La Polonia, una delle nazioni più stressate al mondo

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Magdalena Radziszewska

Al giorno d’oggi lo stress è un elemento costante della nostra vita. Mani sudate, pelle d’oca, batticuore come reazioni ad emozioni più forti; chi non li ha mai provati? Uno stress effimero, che è il merito di un ormone che si chiama adrenalina, ha un’azione positiva, a patto che l’organismo abbia la possibilità di calmarsi. Quando ci sentiamo stressati e l’organismo non ha tregua, aumenta il livello di cortisolo, il cosiddetto “ormone dello stress”, mentre scende il livello di serotonina e dopamina che fanno parte del gruppo degli “ormoni della felicità”. Un continuo sforzo del sistema nervoso conduce a numerose e gravi malattie.

I polacchi, con particolare attenzione, dovrebbero prendersi a cuore queste informazioni. Secondo l’ultima ricerca dell’azienda Extended DISC, la Polonia apparterrebbe al gruppo dei paesi in cui è stato registrato il livello più alto di stress.

L’indice nazionale di stress TM, che si basa sulla ricerca condotta dalla Extended DISC, dimostra, in senso opposto, il grado di percezione della calma, dell’armonia e della mancanza di stress da parte dei diversi popoli.  L’indagine è stata condotta in diversi paesi su migliaia di intervistati, professionalmente attivi. In Polonia l’indice ammonta a 2,18 ed è molto più alto di quello registrato in altri paesi europei, come per esempio la Germania, dove l’indice TM si ferma a 1,60. I risultati dell’analisi sono inversamente proporzionali al livello di agiatezza di una società – più basse sono le condizioni di vita in un paese, più alto è l’indice di stress: per esempio, negli Stati Uniti, in Canada oppure in Gran Bretagna l’indice TM è basso (1,49- 1,59). I risultati dipendono anche dalle prospettive di sviluppo in una nazione (il risultato della Polonia è il più simile a quello della Corea). Un gruppo completamente a sè è costituito dai paesi dell’America Meridionale, dove malgrado un basso livello di agiatezza, l’indice di stress ammonta solamente a 1,17. Probabilmente questo fenomeno è condizionato da influssi culturali (per esempio dal fenomeno della “mañana”, tipico dei  paesi latinoamericani).

La maggioranza  dei polacchi conduce una vita molto stressante, soprattutto la fetta di società che riveste alte cariche manageriali. Una fretta continua, l’eccesso di obblighi, la paura di perdere il proprio lavoro sono i principali fattori dello stress che ci accompagna nella vita quotidiana. La cosa peggiore è che un lavoratore polacco medio si sente di anno in anno sempre più stressato. Dall’ultima ricerca condotta dall’azienda Regus risulta che quasi la metà dei polacchi (il 40%) avvertirebbe un livello di stress superiore a quello sperimentato  negli anni precedenti.

Secondo gli intervistati (la ricerca è stata condotta soprattutto nell’ambiente lavorativo), lo stress sarebbe più spesso provocato da fattori di natura professionale che da quelli di natura personale: lo stress maggiore deriverebbe dalla personale situazione finanziaria, dai problemi sul lavoro e dal contatto con i clienti.

L’analisi aveva come scopo anche la ricerca di possibili soluzioni del problema. Secondo gli intervistati, lo stress si potrebbe utilmente ridurre rendendo il lavoro flessibile. L’analisi più recente conferma, a tal proposito,  i risultati di una ricerca precedente condotta dalla Regus, secondo la quale il 58% degli intervistati si sentirebbe  molto meglio se avesse la possibilità di lavorare secondo ritmi più liberi e individuali. A detta degli intervistati, un lavoro flessibile avrebbe un influsso positivo sulla vita familiare, migliorerebbe la qualità della vita e  aiuterebbe a trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata. Inoltre, un lavoro flessibile incrementerebbe  la produttività ed eliminerebbe i costi legati al lavoro presso un ufficio.

Un intenso ritmo di vita, un eccessivo carico di lavoro, la battaglia quotidiana per far carriera, i conflitti con i collaboratori, sono solo alcuni dei fattori che aumentano il livello “dell’ormone dello stress” nel sangue. Siamo una nazione che mira al miglioramento delle proprie condizioni di vita: purtroppo, disperati e concentrati sul nostro scopo, ci dimentichiamo dei disturbi provocati dallo stress, come dipendenze, dolori e crampi muscolari, depressione, insonnia, o problemi nella vita familiare.

Una ricerca su internet conferma, in maniera spietata, questo ritratto della nostra nazione, con un dato interessante: inserendo la frase “i polacchi e lo stress” si viene subissati da migliaia di pagine sull’argomento, il che conferma quanto sia diffusa l’idea che noi polacchi siamo “sull’orlo di una crisi di nervi”. Invece, tentando la stessa ricerca sui browser (polacchi) con “gli italiani e lo stress”, inspiegabilmente non troviamo alcun risultato… Forse gli abitanti del Belpaese, malgrado il tran-tran frenetico della vita quotidiana, hanno trovato il segreto per ridurre lo stress ed essere calmi? Forse dovremmo prendere esempio dai nostri amici meridionali?