I Cortei Storici Medievali a Gravina

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Lucia Morgantetti

Siamo a Gravina in Puglia, cittadina a pochi chilometri da Bari, situata sul torrente Gravina.

A Gravina, città orgogliosa della sua storia –  è stata il centro del vasto feudo dei Principi Orsini e ha dato i natali a Papa Benedetto XIII – e delle sue tradizioni, ancora oggi si ricorda e si celebra il passato, un’epoca importante, il Medioevo. Incontro nella sede della sua Associazione Beppe Rubini (consigliere dell’Associazione) che mi illustra il significato e l’importanza della manifestazione che ha luogo ogni anno a fine settembre.

“Con il Raduno Internazionale dei Cortei Storici Medievali, quest’anno giunto all’XI edizione, che annualmente si svolge la 3^ settimana di settembre, il Centro Studi Nundinae si colloca nel Programma delle Attività Culturali promosse dalle Regione Puglia ed è il gruppo di rievocazione storica rappresentativo della Provincia di Bari.

L’evento, di portata internazionale, vede presenti nei 3 giorni rievocativi, gruppi provenienti da diverse città italiane ed estere (tra cui, Germania, Spagna, Francia, Polonia, Rep.Ceca), trovando ampio consenso ed unanime approvazione anche dalla Stampa Europea (FEST), con numerose recensioni su testate giornalistiche specializzate.

Dal 1° gennaio 2005, a seguito delle numerose iniziative storico – culturali svolte nel campo della ricerca e della rievocazione storica, il Centro Studi e Ricerca Nundinae aderisce al C.E.R.S. (Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche).

Nel 2007 l’associazione riceve a Cracovia (Polonia) il prestigioso riconoscimento quale „Benemerito del Turismo e dell’ospitalità – una vita per il Turismo „.

Nel 2007 i figuranti del centro studi hanno accolto presso la sede della Provincia di Bari il presidente Russo Putin in visita in Italia.

L’Associazione opera in una sede sita nel centro storico di Gravina dove è allestita una mostra permanente di abiti, armature ed utensileria riferiti al periodo medievale e, precisamente al XIII secolo, oltre ad una ricca esposizione di iconografie delle manifestazioni realizzate.

Il Centro Studi e Ricerca Nundinae dispone di circa 300 figuranti in abiti medievali realizzati con ricerche effettuate su iconografie originali del XIII secolo, con sezioni raffiguranti il popolo, i nobili, i borghesi, i cavalieri e gli ordini monastici.

La parola “nundinae”, ci rimanda ad un passato antichissimo, e dimostra, insieme ai numerosi reperti archeologici rinvenuti nella zona di Petramagna, come il territorio di Gravina (la Silvium di epoca romana) fosse, fin dall’età antica, un importantissimo centro di scambi commerciali e culturali. La posizione geografica, che la metteva al centro della ricca ed efficiente rete viaria collegando i porti adriatici e ionici con l’entroterra appenninico, la natura fertile del suo territorio e la bontà della sua abbondante produzione agricola fecero della Gravina medievale un’ambita terra di conquista da parte di Bizantini, Longobardi, Saraceni, Normanni, Angioini, Aragonesi.

Federico II di Svevia, fu un grande estimatore della città (a lui la tradizione attribuisce il motto “Grana dat et vina, urbs opulenta Gravina”, riportato in parte dal gonfalone cittadino), al punto da costruirvi un castello-rifugio di caccia in cui alloggiare durante le soste dove si dilettava con la falconeria. Intorno al 1270, i membri dell’ordine monastico-cavalleresco dei Templari, fecero di Gravina il quartier generale delle loro attività nell’entroterra pugliese ed uno dei luoghi di transito e di ristoro per i pellegrini, diretti al santuario di San Michele del Gargano, e di lì, attraverso i vari porti della costa pugliese, alla volta di Gerusalemme.