HANNA SUCHOCKA DICE ADDIO AL VATICANO

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Hanna Suchocka è stata la prima nonchè unica donna nella storia polacca a ricoprire la carica di Primo Ministro della Polonia. Nel 1993, durante il suo mandato, fu firmato ad esempio il concordato che ha regolato i rapporti tra Polonia e Santa Sede.

Il 3 dicembre del 2001 Giovanni Paolo II le diede il benvenuto nell’ambasciata della Città del Vaticano, quando gli ha portato le credenziali. Era presente in Vaticano in occasione della morte del Papa polacco, ma anche durante la scelta dei suoi successori e per la sua beatificazione.

Tra le più importanti attività di Hanna Suchocka vanno elencati i suoi lavori intrapresi dal 1994 presso la Pontificia Accademia delle Scienze Sociali e l’accompagnamento di Papa Giovanni Paolo II durante il suo ultimo pellegrinaggio in Polonia, avvenuto nel 2002. Nel mese di maggio del 2006 è ritornata in Polonia con Benedetto XVI.

In Italia è diventata famosa la sua lettera di protesta inviata alla redazione del quotidiano “La Repubblica” e rivolta ad un articolo pubblicato dal quotidiano, intitolato “Gli orfani di Wojtyla – La corte polacca dice addio a Roma”. Secondo l’autore di quell’articolo, incentrato sui collaboratori di Giovanni Paolo II, il nuovo pontefice Benedetto XVI avrebbe iniziato pian piano a licenziare tutti i polacchi. In risposta a questo testo l’ambasciatrice ha ribadito che questa pubblicazione aveva un intento chiaro, ovvero quello di mettere in cattiva luce i sacerdoti polacchi che lavoravano a Roma.

L’ambasciatrice polacca si è impegnata anche nell’organizzazione di incontri di carattere politico, come, ad esempio, il dibattito tra presidenti del Gruppo polacco-russo per le controversie, ovvero tra Adam D. Rotfeld e Anatolij Torkunow, nell’ottobre del 2011 a Roma. I presidenti hanno parlato delle reciproche controversie nate a seguito della strage di Katy? e delle opinioni diverse sulle ragioni del disastro a Smolensk. Un anno dopo ha partecipato a un simposio internazionale relativo alla pedofilia diffusa nell’ambiente ecclesiastico, al quale hanno preso parte anche i vescovi provenienti da 110 conferenze episcopali nazionali e i superiori di 30 monasteri associati alla Pontificia Università Gregoriana di Roma.

L’ambasciatrice Suchocka ha ottenuto molti successi e non solo in campo diplomatico. Le è sempre stata molto a cuore la promozione dell’immagine e la cultura della Polonia in Italia. Per perseguire questo scopo si è profusa in molteplici attività, come numerosi concerti ed altri eventi culturali; ha organizzato a Roma uno spettacolo con le musiche di Chopin eseguite dal pianista Piotr Paleczny; ha invitato anche dei gruppi folkloristici montanari polacchi al teatro romano Capranica dove hanno messo in scena un’opera sulle visite di Giovanni Paolo II nella regione Podhale.

Nel periodo compreso tra la morte del Papa polacco e il giorno della sua beatificazione,  l’ambasciata diretta da Suchocka ha organizzato molte cerimonie commemorative. Grazie al suo spirito di iniziativa, nei salotti dell’ambasciata vicino piazza Venezia, è stata organizzata una mostra di opere di artisti polacchi ispirati dagli insegnamenti di Giovanni Paolo II. Hanna Suchocka aprezzava anche la cultura italiana visto che ha assunto il patrocinio del concerto del giovane pianista Francesco Piannicci che ha composto dei brani sulla base degli avvenimenti della vita di Giovanni Paolo II.

Hanna Suchocka parlando della sua missione diplomatica in Vaticano dice di aver cercato di dare una svolta a quest’ambasciata di recente istituzione, visto che esiste dal 1989, e di essere riuscita con successo nel suo intento.

Durante l’udienza di commitato avvenuta lo scorso 10 giugno Papa Francesco I ha ringraziato Hanna Suchocka per le sue attività e per il suo impegno in campo diplomatico. Dopo l’udienza l’ambasciatrice polacca ha sottolineato la grande cordialità del Papa e gli ha regalato il suo libro “Passioni romane”, dicendo che essa contiene tutto il suo amore verso le chiese romane. Suchocka svolgerà le sue mansioni fino al 30 giugno 2013 ma rimarrà in contatto con la Santa Sede essendo un membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Sarà Piotr Nowina Konopka a sostituirla nella posizione di ambasciatore polacco in Vaticano.