“ITALOMANIA” IN POLONIA

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Magdalena Radziszewska

Drupi, pizza, spaghetti, lussuose Lamborghini e tanti  altri “prodotti” made in Italy godono ormai da molti anni di un grande interesse in Polonia. Questo fenomeno si è intensificato già negli anni Settanta, più precisamente nel 1978, quando il cantante Drupi ha tenuto il concerto al Festival di Sopot, conquistando i cuori polacchi con la famosissima canzone “Sereno è”. Anche se la pizza a quel tempo consisteva in pasta fondente, ketchup e formaggio e non assomigliava per niente a quella italiana, è stata adottata per sempre nel menu polacco. Inoltre lo status sociale di ogni fortunato proprietario di una macchina a marchio FIAT saliva immediatamente. Nonostante l’interesse per l’Italia e le sue eccellenze sia sempre stato molto grande, solo adesso si può dire che abbia assunto la forma di “italomania”. Chiunque abbia visitato almeno una volta la Penisola sa che la sua magia consiste in numerosi fattori, tra i quali il maggiore è il cibo fantastico. I viaggi in Italia hanno avuto come risultato che tra tutte le cucine etniche quella italiana sia una delle più amate in Polonia. Il numero di pizzerie e di ristoranti italiani a Varsavia è in costante aumento e la preparazione di carpaccio, spaghetti o tiramisù non è più così complicata grazie  alla presenza di prodotti italiani originali sugli scaffali polacchi e alla valanga di libri di cucina dedicati alle abitudini culinarie in Italia. Uno dei primi marchi italiani accessibili in Polonia è stato Lavazza, che ha portato una nuova cultura di come bere il caffè, assieme alla moda del tipico espresso italiano. Anche se tuttora molti polacchi dopo un pranzo al ristorante ordinano cappuccino, cosa che farebbe disperare ogni italiano, pian piano si comincia a capire il rito collegato al bere questa “bevanda degli dei”. La moda italiana, che è sempre stata considerata raffinata e lussuosa, gode in Polonia di molta attenzione. Sempre più spesso indossiamo abbigliamento con etichette italiane e acquistiamo nei negozi calzature italiane che sono generalmente considerate garanzia di felicità, comodità ed eleganza. L’ossessione per la bellissima Italia esiste anche tra i giovani. Non parlo degli studenti di filologia italiana, che rappresentano uno stadio grave di questa  “malattia”, ma anche coloro che non legano il proprio futuro all’Italia o alla lingua italiana non evitano il contatto con la cucina, la musica e la letteratura del Belpaese. Buona parte degli adolescenti legge con adorazione i romanzi rosa dell’autore italiano Federico Moccia e guardano volentieri i film tratti da essi (ogni pubblicazione è stata adattata al grande schermo). Anche la musica contemporanea italiana trova i suoi fan tra i giovani polacchi. Il rapper italiano Rocco Hunt gode di molta attenzione fra il pubblico polacco e le sue composizioni vocali più conosciute sono “ O’ mar ‘ e o’ sole” e  “ Come hanno fatto tutti”. Un altro dei rapper più famosi della scena musicale italiana, Clementino, ha anche registrato una canzone in collaborazione con un rappresentante polacco di questo genere musicale, Peja. Per la gioia di tutti gli amanti dell’hip hop in Italia e in Polonia, i due rapper probabilmente continueranno la loro collaborazione.

I viaggi per il weekend, popolari tra gli studenti (ma non solo) non hanno più come meta solo Londra, Praga o Parigi, ma anche, sempre più frequentemente Milano, Roma, Venezia e Firenze.

Chi ha compiuto almeno una volta un viaggio in Italia e ha potuto ammirare le viste suggestive, i monumenti d’arte, ha gustato una vera pizza italiana, l’olio d’oliva, i pomodori maturati al sole e l’inimitabile mozzarella di bufala, non è certamente sorpreso dalla diffusione dell’interesse per il Belpaese in Polonia.

Anche se come nazione siamo l’opposto degli italiani, ci piace lo stile di vita locale e cerchiamo il suo riflesso in una varietà di settori, anche qui, in Polonia.