La patente di guida in Polonia

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Fino a pochi giorni fa ero convinto che per avere la patente polacca era necessario sostenere nuovamente l’esame teorico in polacco, anche se mi sembrava abbastanza strano, visto che non viene richiesto dalla legge di conoscere la lingua del Paese che ci ospita, queste erano le voci che mi erano giunte.

Quindi prendendo un caffe con un amico italiano qui a Varsavia, gli ho posto la domanda sulla patente e lui tirandola fuori dal suo portafogli, inizia a raccontarmi la procedura. Il mattino seguente mi approntavo ad iniziare la mia gita tra gli uffici pubblici a Varsavia. La mia patente italiana scadeva il gionro successivo.
Qui di seguito vi riporto la procedura che personalmente ho seguito per ricevere la patente polacca, spero vi possa essere utile.

Fissate un appuntamento in un centro medico dove, specificando che vi servirà per la patente di guida (Prawa Jazdy), vi verrà fatta una visita oculistica ed una dal medico del lavoro, per quest’ultima consiglio di andare a digiuno visto che verificano gli zuccheri contenuti nel sangue, a mia volta presi un caffè un ora prima di andare e dovetti tornare il giorno dopo.

Recatevi all’ufficio competente per le patenti di guida del vostro comune di residenza, per Varsavia bisogna cercare in base al quartiere, e portate con voi: il certificato medico, il certificato di residenza (Potwierdzenie zameldowania, da richiedere al comune di residenza se non in vostro possesso), la vostra patente di guida italiana e una foto-tessera (mi raccomando di farla da un fotografo polacco specificando che servirà per la patente di guida, non chiedetemi il perché, ma bisogna avere l’orecchio sinistro scoperto).

Sul posto dovrete compilare una domanda (wniosek) e pagare una tassa (a me costata circa 85 z?). Dopo circa 10 giorni, andrete a ritirare la vostra patente di guida polacca e se il medico che vi ha visitati riterrà che siete in perfetta forma, potrebbe, come a fatto con me, rilasciare la patente di guida senza scadenza.

Tali informazioni sono redatte in base all’esperienza personale dell’autore e non da ritenersi ufficiali.