Lavora solo con chi davvero lo vuole e, come dichiara, cerca di fare di tutto per avvicinare sempre più persone.

Come vede il suo ruolo d’insegnante?

“Secondo me ogni persona è sul nostro pianeta per realizzare un determinato obiettivo. La mia vecchia anima mi permette di trasmettere le conoscenze con piacere e sono convinto che questa sia la mia missione. Adoro partire da zero e lavorare con un paziente nello studio, ma mi piace anche osservare come crescono le capacità e la consapevolezza di uno studente. Non sono molto reticente e non lesino mai nel trasmettere le mie conoscenze. Per me è molto importante che i nuovi terapeuti siano indipendenti, consapevoli, bravi nel loro lavoro e che prendano cura dei loro corpi che sono uno strumento di lavoro.”

Il tema che ha suscitato particolarmente l’interesse di Michał è la psicosomatica. Proprio per questo ha creato la prima sessione di autore di massaggio olistico MG (presentata durante tanti eventi polacchi e a Kiev nel 2019, quando Michał ha battuto il record mondiale). Dopo un po’ di tempo ha notato che la pressione adottata al viso ha un impatto positivo sull’aspetto della pelle, riduce le rughe e le tensioni. Non potendo includere tutte le tecniche in una sola sessione di massaggio, ha deciso di suddividerli e proprio così è stato creato il rituale di autore “BelViso”. Le tecniche di massaggio sono evolute negli anni, è cambiata la forma, la durata, gli strumenti. Oggi BelViso è un trattamento completo, molto ben studiato dal punto di vista fisiologico e tecnico, che prende in considerazione anche le sensazioni di colui che viene massaggiato.

Il nome del trattamento, massaggio BelViso, proviene dalla lingua italiana (della quale Michał è uno grande fan), ed è stata registrato.

International Massage Championship

Essendo consapevole del proprio potenziale, Michał ha deciso di partecipare all’International Massage Championship. Già sapeva che non poteva fare pieno uso delle sue abilità tecniche nel lavoro quotidiano. Durante i Championships poteva mostrare i suoi metodi d’autore al mondo del massaggio, che poi venivano valutate dai più grandi specialisti nel campo di tutto il mondo. I voti si attribuivano sia al massaggiatore, sia al suo trattamento. E Michał ce l’ha fatta! Ha vinto, ottenendo voti più alti in tutte le categorie, anche se ne è rimasto molto sorpreso, perché va sottolineato che ai Championships hanno partecipato oltre 170 persone di 36 paesi, e quindi c’era una gran competizione.

Che cosa è cambiato dopo la vittoria nel campionato?

Il campionato è un’ottima opportunità per scambiare esperienze e conoscere tantissimi bravi terapeuti di tutto il mondo. Siamo rimasti in contatto fino ad oggi, scambiamo esperienze, ci sosteniamo a vicenda e siamo tutti pazzi per l’arte del massaggio, ovviamente in senso buono.

I successi di Michał sono apprezzati anche a livello internazionale. È stato nominato primo rappresentante della Federazione Mondiale di Massaggio (WMC) in Polonia, gli è stato anche assegnato il premio di Central Government of India (HHO) “International Award For Excellence in Healthcare 2021”. Oggigiorno Michał è anche un membro e un rappresentante di questa organizzazione in Polonia.

Grazie al percorso di Michał il marchio polacco BelViso ha la possibilità di essere presente sui mercati di tutto il mondo. In Polonia il trattamento BelViso, considerato il più perfetto massaggio facciale con l’effetto lifting, è in offerta in quasi 100 saloni di bellezza e di massaggio. Fra non molto si svolgeranno dei corsi, tenuti in Italia, durante i quali si potrà imparare come eseguire questo tipo di massaggio, che si distingue per le tecniche specialistiche e l’elevata efficacia nella lotta contro i segni di invecchiamento e gli altri problemi estetici e inoltre allevia il dolore causato dalla tensione e elimina il bruxismo.

Il primo corso all’estero si svolgerà a Carpi, in Emilia Romagna, dal 17.09.2022 al 18.09.2022 su invito di Viknature Holistic School.
Registrazione: viknaturehs@gmail.com
Le date del corso successivo sono: 4-5.02.2023 a Roma, su invito dell’ACCADEMIA ESTETICA SILVESTRINI S.A.S
registrazione: www.accademiasilvestrini.com, info@scuola-silvestrini.it
Maggiori informazioni: www.celsus-akademia.pl, info@celsus-akademia.pl
tel. 532 506 496